foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Ricetta: montanare (pizzelle fritte)
9 maggio 2020

A pizza fritt ca pummarola 'ncoppa...


Montanare (pizzelle fritte al pomodoro)

800 gr. di pasta per la pizza
400 gr. di pomodori pelati San Marzano
100 gr. di mozzarella fior di latte
parmigiano grattugiato
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
farina di semola
16 foglioline di basilico (facoltative)
olio di arachidi per friggere


Dividere l'impasto della pizza in sedici parti, formare delle palline poi appoggiarle su un piano di legno cosparso di farina di semola e lasciarle riposare coperte da della pellicola per circa mezz'ora.
Asciugare bene una mozzarella e tagliarla a dadi piuttosto piccoli.
Preparare un semplice sugo con i pomodori pelati schiacciati con una forchetta, uno spicchio d'aglio tagliato a metà e poco olio d'oliva. Fare cuocere a fuoco moderato sino a quando è ben addensato poi eliminare l'aglio, salare e pepare.
Appiattire con le mani le palline di pasta formando dei dischetti rotondi o leggermente ovali con una depressione nella parte centrale. Friggere in padella, in abbondante olio a 170°, per circa due minuti per lato e sino a leggera dorata.
Scolare bene la pasta fritta dall'olio in eccesso e appoggiarla su della carta per fritti, quindi condire ogni pizzella con una cucchiaiata di sugo caldo, tre dadini di mozzarella e una spolverata di parmigiano grattugiato. Completarle a piacere con una fogliolina di basilico o un pizzico di origano.
Gustare le montanare caldissime.

In una padella di diametro 24/26 cm. si cuociono quattro montanare per volta, per servirle tutte insieme e alla giusta temperatura tenerle in forno ben caldo, ma spento, e condirle in ultimo quando si è finito di friggere.

La pizza fritta montanara è un cibo di strada tipico della cucina napoletana, una preparazione povera del dopoguerra. Il nome montanara, curioso per un piatto che nasce in una città sul mare, trae origine dai contadini che provenivano dalla montagna e che erano soliti consumare panini conditi con sugo di pomodoro e formaggio.


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Polenta fritta
19 maggio 2019

Io odio friggere, non lo faccio praticamente mai, ma per la polenta faccio un'eccezione...

Polenta gialla fritta

800 gr. di polenta gialla fredda (fatta con circa 200/250 gr. di farina)
olio di arachidi (o di oliva)
sale


Partire da una polenta gialla fredda e ben soda, realizzata con farina di mais bramata, e ottenere 16 fettine alte circa un centimetro.
Mettere sul fuoco una larga padella di ferro con abbondante olio e quando è arrivato alla giusta temperatura, 180° circa (immergendo uno stuzzicadenti si formano subito tutt'intorno tante piccole bollicine), procedere con la frittura immergendo le fette di polenta in un solo strato in modo che non si tocchino.
Fare friggere una decina di minuti, o fino alla doratura desiderata, girando le fette a metà cottura. Una volta pronte scolarle molto bene con una schiumarola e appoggiarle ad asciugare su carta assorbente da cucina.
Servire la polenta fritta ben calda spolverata di sale con formaggi freschi, salumi, uova in camicia, verdure, filetti d'acciuga ma soprattutto: da sola!

Tenere presente che con fette tagliate più spesse si ottiene una consistenza più morbida al centro e con fette più sottile un effetto super croccante.
Se non si usa della polenta avanzata ma la si prepara apposta per friggerla è consigliabile farla piuttosto consistente e versarla in un contenitore che permetta di ottenere un panetto per fette perfette.


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