“Le prime luci del mattino” di Fabio Volo
14 aprile 2012

Continuo a preferire il disimpegnato e un po’ demenziale “Esco a fare due passi”… mi ricorda un viaggio in treno dove ho continuato a ridere per due ore da sola… dovrei prendere in considerazione l’idea di rileggerlo…

le prime luci del mattino fabio voloCi sono momenti in cui la vita regala attimi di bellezza inattesa. (…)
Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo profondo che riempie e svuota il petto. In quei momenti non mi manca nulla.

Ho trentotto anni e sto di nuovo imballando la mia vita. Di quanti scatoloni avrò bisogno? Dentro quanti scatoloni sta la mia vita? (…)
Appoggio la tazza del caffè e prendo qualche libro dalla mensola. Mi piace aprirli e vedere le frasi che negli anni ho sottolineato. Scoprire che cosa mi colpiva, cosa sentivo, cosa in fondo cercavo.
Il mio trasloco inizia da qui, dalle pagine del mio diario, dal racconto di quella che ero.

(…) mi sono svegliata e volevo fare una colazione tranquilla, in silenzio: burro, marmellata, succo d’arancia, caffè. Quando sono arrivata in cucina, Paolo aveva smontato l’aspirapolvere rotto e aveva messo sul tavolo dei fogli di giornale con sopra tutti i pezzi. Non ho detto nulla, ho preparato la moka e sono andata in bagno. Poi ho preso il caffè e me ne sono tornata in camera. Ero infastidita, ma non avevo voglia di discutere, così sono rimasta a letto. Dopo qualche minuto, lui è entrato e mi ha chiesto se sapevo dov’era la garanzia dell’aspirapolvere. Ha aperto l’armadio e ha cercato qualcosa in una scatola. Poi ha lasciato spalancate l’anta e la porta della camera ed è tornato in cucina, dove ha continuato a fare rumorosamente i suoi lavori.
In quel momento ho pensato che questa vita non fa più per me. Mi sono sentita come quell’aspirapolvere: un mucchio di pezzi che non riesco più a tenere insieme. (…)
Alcune mattine mi sveglio e mi sento già di cattivo umore, devo uscire subito dal letto perchè perfino le coperte sembrano fatte per imprigionarmi. Non mi era mai successo. Ho paura di diventare una donna cattiva. Mi capita di avere gli stessi atteggiamenti che ho sempre odiato in mia madre.
Non so che fare, non so come uscirne. (…)
Avrei bisogno che qualcuno mi ascoltasse.

Continuo a ripertermi che va tutto bene. Allora perchè mi tremano le mani?

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