Ricetta: zuppa inglese sbagliata all’amarena22 gennaio 2022
Versione analcolica senza alchermes...
Zuppa inglese sbagliata all'amarena
500 ml. di latte
12 dischetti di pan di spagna Mariarosa (diametro 7 cm.)
35 gr. di polvere Bird's Custard
35 gr. di zucchero
45 gr. di cioccolato fondente
sciroppo all'amarena
6 vasetti di vetro trasparenti
Mettere in un pentolino la polvere Bird's Custard insieme allo zucchero, versare lentamente il latte e mescolare bene. Portare il preparato a ebollizione continuando a rimestare, quindi cuocere tre minuti circa dal bollore sino a ottenere una crema dalla consistenza piuttosto soda.
Versare in una ciotolina lo sciroppo di amarena in modo da poter intingere agevolmente un pennello in silicone per dolci.
In sei vasetti o coppette trasparenti posizionare i dischetti di pan di spagna, spennellarli generosamente con lo sciroppo poi versare uno strato di crema custard in ognuno in quantità tale da utilizzare la metà della crema preparata.
Nella crema avanzata aggiungere il cioccolato fondente spezzettato grossolanamente, se necessario riportando la preparazione sul fuoco in modo da scioglierlo completamente, ed amalgamare sino a ottenere una crema al cioccolato vellutata.
Completare i vasetti con un secondo disco di pan di spagna intinto di sciroppo all'amarena e uno strato finale di crema al cioccolato.
Conservare le monoporzioni di zuppa inglese in frigorifero sino al momento di servirle in tavola.
Per preparare una zuppa inglese grande usare un pan di spagna da 300 gr. tagliato in tre strati e farcire due strati con una crema custard preparata con 500 ml. di latte, 35 gr. di polvere Bird's Custard e 35 gr. di zucchero e uno strato con una crema al cioccolato preparata con 250 ml. di latte, 17 gr. di polvere Bird's Custard, 17 gr. di zucchero e 45 gr. di cioccolato fondente. Decorare a piacere.
www.bravabravamariarosa.it
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · ricette
Tags: Bird's Custard, cioccolato fondente, crema al cioccolato, crema custard, custard cream, dischetti, frigorifero, latte, Mariarosa, pan di spagna, ricetta, sbagliata, sciroppo all'amarena, strati, vasetti di vetro, zucchero, zuppa inglese
Ricetta: bicchierini di cioccolato con crema custard9 gennaio 2022
Un bicchierino tira l'altro...
Bicchierini di cioccolato fondente con crema custard
12 bicchierini di cioccolato extra fondente
250 ml. di latte
17 gr. di Bird's Custard
17 gr. di zucchero
codette di cioccolato
Mettere i bicchierini di cioccolato fondente in freezer.
Versare in un pentolino la polvere Bird's Custard insieme allo zucchero, aggiungere lentamente il latte e mescolare, poi spostare il preparato sul fornello e portare a ebollizione continuando a rimestare.
Cuocere tre minuti circa dal bollore in modo da ottenere un composto abbastanza consistente, quindi spegnere la fiamma e continuare a girare la crema sino a quando è intiepidita.
Riempire i bicchierini con la crema custard poi riporli nuovamente in freezer per una decina di minuti.
Quando la crema è ben fredda decorare a piacere con codette di cioccolato bianco e al latte.
La Bird's Custard è una polvere alimentare a base di farina di mais che aggiunta al latte e riscaldata forma una salsa cremosa. E' stata inventata nel 1837 da Alfred Bird perché la moglie, allergica alle uova, non poteva mangiare la normale crema inglese.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · ricette
Tags: Alfred Bird, bicchierini di cioccolato, Bird's Custard, cioccolato al latte, cioccolato bianco, cioccolato fondente, codette di cioccolato, crema custard, crema inglese, freezer, latte, ricetta, zucchero
Ricetta: tamagoyaki29 agosto 2021
Finalmente provo la mia "padella per tamagotchi" come la chiamo io...
Tamagoyaki (frittata arrotolata giapponese)
4 uova
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di mirin
olio di arachidi (o di girasole)
sale
Sbattere le uova in una ciotola unendo la salsa di soia, il mirin e appena un pizzico di sale.
Con un pennello intinto nell'olio di semi ungere l'apposita padella rettangolare (makiyakinabe) e riscaldarla a fuoco medio. Tenere il pennello e l'olio a portata di mano per ungere ancora la padella durante la cottura della frittata arrotolata.
Versare con un mestolo una piccola quantità di uovo nella padella, quando il composto appare cotto nella parte inferiore ma ancora un po' crudo in quella superiore, arrotolarlo verso il manico della padella con l'aiuto di una spatola di legno o silicone.
Spingere quindi il rotolo che si è formato dal lato opposto della padella e dopo averla unta nuovamente versare un altro strato di uovo. Quando il composto è semicotto ripetere l'operazione di arrotolare la frittata verso il manico, poi spostare ancora il rotolo e ricominciare da capo aggiungendo sempre piccole quantità di composto d'uovo sino a quando non finisce.
Quando il tamagoyaki è pronto avvolgerlo stretto in una stuoietta per sushi o nella pellicola per alimenti e successivamente tagliarlo a fette spesse con un coltello ben affilato.
Servire la frittata arrotolata giapponese tiepida o fredda.
Il mirin può essere sostituito con una miscela di sakè e zucchero (un cucchiaio di sakè con mezzo cucchiaino scarso di zucchero).
Al composto del tamagoyaki può essere aggiunto del brodo dashi o altri ingredienti tagliati molto finemente come cipollotti o alghe nori.
Il mirin è un ingrediente molto usato nella cucina giapponese, si tratta di una sorta di sakè denso, dolce e poco alcolico utilizzato per le marinature e la preparazione di brodi e salse.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · ricette
Tags: brodo dashi, fette, frittata arrotolata, Giappone, makiyakinabe, mirin, olio di arachidi, padella rettangolare, ricetta, rotolo, sake, sale, salsa di soia, stuoia per sushi, tamagoyaki, uova, zucchero
Ricetta: pastiera al cioccolato con limone e zenzero5 aprile 2021
Fatta la pastiera salata vuoi buttare via il grano cotto avanzato della piccola Mariarosa? Ecco una versione non autorizzata senza canditi...
Pastiera al cioccolato con limone e zenzero
1 disco di pasta frolla non troppo sottile
330 gr. di grano cotto
250 gr. di ricotta vaccina
140 gr. di zucchero
80 gr. di cioccolato fondente al limone con zenzero candito
150 ml. di latte
2 uova
30 gr. di burro
scorza di mezzo limone
sale
Mettere il grano cotto in un pentolino con il burro e il latte e farlo cuocere per circa mezz'ora, continuando a mescolare, sino a ottenere una crema densa poi lasciarla raffreddare.
Lavorare la ricotta con le uova, lo zucchero, la scorza grattugiata di mezzo limone e un pizzico di sale. Ridurre in scaglie non troppo piccole il cioccolato.
Unire il grano freddo al composto di ricotta poi aggiungere le scaglie di cioccolato.
Stendere la pasta frolla in una teglia rotonda a cerniera di media grandezza e versare all'interno il composto di grano e ricotta livellandolo bene poi ripiegare il bordo della pasta verso il centro. Decorare a piacere.
Infornare a 180° e fare cuocere per almeno un'ora e mezza, inizialmente con calore solo dal basso.
Una volta sfornata appoggiare la pastiera su una gratella e lasciarla riposare sino a quando non è completamente fredda, appena possibile togliere il cerchio della teglia e successivamente la base.
La pastiera napoletana è un dolce antichissimo che nei secoli ha subito tante evoluzioni fino ad arrivare a essere il dolce conosciuto oggi con alcuni capisaldi e tante piccole differenze nelle ricette di ogni famiglia. La tradizione prevede oltre al grano cotto la ricotta di pecora, i canditi di arancia o cedro e l'essenza di fiori d’arancio.
Brava brava Mariarosa ogni cosa sai far tu. Qui la vita è sempre rosa solo quando ci sei tu!
www.bravabravamariarosa.it
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · ricette
Tags: burro, canditi, capisaldi, cioccolato fondente, differenze, fiori d’arancio, forno, grano cotto, latte, Mariarosa, Napoli, pasta frolla, pastiera, ricetta, ricotta di pecora, ricotta vaccina, sale, scorza limone, teglia rotonda a cerniera, tradizione, uova, zenzero candito, zucchero
Degattoupage 21 – Colazione con Cleopatra23 novembre 2020
Dopo "Colazione da Tiffany"...
Degattoupage 21
Colazione con Cleopatra
collage 14,8x21 cm.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: animali · cibo · creatività · degattoupage · fotografia · gatti
Tags: bacon, biscotti, brioche, burro, caffè, cereali, ciambella, ciotola, Cleopatra, collage, cucchiaino, decoupage, degattoupage, fetta biscottata, fragole, frutta secca, frutti di bosco, gatto, latte, marmellata, muesli, nastrina, pan di stelle, pane tostato, semi di chia, sfogliatella, tazza, tè, uova al tegamino, yogurt, zucchero
Ricetta: crema di ricotta al limone con lamponi1 giugno 2020
Dipendenza da lemon curd...
Crema di ricotta al limone con lamponi e mirtilli
300 gr. di ricotta
3 cucchiai di lemon curd
125 gr. di lamponi
125 gr. di mirtilli
1 cucchiaino di zucchero a velo
1 cucchiaino di limoncello (facoltativo)
In una ciotola con un cucchiaio di legno lavorare bene la ricotta con il lemon curd e il limoncello.
Lavare e asciugare delicatamente i frutti di bosco poi con un pestello da cocktail ridurre in purea i lamponi con lo zucchero a velo.
Con l'aiuto di un sac à poche comporre quattro bicchierini trasparenti con uno strato di crema al limone, la salsa di lamponi e ancora altra crema.
Terminare la preparazione dei dessert appoggiando i mirtilli sulla crema lungo il bordo dei bicchierini.
Conservare in frigorifero sino al momento di servire.
Per una presentazione ugualmente appagante alla vista ma di più facile realizzazione scegliere dei vasetti trasparenti bassi e larghi, adagiare uno strato di purea i lamponi sul fondo poi riempirli con la crema e decorare con un giro di mirtilli.
Il lemon curd (letteralmente cagliata di limone) è una crema di origine anglosassone a base di limoni i cui ingredienti principali sono: tuorlo d'uovo, zucchero, succo e scorza di limone. Morbido, vellutato e dal sapore intenso rappresenta un'alternativa alla marmellata da spalmare sul pane o da utilizzare come ripieno per torte, pasticcini e crostate.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · ricette
Tags: bicchierini, crema, Inghilterra, lamponi, lemon curd, limoncello, limone, mirtilli, pestello da cocktail, purea, ricetta, ricotta, sac à poche, scorza di limone, succo di limone, tuorlo d'uovo, vasetti, zucchero, zucchero a velo
Ricetta: dolcepandemia di mele2 maggio 2020
Tra ingredienti mancanti e strani acquisti di Ste...
Dolcepandemia di mele (frolla di semola con mele e confettura di rosa canina)
300 gr. di semola di grano duro rimacinata
110 gr. di zucchero di canna finissimo
100 gr. di burro
2 uova piccole
2 mele gialle Golden Delicious grandi
200 gr. di confettura di rosa canina
1 limone biologico
2 cucchiai di marsala
mix zucchero-cacao-cannella
sale
In un mixer unire la semola rimacinata e il burro freddo tagliato a pezzetti poi azionare le lame a intermittenza sino a ottenere un composto sabbioso.
In una ciotola mescolare le uova con lo zucchero di canna, il marsala, la buccia grattugiata di mezzo limone e un pizzico di sale, poi versare il tutto nel mixer.
Azionare nuovamente le lame a bassa velocità sino a quando l'impasto è amalgamato, trasferirlo quindi su una spianatoia e compattarlo velocemente con le mani per ottenere un panetto liscio ed omogeneo.
Avvolgere la frolla nella pellicola e lasciarla riposare in frigorifero preferibilmente per 2/3 ore (e non meno di mezz'ora).
Sbucciare e tagliare a spicchi sottili le mele gialle.
Una volta fatto riposare l'impasto, spolverarlo leggermente con la semola e stenderlo con un matterello tra due fogli di carta forno in modo da ottenere uno spessore uniforme. Tagliare la pasta in misura di una teglia rotonda grande calcolando anche un bordo di circa un centimetro.
Con i rebbi di una forchetta bucherellare il fondo della frolla e decorare il bordo incidendolo con una serie di righe, poi stendere la confettura in uno strato omogeneo e infine posizionare le fette di mela leggermente sovrapposte in cerchi concentrici.
Cospargere la torta con un mix composto da zucchero, cacao e cannella e tenerla in frigorifero in attesa di infornarla.
Cuocere la torta in forno a 180° circa per 30/40 minuti e servirla quando è completamente fredda.
Con la frolla avanzata fare un cilindro da tagliare a fette per ottenere una dozzina di biscotti.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · ricette
Tags: biscotti, buccia, burro, cacao, cannella, confettura, crostata, dolcepandemia, forno, frigorifero, frolla di semola, Golden Delicious, limone, marsala, matterello, mele gialle, mixer, ricetta, rosa canina, sale, semola di grano duro rimacinata, spianatoia, teglia rotonda, torta, uova, zucchero, zucchero di canna finissimo
Ricetta: crostata con confettura di anguria bianca8 marzo 2020
Ci voleva una quarantena per farmi preparare una crostata...
Crostata con confettura di anguria bianca
300 gr. di farina 0
100 gr. di zucchero
100 gr. di burro
3 tuorli
1 cucchiaio di marsala
1 limone biologico
sale
250 gr. di confettura di anguria bianca
In un mixer a lame versare la farina e unire il burro freddo tagliato a pezzetti poi azionare le lame a intermittenza sino a ottenere un composto sabbioso.
In una ciotola mescolare i tuorli leggermente sbattuti con lo zucchero, il marsala, la buccia grattugiata di mezzo limone e un pizzico di sale, poi versare il tutto nel mixer.
Azionare nuovamente le lame a bassa velocità sino a quando l'impasto è amalgamato, trasferirlo quindi su una spianatoia e compattarlo velocemente con le mani per ottenere un panetto liscio ed omogeneo.
Avvolgere la frolla nella pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno mezz'ora (preferibilmente qualche ora).
Trascorso questo tempo prendere 2/3 dell'impasto, infarinarlo leggermente e stenderlo con un matterello tra due fogli di carta forno in modo da ottenere uno spessore uniforme. Tagliare la pasta in misura di una teglia rotonda di media dimensione poi bucherellarla con i rebbi di una forchetta e ricoprirla con la confettura lasciando libero un bordo di circa un dito.
Stendere l'impasto rimanente di uno spessore più sottile rispetto al disco di base e ritagliare delle forme per decorare la crostata. In attesa che il forno raggiunga la temperatura impostata tenere la torta in frigorifero.
Cuocere in forno a 170° circa per 30/40 minuti sino alla doratura desiderata. Servire la crostata quando completamente fredda.
La classica decorazione con sottili strisce di pasta sovrapposte a formare delle losanghe ha anche la funzione di proteggere la confettura dal calore del forno, la regolarità dell'intreccio aiuta la giusta cottura della crostata.
Confettura di anguria bianca di Voghera Cooperativa Agricola Sociale Madre Terra
www.cooperativasocialemadreterra.it
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · ricette
Tags: anguria bianca, bordo, burro, carta forno, confettura, Cooperativa Madre Terra, crostata, decorazioni, farina 0, forno, frigorifero, limone, marsala, matterello, mixer, panetto, pasta frolla, ricetta, sale, strisce, teglia, torta, tuorli, uova, zucchero
Ricetta: croxetti al pesto con pomodorini e pinoli21 settembre 2019
Grazie a Pia per il pesto e i croxetti...
Croxetti al pesto con pomodorini caramellati e pinoli tostati
400 gr. di croxetti
400 gr. di pomodorini ciliegia
10 cucchiai di pesto alla genovese (260 gr. circa)
30 gr. di pinoli
2 cucchiaini di zucchero
olio extravergine d’oliva
pecorino grattugiato
sale
Tagliare i pomodorini in quattro, metterli in un'ampia padella con un filo d'olio e coprirli con lo zucchero, farli quindi rosolare a fuoco vivace sino a quando sono caramellati e leggermente appassiti. Salare a fine cottura.
Tostare i pinoli in un padellino senza condimento e mettere il pesto in una grande ciotola precedentemente scaldata.
Lessare i croxetti in abbondante acqua salata, scolarli al dente e versarli ancora piuttosto umidi nella ciotola con il pesto, quindi mescolare bene.
Unire i pomodorini caramellati ben caldi e i pinoli tostati poi completare con una spolverata di pecorino.
Servire subito in tavola.
I croxetti o corzetti, tipici del Levante ligure, sono piccoli dischi di pasta stampati come medaglioni e realizzati con uno stampino in legno che ne decora la superficie e la prepara ad accogliere il condimento. Le incisioni, solitamente differenti sui due lati, in origine pare riportassero una piccola croce (cruxetta). Nata nel medioevo questa pasta si diffonde nel rinascimento quando le famiglie nobili iniziarono, per rammentare l’importanza del loro casato ai commensali, a stamparla con il proprio stemma.
Il pesto alla genovese è una salsa preparata a freddo pestando in un mortaio basilico di Pra' con sale, pinoli, aglio di Vessalico e l'aggiunta di parmigiano, pecorino e olio extravergine di oliva.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: cibo · ricette
Tags: aglio di Vessalico, basilico di Pra', caramellati, casato, corzetti, croce, croxetti, dischi, incisioni, Liguria, medaglioni, mortaio, olio, parmigiano, pasta, pecorino, pesto alla genovese, pinoli, pomodorini, ricetta, sale, stampino, stemma, tostati, zucchero
Ricetta: sangria estiva all’anguria20 luglio 2019
Una versione leggera e molto, molto estiva...
Sangria estiva all'anguria
1 bottiglia di cabernet sauvignon (750 ml.)
1 pesca noce
2 grosse albicocche
un quarto di anguria baby
8 ciliegie
una manciata di mirtilli
250 ml. di succo di arancia bionda
2 cucchiai di zucchero di canna
1 stecca di cannella
1 anice stellato
Scegliere frutta matura ma ben soda e lavarla accuratamente, poi tagliare a cubetti la pesca con la buccia e fare lo stesso con le albicocche e la polpa dell'anguria privata dei semi. Dividere a metà le ciliege ed eliminare i noccioli.
Mettere la frutta tagliata e i mirtilli in una caraffa di vetro insieme allo zucchero, la stecca di cannella e l'anice stellato poi versare il vino e il succo di arancia bionda. Lasciare riposare in frigorifero almeno due ore o preferibilmente una notte.
Servire la sangria molto fredda nella caraffa o in un'anguria svuotata della polpa.
E' una versione non particolarmente alcolica e dolce da servire con un antipasto di tapas o a tutto pasto con una paella. La sangria può essere conservata in frigo per qualche giorno dopo aver tolto la frutta.
La sangria è una bevanda alcolica a base di vino, frutta e spezie originaria della penisola iberica. Solitamente realizzata con il vino rosso in Catalogna è possibile trovarla anche fatta con vino bianco o spumante (sangria de cava). Pare che in origine fosse comunemente bevuta dai contadini portoghesi che la chiamarono così per il suo colore simile al sangue. Molte e differenti le ricette che di solito prevedono vino rosso corposo, pesche, mele, arance e limoni, spezie come cannella e chiodi di garofano, zucchero, talvolta un superalcolico e seltz.
Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.
Commenti
Categorie: bere · cibo · ricette
Tags: albicocche, anguria, anguria baby, anice stellato, arance, arancia bionda, bevanda alcolica, bottiglia, cabernet sauvignon, cannella, caraffa, chiodi di garofano, ciliegie, contadini, cubetti, estate, fredda, frigorifero, frutta, leggera, limoni, macerare, mele, mirtilli, paella, penisola iberica, pesca noce, pesche, Portogallo, ricetta, Sangria, sangue, seltz, Spagna, spezie, spumante, succo, superalcolico, tapas, vino bianco, vino rosso, zucchero, zucchero di canna