foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Tortilla chip carolina reaper
15 ottobre 2016

Sfida la patatina...


Paqui ricerca continuamente la ricetta della tortilla perfetta. Paqui (pah-kee) è la parola azteca che significa "essere felice".

L'ultima proposta "Paqui Carolina Reaper" è una hot chip, non adatta ai deboli di cuore, aromatizzata con il più piccante peperoncino del mondo il Carolina Reaper. Ogni confezione include una sola chip impacchettata in una piccola bara.

paqui.com

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Mostra mercato del peperoncino
14 settembre 2016

Elena versus Carolina Reaper... Adesso posso dire di aver eroicamente assaggiato il peperoncino più piccante al mondo anche se ho trovato decisamente più interessante il Trinidad Scorpion Chocolate...


Alla quinta edizione della Mostra mercato del peperoncino (Milano, Piazza Portello - 10/11 settembre 2016) esposte più di 100 varietà differenti di peperoncini provenienti da oltre 20 Paesi diversi.

Possibilità di sperimentare con una degustazione guidata ("Pica-Test") i diversi gradi di piccantezza degli esemplari in mostra, da quello meno piccante al peperoncino più "hot" e di conoscere e acquistare piante di varietà esclusive, apprendendo le giuste tecniche di coltivazione e conservazione.

Protagonista dell’esposizione, il Carolina Reaper il peperoncino più piccante al mondo, che può raggiungere e superare i 2 milioni di gradi Scoville. Presente anche il temibile Trinidad Moruga Scorpion dalla piccantezza definita "nucleare", il Bhut Jolokia, conosciuto come "Peperoncino Re Cobra" o "Ghost Chili" e i suoi derivati dai colori più svariati: Bhut Peach, Bhut White, Bhut Yellow e Chocolate Bhut, oltre alla grande famiglia dei Naga a partire dal Naga Morich, Naga Viper, King Naga, NagaLah e l’esclusivo Dorset Naga.

Senza dimenticare poi il Seven Pod, la cui bacca è sufficiente per rendere piccanti 7 pentole di fagioli, e le varietà classiche come il mitico Jalapeno e l'Habanero in tutte le sue varianti: rosso, dorato, bianco, Green, Condor Beak, Capuchino e Naranja per finire con l'Habanero Chocolate. Interessanti anche le varietà dette "Patio" per le caratteristiche di forma contenuta e bellezza appariscente, in genere di piccantezza elevata: Cayennetta, Sangria, Maui purple, Peruviano purple, Trifetti, Basket of Fire, Lingua di Fuoco, Salamandara, Thai Hot. Esposte anche le varietà di recente introduzione per gli appassionati dei Super Hot: Armageddon, Sepia Serpent, Douglah Billy Boy, 7 Pod Bubblegum, The Beast, Jay’s Peach e Jay’s Red che raggiungono piccantezze estreme.

Per gli amanti della tradizione presenti anche i più famosi peperoncini naturalizzati italiani, dal Cayenna al Mazzetto, dal Diavolicchio al Tondo da farcire e peperoncini tipici dell’Indonesia come il Cabe Rawit o dell’Argentina come l'Aconcagua o del Perù come il Rocoto Rojo e l'Amarillo.

L'appuntamento si conferma attesissimo per intenditori e amanti del piccante.



Scala di Scoville: scala empirica di piccantezza dei peperoncini, istituita nel 1912 dal chimico Wilbur Scoville, che misura il bruciore causato dalla capsaicina, sostanza che stimola i recettori del caldo situati sulla lingua. Il test di Scoville prevede che una soluzione dell'estratto del peperoncino venga diluita in acqua e zucchero sino a quando il bruciore non è più percettibile a un insieme di assaggiatori (generalmente 5); il grado di diluizione, raffrontato al valore 16.000.000 assegnato alla capsaicina pura, determina il valore di piccantezza assegnato al peperoncino in unità di Scoville.


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Ricetta: frittata piccante con germogli di soia
1 agosto 2014

Frittata piccante con germogli di soia

6 uova
250 gr. di germogli di soia
1 spicchio d'aglio
peperoncino piccante fresco
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale


Togliere le uova dal frigorifero. Lavare e asciugare bene i germogli di soia, lavare e tagliare sottilmente il peperoncino dopo aver eliminato eventuali filamenti bianchi interni e i semi.
Scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio in una larga padella antiaderente poi aggiungere i germogli di soia e una quantità di peperoncino a piacere (deve dare il giusto sprint alla frittata senza sovrastare il sapore dei germogli). Quando i germogli saranno leggermente trasparenti ma ancora croccanti togliere l'aglio e salare.
Rompere le uova (che hanno raggiunto la temperatura ambiente) in una ciotola e sbatterle brevemente con una forchetta aggiungendo un pizzico di sale e abbondante prezzemolo tritato poi unire i germogli cotti e amalgamare ulteriormente.
Versare il tutto nella padella usata precedentemente per saltare i germogli aggiungendo se necessario un altro goccio di olio. Cuocere a fuoco medio per alcuni minuti la frittata sino a quando il lato a contatto con la padella è colorito al punto giusto quindi girarla e cuocere l'altro lato. La frittata è fatta!

Ognuno ha i suoi piccoli segreti per girare la frittata senza romperla, io mi semplifico la vita usando una fantastica padella doppia (detta anche girafrittata) che ungo da entrambi i lati.

"Chi è che non sappia far le frittate? E chi è nel mondo che in vita sua non abbia fatta una qualche frittata? Pure non sarà del tutto superfluo il dirne due parole. Le uova per le frittate non è bene frullarle troppo: disfatele in una scodella colla forchetta e quando vedrete le chiare sciolte e immedesimate col torlo, smettete. Le frittate si fanno semplici e composte; semplice, per esempio, è quella in foglio alla fiorentina che quando un tale l'ebbe attorcigliata tutta sulla forchetta e fattone un boccone, si dice ne chiedesse una risma. Però riesce molto buona nell'eccellente olio toscano, anche perché non si cuoce che da una sola parte, il qual uso è sempre da preferirsi in quasi tutte. Quando è assodata la parte disotto, si rovescia la padella sopra un piatto sostenuto colla mano e si manda in tavola. Ogni erbaggio o semplicemente lessato o tirato a sapore col burro, serve per le frittate, come può servire un pizzico di parmigiano solo o mescolato con prezzemolo. Se non fosse indigesta, grata è la frittata colle cipolle. Due delle più delicate, a gusto mio, sono quelle di sparagi e di zucchini. Se di sparagi, lessateli e tirate a sapore la parte verde con un poco di burro, mescolando un pizzico di parmigiano nelle uova; se di zucchini, servitevi di quelli piccoli e lunghi, tagliateli a fette rotonde, salateli alquanto e quando avranno buttato l'acqua infarinateli e friggeteli nel lardo o nell'olio, aspettando che siano rosolati per versare le uova. Anche i piselli, mescolati tra le uova, si prestano per un'eccellente frittata. Si fanno anche frittate alla confettura, spargendovi sopra della conserva di frutta qualsiasi, ridotta liquida, quando la frittata è cotta. Esse saranno buone, ma non mi garbano; e vi dirò che quando le vedo segnate sole fra i piatti dolci di una trattoria, comincio a prendere cattivo concetto della medesima." Pellegrino Artusi


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