Ricetta: panettone waffel con marmellata di arance3 febbraio 2022
Più che una ricetta una folgorazione. Buon San Biagio!
Panettone waffel con marmellata di arance
panettone classico
marmellata di arance
piastra per waffel
Tagliare da un panettone avanzato dalle feste, ma anche uno comprato appositamente, due fette spesse quasi due dita poi dividerle in due ottenendo due quadrati, più o meno regolari, di dimensione degli alloggi della piastra per i waffel.
Cuocere le quattro fette due alla volta nella piastra sino a quando la luce diventa verde, poi rimuoverle delicatamente con una paletta antiaderente.
Con un cucchiaino da caffè, o una siringa per dolci, riempire i buchetti che si sono creati nelle fette con la marmellata di arance.
Servire i waffel di panettone ancora tiepidi.
E' possibile variare a piacere la tipologia di panettone (o pandoro) così come la marmellata, confettura o crema di accompagnamento. Volendo servire anche insieme a del gelato.
E a Pasqua pronti per la colomba waffel!
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Ricetta: tamagoyaki29 agosto 2021
Finalmente provo la mia "padella per tamagotchi" come la chiamo io...
Tamagoyaki (frittata arrotolata giapponese)
4 uova
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di mirin
olio di arachidi (o di girasole)
sale
Sbattere le uova in una ciotola unendo la salsa di soia, il mirin e appena un pizzico di sale.
Con un pennello intinto nell'olio di semi ungere l'apposita padella rettangolare (makiyakinabe) e riscaldarla a fuoco medio. Tenere il pennello e l'olio a portata di mano per ungere ancora la padella durante la cottura della frittata arrotolata.
Versare con un mestolo una piccola quantità di uovo nella padella, quando il composto appare cotto nella parte inferiore ma ancora un po' crudo in quella superiore, arrotolarlo verso il manico della padella con l'aiuto di una spatola di legno o silicone.
Spingere quindi il rotolo che si è formato dal lato opposto della padella e dopo averla unta nuovamente versare un altro strato di uovo. Quando il composto è semicotto ripetere l'operazione di arrotolare la frittata verso il manico, poi spostare ancora il rotolo e ricominciare da capo aggiungendo sempre piccole quantità di composto d'uovo sino a quando non finisce.
Quando il tamagoyaki è pronto avvolgerlo stretto in una stuoietta per sushi o nella pellicola per alimenti e successivamente tagliarlo a fette spesse con un coltello ben affilato.
Servire la frittata arrotolata giapponese tiepida o fredda.
Il mirin può essere sostituito con una miscela di sakè e zucchero (un cucchiaio di sakè con mezzo cucchiaino scarso di zucchero).
Al composto del tamagoyaki può essere aggiunto del brodo dashi o altri ingredienti tagliati molto finemente come cipollotti o alghe nori.
Il mirin è un ingrediente molto usato nella cucina giapponese, si tratta di una sorta di sakè denso, dolce e poco alcolico utilizzato per le marinature e la preparazione di brodi e salse.
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Ricetta: waffel toast farcito15 novembre 2020
Toast effetto nostalgia...
Waffel toast farcito
8 fette di pane piuma
8 fette di gouda (160 gr. circa)
4 fette di prosciutto cotto (120 gr. circa)
4 cucchiaini di maionese
4 cucchiaini di insalatina sott'olio (carciofi, sedano rapa, carote, cetrioli e peperoni)
burro (facoltativo)
Scolare bene l'insalatina dall'olio di conservazione.
Comporre i toast con pane piuma senza crosta, gouda, maionese, insalatina, prosciutto cotto piegato in dimensione della fetta di pane, ancora gouda e pane piuma a chiudere.
Volendo imburrare con un velo di burro esternamente i toast prima di cuocerli nell'apposita piastra per waffel.
Servire i waffel toast farciti ben caldi.
Sono praticamente infinite le varianti possibili di questi toast salati dell'originale aspetto di un waffel. Le più semplici prevedono l'uso di un differente formaggio filante, il prosciutto crudo al posto del cotto, la sostituzione della maionese con ketchup o senape e l'utilizzo di un'insalatina sott'aceto invece che sott'olio.
Consiglio: per non sporcare la piastra con un'inevitabile fuoriuscita di formaggio eliminarlo dall'imbottitura e appoggiarlo sopra il waffel toast dopo la cottura e passarlo sotto il grill del forno!
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Ricetta: cavolfiore alla piastra speziato25 settembre 2020
Cavolfiore alla piastra speziato con paprica e limone
2 cavolfiori di media dimensione
1 limone
2 cucchiaini di paprica dolce
olio extravergine d'oliva
prezzemolo
sale e pepe
Lavare e mondare i cavolfiori. Dividere ognuno a metà poi tagliare da ogni parte centrale una fetta spessa circa un dito, in modo da ottenere quattro belle fette con le cimette attaccate ancora al corpo centrale.
In una ciotolina preparare un'emulsione con olio, succo di limone, paprica, sale e pepe.
Spennellare le fette di cavolfiore con la marinata e scaldare bene una piastra o una padella antiaderente con fondo spesso.
Cuocere a fiamma viva per qualche minuto le fette d'ambo i lati, fino a quando non cambiano leggermente colore e girandole molto delicatamente.
Completare la cottura dei cavolfiori, sino a quando sono sufficientemente teneri, coprendoli con un coperchio e spennellandoli con la marinata rimanente.
Servire gli alberelli di cavolfiore ancora ben consistenti spolverizzati di prezzemolo tritato.
La preparazione di questo contorno scenografico richiede un grosso scarto dei cavolfiori utilizzati che possono essere usati per realizzare sughi vegetariani per condire pasta o riso.
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Ricetta: polenta pasticciata con formaggella e tartufo30 maggio 2020
Piatto forse non da primavere inoltrata, ma la formaggella di montagna arrivata dalla bergamasca chiamava proprio una bella polenta...
Polenta pasticciata con formaggella di montagna e burro al tartufo
350 gr. di farina integrale di mais
1,3 l. d’acqua
400 gr. di formaggella di montagna
3 cucchiaini di burro al tartufo nero
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaino di sale grosso
In un paiolo scaldare l'acqua e salarla appena prende bollore, versare poi la farina a pioggia e mescolare con una frusta per evitare la formazione di grumi. Una volta inglobata tutta la farina cuocere per almeno 40 minuti a fuoco medio basso continuando a mescolare di tanto in tanto con l'apposito bastone di legno.
A fine cottura alzare la fiamma e girare la polenta sino a quando non si stacca bene dalle pareti e dal fondo del paiolo.
Mettere a questo punto la polenta in uno stampo rettangolare che la contenga tutta e lasciarla raffreddare.
Tagliare la polenta a fette alte circa un dito e la formaggella a fettine più sottili, in una pirofila alternare quindi polenta e formaggella posizionando le fette leggermente sovrapposte.
Spennellare il tutto con il burro al tartufo e terminare con una spolverata di parmigiano grattugiato.
Infornare a 180° sino a quando il formaggio inizia a fondere.
Servire la polenta pasticciata ben calda.
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Panino all’aringa affumicata23 febbraio 2020
Un panino di carattere, non di facile digestione, ma che merita di essere assaggiato...
Panino all'aringa affumicata
8 fette di pane di segale
280 gr. di aringa affumicata
1 cipolla rossa piccola
burro
Affettare sottilmente una piccola cipolla rossa e metterla a bagno in una ciotolina con del latte per almeno mezz'ora.
Spalmare le fette di pane di segale con uno strato uniforme di burro e tagliare a strisce i filetti di aringa affumicata.
Togliere le fette di cipolla dal latte e tamponarle con della carta da cucina.
Comporre i panini appoggiando su quattro fette di pane l'aringa e gli anelli di cipolla, quindi chiudere con le restanti fette.
Premere leggermente e tagliare i panini in due pezzi più maneggevoli.
Il broodje haring, un panino molto semplice a base di aringa e cipolla di origine ebraica, è uno dei cibi tradizionali dello street food olandese. Venduto nei chioschi e nelle bancarelle di pesce di Amsterdam è generalmente realizzato con un soffice panino bianco farcito con aringa cruda marinata, cipolla bianca, cetrioli sott'aceto e l'eventuale aggiunta di salse.
I tre mitici panini all'aringa della Birreria Stalingrado: Irlandese (aringa, cipolla, burro); Che Guevara (speck, aringa, caprino, funghi), Lenin (crudo, caprino, peperoni, aringa) da gustare accompagnati da una pinta di Guinness...
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Ricetta: pastrami sandwich1 febbraio 2020
Per fare felice l'Adam Richman che è in noi, aumentare a piacere la quantità di pastrami...
Pastrami sandwich con insalatina sott'aceto
8 fette di pane ai quattro cereali (Daily Bread)
400 gr. di pastrami
insalatina sott'aceto (filetti di sedano rapa, carote e peperoni)
senape delicata
maionese
Fare sgocciolare bene dodici cucchiaini di insalatina sott'aceto dopo averla sciacquata brevemente in acqua corrente. Spalmare quattro fette di pane ai quattro cereali con la maionese e quattro con la senape senza abbondare.
Comporre il sandwich appoggiando sulla fetta spalmata con la maionese tre fette di pastrami, tre cucchiaini di insalatina sott'aceto, poi ancora tre fette di pastrami, quindi chiudere con la fetta di pane spalmata con la senape.
Tostare leggermente d'ambo i lati il sandwich su una piastra di ghisa rovente senza far scaldare troppo l'imbottitura.
Tagliare il pastrami sandwich a metà e servire immediatamente.
Il pastrami è una specialità gastronomica rumena a base di carne molto popolare anche negli Stati Uniti d'America. La carne cruda (solitamente di manzo ma talvolta anche di maiale o montone) viene messa in salamoia e successivamente essiccata, condita e speziata (con aglio, coriandolo, pepe nero, paprica e chiodi di garofano), quindi affumicata e infine cotta a vapore. Questa preparazione era originariamente utilizzata come metodo di conservazione. Il pastrami è normalmente servito tagliato a fette sottili e accompagnato da salse e insalata di cavolo.
Il pastrami on rye (pastrami di segale) famoso street food delle gastronomie kosher di New York è un sandwich composto semplicemente da abbondante pastrami tagliato sottile tra due fette di pane di segale spalmate di senape e solitamente accompagnato da un cetriolo sott'aceto. Fu creato nel 1888 da Sussman Volk che lo servì nella sua salumeria di Delancey Street. Esistono poi diverse varianti tra cui il Rachel sandwich panino alla griglia fatto con pane di segale e farcito con pastrami, formaggio svizzero, insalata di cavolo e dressing russo ossia la versione femminile del famosissimo Reuben sandwich che prevede pane di segale, corned beef (manzo salato in scatola), formaggio svizzero, crauti e dressing russo.
Pane 4 cereali Daily Bread: pane ai quattro cereali frumento, segale, orzo e avena con semi di lino e girasole.
www.ceaitalia.com
www.delicatesse.it/pastrami
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Ricetta: filoncino bretzel austroungarico13 luglio 2019
Saporito panino che mi ricorda le colazioni a Praga con salame ungherese, burro salato e cetrioli...
Filoncino bretzel austroungarico
4 filoncini bretzel (70 gr. cadauno)
20 fette di salame ungherese
8 cetrioli agrodolci piccoli
senape
burro
Dividere ogni filoncino a metà poi spalmare un lato del pane con un velo di burro e l'altro con un sottile strato di senape. Tagliare i cetriolini in tre fette per il lungo.
Appoggiare sulle basi dei panini cinque fette di salame ungherese leggermente accavallate poi sei fette di cetrioli agrodolci, quindi chiudere i bretzel.
Servire i filoncini austroungarici accompagnati da birra ben fresca.
I filoncini possono essere arricchiti aggiungendo del formaggio tipo tilsit tagliato sottile (circa 20 grammi per panino).
Il bretzel (detto anche brezel, breze, brezn, laugenbrezel, pretzel o pretzl) è un tipo di pane molto popolare nei paesi di lingua tedesca. La sua forma caratteristica è quella di un anello con le due estremità annodate mentre quando ha forma di panino tondo o filoncino prende il nome di laugenbrot. Gli ingredienti del bretzel sono farina di grano tenero, malto, lievito di birra, acqua e talvolta strutto, prima della cottura in forno viene immerso per qualche secondo in una soluzione bollente di acqua e soda caustica che conferisce al pane la caratteristica crosta lucida poi spolverata con sale grosso. In ambito domestico è comune sostituire nella preparazione la soda caustica con del più maneggevole bicarbonato di sodio.
Il salame ungherese di forma cilindrica e ricoperto da una sottile muffa bianca al taglio si presenta di consistenza compatta e grana finissima con fette di colore rosso acceso punteggiate di grasso. L'impasto (composto da un terzo di carne magra di suino della specie Mangalica, un terzo di grasso di suino e un terzo di carne magra di bovino) è lavorato con sale, pepe macinato, paprica, aglio pestato e macerato nel vino bianco. Insaccato in budello naturale equino è sottoposto ad affumicatura e stagionatura di 3/4 mesi.
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Polenta fritta19 maggio 2019
Io odio friggere, non lo faccio praticamente mai, ma per la polenta faccio un'eccezione...
Polenta gialla fritta
800 gr. di polenta gialla fredda (fatta con circa 200/250 gr. di farina)
olio di arachidi (o di oliva)
sale
Partire da una polenta gialla fredda e ben soda, realizzata con farina di mais bramata, e ottenere 16 fettine alte circa un centimetro.
Mettere sul fuoco una larga padella di ferro con abbondante olio e quando è arrivato alla giusta temperatura, 180° circa (immergendo uno stuzzicadenti si formano subito tutt'intorno tante piccole bollicine), procedere con la frittura immergendo le fette di polenta in un solo strato in modo che non si tocchino.
Fare friggere una decina di minuti, o fino alla doratura desiderata, girando le fette a metà cottura. Una volta pronte scolarle molto bene con una schiumarola e appoggiarle ad asciugare su carta assorbente da cucina.
Servire la polenta fritta ben calda spolverata di sale con formaggi freschi, salumi, uova in camicia, verdure, filetti d'acciuga ma soprattutto: da sola!
Tenere presente che con fette tagliate più spesse si ottiene una consistenza più morbida al centro e con fette più sottile un effetto super croccante.
Se non si usa della polenta avanzata ma la si prepara apposta per friggerla è consigliabile farla piuttosto consistente e versarla in un contenitore che permetta di ottenere un panetto per fette perfette.
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Ricetta: sfoglia ripiena con speck e fontina28 aprile 2019
Torta salata sfiziosa di zia Daria che non preparavo da tanto tempo...
Sfoglia ripiena con speck e fontina
2 fogli rettangolari di pasta sfoglia
80 gr. di speck a fette
140 gr. di fontina DOP
1 lattina di pelati
1 uovo
Adagiare un foglio di pasta sfoglia in una grande teglia rettangolare poi appoggiare le fette di speck sulla superficie, leggermente accavallate, lasciando libero solo il bordo della sfoglia.
Scolare bene i pelati, prenderle 4 o 5 e romperli con le mani sullo strato di speck.
Tagliare la fontina a fette molto sottili e distribuirla sul ripieno.
Rifilare la seconda sfoglia in modo che copra solo la farcitura poi ripiegare il bordo della sfoglia di base sigillando bene con le dita tutto il perimetro.
Punzecchiare la torta salata con i rebbi di una forchetta poi spennellarla generosamente con un uovo sbattuto.
Infornare a 180° per 20/25 minuti con calore inizialmente solo dal basso.
Sfornare e lasciare intiepidire prima di tagliare e servire.
Consiglio: non sostituire la fontina con del fontal o altro formaggio e i pelati con dei pezzettoni o della passata. La ricetta è semplicissima e gli ingredienti pochi ma è importante che siano rispettati.
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