Degattoupage 18 – Oliver pastaio19 maggio 2020
Il ritorno del degattoupage con Oliver con le zampe in pasta...
Degattoupage 18
Oliver pastaio
collage 14,8x21 cm.
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Bandiere a tutto sapore1 febbraio 2019
Molto incuriosita dagli spinaci cheera thoran indiani...
Per promuovere il Sydney International Food Festival del 2009 l’agenzia australiana di comunicazione WHYBIN\TBWA ha rivisitato le bandiere di diciotto nazioni utilizzando come tavolozza colori gli alimenti tipici di ogni paese.
Australia: meat pie e salsa
Brasile: foglie di banano, lime, ananas e frutto della passione
Cina: pitaya e carambola
Corea del Sud: kimbap e salse
Francia: roquefort, brie e uva
Giappone: tonno e riso
Grecia: olive kalamata e feta
India: pollo al curry, riso, cheera thoran e papadum
Indonesia: salsa sambal oelek e riso
Italia: basilico, spaghetti e pomodori
Libano: fattoush, pita e prezzemolo
Regno Unito: scone, panna e marmellata
Spagna: chorizo e riso allo zafferano
Stati Uniti: senape e hot dog con ketchup
Svizzera: prosciutto e emmental
Thailandia: salsa agrodolce piccante, cocco grattugiato e granchio blu
Turchia: lokum
Vietnam: rambutan, litchi e carambola
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Ricetta: spaghetti all’aglio affumicato20 maggio 2018
Cottura parzialmente risottata per un effetto avvolgente a prova di vampiro...
Spaghetti aglio affumicato, olio e peperoncino
400 gr. di spaghetti
4 spicchi d’aglio affumicato
2 peperoncini secchi piccoli
olio extravergine d’oliva
sale
Affettare sottilmente gli spicchi d'aglio affumicato.
In un ampia padella o in un saltapasta riunire l’olio, le fettine d'aglio e i peperoncini sbriciolati. Scaldare dolcemente l’olio avendo cura di non far bruciare aglio e peperoncino.
Lessare gli spaghetti in acqua salata e scolarli a circa metà cottura quando si piegano abbastanza agevolmente. Tenere da parte l'acqua di cottura e mantenerla ben calda.
Versare gli spaghetti nella padella, mescolare e iniziare a unire poca alla volta l'acqua di cottura. Risottare gli spaghetti portandoli al grado di cottura desiderato.
Salare, aggiungere un giro d'olio a crudo e servire in tavola.
La cottura risottata della pasta, a partire da cruda o da metà cottura, permette di ottenere una particolare cremosità e avvolgenza con condimenti semplici a base l'olio. Il liquido di cottura della pasta può essere anche un brodo di verdura o carne o un fumetto di pesce.
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NYC Spaghetti19 aprile 2016
Un altro packaging per spaghetti... forse non particolarmente sostenibile ma di sicuro effetto!
Alex Cramer, giovane designer inglese che attualmente lavora a Sydney, ha ideato, nel 2009, il progetto universitario
NYC Spaghetti vincitore di importanti premi di settore.
La confezione di NYC Spaghetti include un modello 3D del Chrysler Building che inserito alla base della scatola di cartone che contiene gli spaghetti fa si che questi escano riproducendo la forma del grattacielo simbolo di New York.
alexcreamer.co.uk
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Ricetta: spaghetti con asparagi di mare14 settembre 2015
Spaghetti con asparagi di mare
400 gr. di spaghetti grossi (o vermicelli)
260 gr. di salicornia (asparagi di mare)
2 spicchi d’aglio
2 peperoncini secchi piccoli
1 cucchiaio di colatura di alici o salsa di pesce (facoltativo)
olio extravergine d’oliva
Lavare la salicornia, eliminando eventuali parti che risultino troppo dure e legnose, poi tagliarla a pezzi lunghi qualche centimetro.
In un’ampia padella mettere l’olio, gli spicchi d’aglio tagliati a metà e i peperoncini sbriciolati. Scaldare l’olio senza far bruciare l’aglio e il peperoncino poi aggiungere la salicornia. Cuocere gli asparagi di mare aggiungendo poca acqua di cottura della pasta per volta sino a quando saranno teneri al punto giusto (quelli raccolti nei mesi di maggio e giugno non necessitano praticamente di cottura, altrimenti sono sufficienti pochi minuti).
Lessare gli spaghetti in abbondante acqua leggermente salata, scolarli al dente e versarli nella padella con la salicornia dopo aver tolto gli spicchi d'aglio.
Mescolare bene e a fuoco spento aggiungere la colatura di alici. Non salare.
Servire immediatamente in tavola.
Il "tocco di mare" della colatura di alici (o salsa di pesce) alla ricetta può essere anche dato da una manciata di vongole o cozze sgusciate o piccoli gamberetti fatti insaporire con la salicornia.
La Salicornia (asparago di mare) è una pianta succulenta della famiglia delle Chenopodiacee (o Amaranthaceae) ampiamente diffusa nella regione mediterranea in Europa, Asia e America settentrionale. E' verde brillante in primavera e acquista una tonalità rossa verso il periodo della fioritura in tarda estate. Cresce in terreni umidi e ricchi di sale in prossimità di acquitrini salmastri o acque stagnanti. I rami commestibili sono ricchi di sali minerali. La raccolta si concentra soprattutto nei mesi da maggio a luglio.
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DudeFoods20 luglio 2015
Pornografia gastronomica per amanti del genere...
Nick di DudeFoods scrive: "Ciao, sono Nick e mi piace il cibo. Per me il cibo più è grande e pazzo meglio è!"
The Double Decker Mac & Cheese Stuffed Bacon Weave Taco
Taco di bacon intrecciato ripieno di Mac&Cheese (maccheroni al formaggio)
The Deep Fried Spaghetti Bun Burger
Hamburger con panini di spaghetti fritti
The Big Mac'n Cheese
Doppio hamburger con panini di maccheroni al formaggio
The Deep Fried Spaghetti Dog
Salsiccia avvolta in spaghetti fritti
dudefoods.com
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Cappello-burger21 febbraio 2015
Geniale il ventiduenne australiano
Phil Ferguson (in arte Chili Philly), nativo di Perth, che realizza per il suo hobby follemente creativo copricapi all’uncinetto che riproducono cibi spazzatura e non.
La cliccatissima carrellata di immagini su Instagram che illustra le creazioni di Chili Philly inizia con il cappello hamburger realizzato ad agosto 2014, ispirato al suo lavoro presso un famoso locale a Melbourne (Tuck Shop Take Away), sino ad arrivare al piatto di spaghetti confezionato recentemente per San Valentino.
L'artista del crochet pare abbia imparato a lavorare all’uncinetto da autodidatta seguendo un tutorial su Youtube. Ogni cappello richiede in media due o tre giorni di lavoro per la realizzazione.
instagram.com/chiliphilly
www.facebook.com/thechiliphilly
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Il re spaghetto24 febbraio 2014
A me piace variare e provare formati nuovi... ho solo un'avversione totale per le ruote...
Academia Barilla svela, riportando i dati 2013 sulle vendite raccolti dalla società di sondaggi Nielsen, quali sono i formati di pasta preferiti dagli Italiani tra gli oltre trecento presenti sul mercato.
La classica vede ai primi dieci posti:
- Spaghetti (14,4% del volume totale di pasta venduta in Italia). Il nome deriva da “piccoli spaghi”, sono il formato più amato in assoluto, non a caso rappresentano la cultura alimentare italiana nel mondo e sono presenti in tutte le tradizioni culinarie regionali. Universalmente conosciuti e apprezzati sono gli spaghetti al pomodoro e basilico, senza dimenticare quelli alla carbonara classici della cucina romana.
- Penne rigate (8,5%). Devono il proprio nome alla penna d’oca utilizzata per scrivere che era tagliata in obliquo, sono uno dei rari formati con una data di nascita certa, infatti nel 1865 un pastaio genovese brevettò una macchina in grado di tagliare in diagonale la pasta fresca. Le penne rigate sono perfette all’arrabbiata, ricetta piccante tipica della cucina siciliana proposta nei ristoranti di tutto il mondo.
- Fusilli (7%). Il nome deriva dal termine “fuso”, strumento di legno per la filatura a mano su cui si avvolgeva la pasta, il formato di derivazione araba si è diffuso in Italia a partire dalle regioni meridionali. l fusilli si sposano con moltissimi condimenti dai più elaborati ai più semplici a base di verdure.
- Tortiglioni (5,6%). Il loro nome nasce dal latino popolare tortillare ovvero girare, formato caratteristico dell’Italia del sud, in particolare della Campania, sono oggi presenti in tutte le regioni. I tortiglioni sono esaltati da sughi saporiti e corposi a base di carne o formaggio.
- Mezze penne rigate (5,3%). Della grande famiglia delle penne, sono più corte ma hanno lo stesso diametro delle penne. Le mezze penne sono molto versatili e si abbinano con sughi di vario tipo, sono utilizzate anche per insalate fredde e pasticci al forno.
- Spaghettini (5%). Hanno il diametro più sottile degli spaghetti e conseguentemente una cottura più rapida. Generalmente gli spaghettini si abbinano a sughi all'olio che non li appesantiscono, possono essere usati anche per l’intramontabile aglio, olio e peperoncino.
- Bavette (3,7%). Formato antico di origine ligure, forse già presenti nel XIII secolo. La forma schiacciata delle bavette offre una superficie maggiore per far aderire il sugo, l’abbinamento più tipico è quello con il pesto alla genovese.
- Pennette rigate (2.7%). Più sottili rispetto alle penne, si amalgamano alla perfezione con i sughi. Sono molto utilizzate per la pasta alla norma, tipica ricetta della cucina siciliana.
- Farfalle (2.6%). Molteplici sono i nomi regionali dati a questo formato diffuso in tutta Italia, con ali che trattengono il sugo e una pinzatura centrale che risulta diversamente consistente. Le farfalle sono adatte sia per condimenti robusti e invernali, sia per sughi più leggeri e tipicamente estivi.
- Rigatoni (2%). Tipici dell’Italia centro meridionale, il loro nome deriva dalla rigatura ottenuta dalle trafile in bronzo che permette di assorbire e raccogliere il condimento. Sono i protagonisti di uno storico spot Barilla girato negli anni 80 da Federico Fellini dove di fronte a un menu ricco di piatti dai nomi altisonanti, una signora sofisticata sorprende il cameriere ordinando semplicemente: “RIGATONI”. Perfetti per pasticci e timballi al forno, sono adatti anche per sughi da mantecare come nella tipica ricetta laziale cacio e pepe.
Barilla pubblica per l’occasione il nuovo libro “I love pasta” che propone una ricetta per ciascuno dei primi dieci formati classificati.
www.academiabarilla.it
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Ricetta: vermicelli con colatura di alici2 giugno 2013
Un giro da Eataly e finalmente ho comprato la colatura di alici che mi propoponevo da tempo di assaggiare...
Vermicelli con colatura di alici
400 gr. di vermicelli (o spaghetti grossi)
2 spicchi d'aglio
2 peperoncini secchi piccoli
4 cucchiai di colatura di alici
olio extravergine d’oliva
prezzemolo
In un’ampia padella mettere l'olio, gli spicchi d'aglio tagliati a fettine e i peperoncini sbriciolati. Scaldare l'olio senza far bruciare l'aglio e il peperoncino.
Lessare i vermicelli in abbondante acqua leggermente salata, scolarli al dente e versarli nella padella assieme al prezzemolo tritato. Mescolare bene e a fuoco spento aggiungere la colatura di alici.
Servire immediatamente in tavola.
Possono essere aggiunti a piacere pistacchi o pinoli tostati tritati e della buccia di limone grattugiata.
La colatura di alici è un prodotto tradizionale campano, prodotto nel piccolo borgo di Cetara della Costiera amalfitana. E' una salsa liquida trasparente dal colore ambrato prodotta da un particolare procedimento di lavorazione delle alici.
Le origini di questo prodotto gastronomico risalgono agli antichi romani, che producevano una salsa molto simile alla colatura, chiamata garum. La ricetta fu in seguito recuperata nel Medioevo da gruppi monastici cistercensi presenti in Costiera.
Le alici pescate in primavera vengono, appena pescate, mondate da testa e interiora e tenute per ventiquattro ore in contenitori con abbondante sale marino. Successivamente sono trasferite in piccole botti di castagno o rovere alternate a strati di sale e coperte da un disco di legno sul quale sono posti dei pesi. Il liquido prodotto da questo processo di pressatura viene raccolto e messo in grossi recipienti di vetro esposti alla luce diretta del sole (l'evaporazione dell'acqua ne aumenta la concentrazione). Dopo circa quattro o cinque mesi tutto il liquido viene nuovamente versato nelle botti con le alici e fatto colare lentamente tra gli strati di pesce, in modo da raccoglierne ulteriormente il sapore. La colatura di alici, filtrata attraverso teli di lino, è pronta per gli inizi di dicembre.
Gli spaghetti conditi con la colatura di alici a Cetara sono il piatto tipico della vigilia di Natale.
www.delfinobattistasrl.it
www.milano.eataly.it
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Ricetta: spaghetti neri alle mazzancolle4 novembre 2012
Veramente buoni e scenografici... un piatto per sedurre...
Spaghetti neri alle mazzancolle
400 gr. di spaghetti (o linguine) al nero di seppia
500 gr. di mazzancolle
200 gr. di pomodorini
4 carciofini sott'olio
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
vino bianco
prezzemolo
peperoncino
sale affumicato della Danimarca
In un'ampia padella saltare le mazzancolle nell'olio quindi sfumarle con il vino bianco e aggiungere alcuni grani di sale della Danimarca.
Dopo una breve cottura unire i pomodorini tagliati a spicchi, l'aglio e il peperoncino.
Lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli al dente e versarli nella padella con le mazzancolle poi aggiungere i carciofini tagliati a spicchi molto sottili e il prezzemolo tritato.
Togliere l'aglio e mantecare bene gli spaghetti, se necessario aggiungendo un po' d'acqua di cottura della pasta.
Servire gli spaghetti in grandi piatti piani e mettere in tavola una ciotola dove poter raccogliere le teste e i carapaci delle mazzancolle.
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