Ricetta: sangria estiva all’anguria20 luglio 2019
Una versione leggera e molto, molto estiva...
Sangria estiva all'anguria
1 bottiglia di cabernet sauvignon (750 ml.)
1 pesca noce
2 grosse albicocche
un quarto di anguria baby
8 ciliegie
una manciata di mirtilli
250 ml. di succo di arancia bionda
2 cucchiai di zucchero di canna
1 stecca di cannella
1 anice stellato
Scegliere frutta matura ma ben soda e lavarla accuratamente, poi tagliare a cubetti la pesca con la buccia e fare lo stesso con le albicocche e la polpa dell'anguria privata dei semi. Dividere a metà le ciliege ed eliminare i noccioli.
Mettere la frutta tagliata e i mirtilli in una caraffa di vetro insieme allo zucchero, la stecca di cannella e l'anice stellato poi versare il vino e il succo di arancia bionda. Lasciare riposare in frigorifero almeno due ore o preferibilmente una notte.
Servire la sangria molto fredda nella caraffa o in un'anguria svuotata della polpa.
E' una versione non particolarmente alcolica e dolce da servire con un antipasto di tapas o a tutto pasto con una paella. La sangria può essere conservata in frigo per qualche giorno dopo aver tolto la frutta.
La sangria è una bevanda alcolica a base di vino, frutta e spezie originaria della penisola iberica. Solitamente realizzata con il vino rosso in Catalogna è possibile trovarla anche fatta con vino bianco o spumante (sangria de cava). Pare che in origine fosse comunemente bevuta dai contadini portoghesi che la chiamarono così per il suo colore simile al sangue. Molte e differenti le ricette che di solito prevedono vino rosso corposo, pesche, mele, arance e limoni, spezie come cannella e chiodi di garofano, zucchero, talvolta un superalcolico e seltz.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: bere · cibo · ricette
Tags: albicocche, anguria, anguria baby, anice stellato, arance, arancia bionda, bevanda alcolica, bottiglia, cabernet sauvignon, cannella, caraffa, chiodi di garofano, ciliegie, contadini, cubetti, estate, fredda, frigorifero, frutta, leggera, limoni, macerare, mele, mirtilli, paella, penisola iberica, pesca noce, pesche, Portogallo, ricetta, Sangria, sangue, seltz, Spagna, spezie, spumante, succo, superalcolico, tapas, vino bianco, vino rosso, zucchero, zucchero di canna
Mostra mercato del peperoncino14 settembre 2016
Elena versus Carolina Reaper... Adesso posso dire di aver eroicamente assaggiato il peperoncino più piccante al mondo anche se ho trovato decisamente più interessante il Trinidad Scorpion Chocolate...
Alla quinta edizione della
Mostra mercato del peperoncino (Milano, Piazza Portello - 10/11 settembre 2016) esposte più di 100 varietà differenti di peperoncini provenienti da oltre 20 Paesi diversi.
Possibilità di sperimentare con una degustazione guidata ("Pica-Test") i diversi gradi di piccantezza degli esemplari in mostra, da quello meno piccante al peperoncino più "hot" e di conoscere e acquistare piante di varietà esclusive, apprendendo le giuste tecniche di coltivazione e conservazione.
Protagonista dell’esposizione, il
Carolina Reaper il peperoncino più piccante al mondo, che può raggiungere e superare i 2 milioni di gradi Scoville. Presente anche il temibile
Trinidad Moruga Scorpion dalla piccantezza definita "nucleare", il
Bhut Jolokia, conosciuto come "Peperoncino Re Cobra" o "Ghost Chili" e i suoi derivati dai colori più svariati:
Bhut Peach,
Bhut White,
Bhut Yellow e
Chocolate Bhut, oltre alla grande famiglia dei Naga a partire dal
Naga Morich,
Naga Viper,
King Naga,
NagaLah e l’esclusivo
Dorset Naga.
Senza dimenticare poi il
Seven Pod, la cui bacca è sufficiente per rendere piccanti 7 pentole di fagioli, e le varietà classiche come il mitico
Jalapeno e l'
Habanero in tutte le sue varianti: rosso, dorato, bianco, Green, Condor Beak, Capuchino e Naranja per finire con l'
Habanero Chocolate. Interessanti anche le varietà dette "Patio" per le caratteristiche di forma contenuta e bellezza appariscente, in genere di piccantezza elevata:
Cayennetta,
Sangria,
Maui purple,
Peruviano purple,
Trifetti,
Basket of Fire,
Lingua di Fuoco,
Salamandara,
Thai Hot. Esposte anche le varietà di recente introduzione per gli appassionati dei Super Hot:
Armageddon,
Sepia Serpent,
Douglah Billy Boy,
7 Pod Bubblegum,
The Beast,
Jay’s Peach e
Jay’s Red che raggiungono piccantezze estreme.
Per gli amanti della tradizione presenti anche i più famosi peperoncini naturalizzati italiani, dal
Cayenna al
Mazzetto, dal
Diavolicchio al
Tondo da farcire e peperoncini tipici dell’Indonesia come il
Cabe Rawit o dell’Argentina come l'
Aconcagua o del Perù come il
Rocoto Rojo e l'
Amarillo.
L'appuntamento si conferma attesissimo per intenditori e amanti del piccante.
Scala di Scoville: scala empirica di piccantezza dei peperoncini, istituita nel 1912 dal chimico Wilbur Scoville, che misura il bruciore causato dalla capsaicina, sostanza che stimola i recettori del caldo situati sulla lingua. Il test di Scoville prevede che una soluzione dell'estratto del peperoncino venga diluita in acqua e zucchero sino a quando il bruciore non è più percettibile a un insieme di assaggiatori (generalmente 5); il grado di diluizione, raffrontato al valore 16.000.000 assegnato alla capsaicina pura, determina il valore di piccantezza assegnato al peperoncino in unità di Scoville.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · fiori e piante · mostre
Tags: 7 Pod Bubblegum, Aconcagua, Amarillo, Armageddon, Basket of Fire, Bhut Jolokia, Bhut Peach, Bhut White, Bhut Yellow, Cabe Rawit, capsaicina, Carolina Reaper, Cayenna, Cayennetta, Chocolate Bhut, coltivazione, conservazione, degustazione, Diavolicchio, Dorset Naga, Douglah Billy Boy, esposizione, Habanero, Habanero Chocolate, hot, Jalapeno, Jay’s Peach, Jay’s Red, King Naga, Lingua di Fuoco, Maui purple, Mazzetto, mercato, Milano, mostra, Naga Morich, Naga Viper, NagaLah, peperoncino, Peruviano purple, piante, Pica-Test, piccante, Rocoto Rojo, Salamandara, Sangria, scala di Scoville, Sepia Serpent, Seven Pod, Thai Hot, The Beast, Tondo, Trifetti, Trinidad Moruga Scorpion, Trinidad Scorpion Chocolate, varietà, Wilbur Scoville