foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Museo del Parmigiano Reggiano
26 agosto 2017

Il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna

"Nel paese di Bengodi, dove chi più dorme più guadagna, si trova una montagna enorme di formaggio Parmigiano grattugiato dal quale ruzzolano grossi ravioli e maccheroni d’ogni forma cotti in brodo di cappone". È con queste parole che a metà del Trecento Giovanni Boccaccio, nel suo Decamerone, cita il Parmigiano per condire i maccheroni e i ravioli.
Il Museo del Parmigiano Reggiano ha sede nello storico Casello ottocentesco che sorge all’ombra della Rocca Meli-Lupi a Soragna, in provincia di Parma, a pochi passi dalla piazza del paese, in un’area ricca di castelli e di ricordi verdiani, oasi naturali e parchi storici di rara bellezza e suggestione, di sapori densi e inimitabili lungo la "Strada del Culatello".
Il Parmigiano Reggiano è il prestigioso formaggio italiano, noto e apprezzato in tutto il mondo, che vanta origini antiche.
La Corte Castellazzi, sede del Museo del Parmigiano, è composta dalla casa colonica con stalla e fienile e dal prezioso caseificio di forma circolare con colonnato, dove si trovano esposti gli strumenti e gli attrezzi impiegati nella lavorazione del Re dei Formaggi.
Oltre 120 oggetti, databili tra il 1800 e la prima metà del Novecento, e un centinaio di immagini, disegni e foto d’epoca illustrano, all’interno di un edificio adibito per secoli alla produzione del formaggio, l’evoluzione delle tecniche di trasformazione del latte, le fasi della stagionatura e della commercializzazione e il ruolo fondamentale del Consorzio del Parmigiano Reggiano a tutela della qualità.
Lo spazio circolare accoglie al centro l’antica caldaia in rame per la preparazione del formaggio, circondata dai vari attrezzi e strumenti. Vi è anche spazio per la produzione del burro e per la figura di San Lucio di Cavargna, protettore dei casari.
Nel locale sotterraneo della salamoia è narrata la storia del formaggio Parmigiano, dal XII secolo ad oggi, la sua filiera produttiva e la storia della grattugia. È anche visibile un’esposizione dedicata alle numerose imitazioni del Parmigiano Reggiano esistenti all’estero. Negli ambienti rustici annessi al corpo principale del museo è esposta, inoltre, una rassegna di attrezzi e oggetti quotidiani della civiltà contadina legati ai temi dell’alimentazione.



www.museidelcibo.it/parmigiano

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I Musei del Cibo di Parma
25 agosto 2017

Una vera e propria caccia ai musei nascosti... la tesserina interamente obliterata è da considerarsi un trofeo a tutti gli effetti!


Museo del Parmigiano Reggiano
Corte Castellazzi - Via Volta 5, Soragna (PR)
La casa del Parmigiano celebra l’arte casearia.
Il museo di Soragna, ospitato all’interno di un vecchio "casello", ripercorre la storia e le tradizioni legate al "re dei formaggi", un prodotto unico ed inimitabile, frutto di una terra dove la qualità è uno stile di vita. Tre mostre permanenti sono allestite nell'antico caseificio inserito in un complesso di origine settecentesca. La visita museale coinvolge i sensi: l’olfatto è rapito dall’odore del latte e l’occhio attratto da utensili usati per la lavorazione e la trasformazione del formaggio che, come la "reggina" e le "spannarole" affondano le radici nei primi decenni del '900. Presenti anche foto, una sezione dedicata alla gastronomia e ricettari con citazioni del Boccaccio.

Museo del Prosciutto di Parma
Ex Foro Boario - Via Bocchialini 7, Langhirano (PR)
Prosciutto di Parma: un cibo, una cultura.
A Langhirano, c’è un posto speciale dove il visitatore può deliziare il palato con un salume conosciuto in tutto il mondo. È il prosciutto di Parma a cui è dedicato il museo situato nello splendido edificio dell’ex Foro Boario, articolato in otto sezioni e una sala degustazione. Il percorso parte dalla sezione storica e prosegue nell’area dedicata al sale. Grande attenzione è posta all’arte della norceria: uccisione, pelatura e preparazione degli insaccati. Nelle teche in mostra vari attrezzi con una stupenda dotazione da norcino "ambulante". Di grande suggestione è la sezione dedicata alla lavorazione del prosciutto. E ancora: dipinti, fotografie d’epoca e cortometraggi.

Museo del Salame di Felino
Castello di Felino - Strada al Castello 1, Felino (PR)
La storia del Felino racchiusa in un castello.
Nei magnifici locali delle cucine e cantine del castello di Felino, antico feudo medievale dell'890, sorge il museo del salame di Felino: un’esperienza magica e gustosa. Il percorso della mostra inizia con le testimonianze storiche del rapporto tra Felino e il suo prodotto-simbolo. Il museo conserva un riferimento al primo documento scritto in cui compare la parola "salame". La seconda sezione del museo è dedicata alla gastronomia, con tutte le fasi del rito "dell’ammazzata", gli oggetti delle famiglia di Felino e il caratteristico mantello nero del norcino. La visita prosegue nella sala della tecnologia, che espone una grande macchina insaccatrice, fino all’ultima sala dedicata alla proiezione di documentario sulla produzione del salame.

Museo del Pomodoro
Corte di Giarola - Strada Giarola 11, Collecchio (PR)
L’epopea del pomodoro rivive nella Corte di Giarola.
Il percorso espositivo dedicato all'"oro rosso"di Parma ha sede, dal 2010, nell’antica Corte di Giarola: un luogo strategico, situato in una zona di coltivazione del pomodoro e del più importante distretto di trasformazione industriale. Il percorso di visita offre approfondimenti sull’ortaggio da un punto di vista botanico, storico, geografico e agronomico. Ospita gli strumenti e i macchinari impiegati dal periodo delle due guerre, fino ai nostri giorni e non mancano interessanti esempi di tecnologie usate negli anni '40-'50 dalle più importanti industrie del parmense. Nelle sale del museo è in mostra una linea completa di lavorazione del pomodoro, che consente di comprendere a pieno il ciclo industriale.

Museo della Pasta
Corte di Giarola - Strada Giarola 11, Collecchio (PR)
Tutti i segreti della pasta alla Corte di Giarola.
Il museo ha sede alla Corte di Giarola, risalente al Medioevo. In dieci sezioni, illustra la conoscenza storica, tecnologica e culturale della pasta. La prima sezione, dedicata al grano, alle sue caratteristiche e alle modalità di coltivazione presenta attrezzi agricoli antichi che testimoniano l’evoluzione delle tecniche agricole. La seconda sezione è dedicata alla macinazione, con la ricostruzione di un mulino a macine e un moderno mulino a cilindri. La preparazione casalinga della pasta fresca è nella quarta sezione. Un vero pastificio industriale della prima metà dell'800 consente, nella quinta sezione, di comprendere le fasi di produzione della pasta secca. Infine, attraverso le "trafile" viene illustrato il modo di formatura di oltre cento differenti tipi di pasta.

Museo del Vino
Rocca San Vitale - Piazza Gramsci 1, Sala Baganza (PR)
Il vino e le sue tecniche a Rocca San Vitale.
Il museo si sviluppa nelle suggestive cantine della Rocca San Vitale. La prima sala è dedicata all’archeologia del vino e alle prime tecniche di vinificazione in epoca preistorica e romana. È qui esposta un’importante collezione di anfore e doli. La seconda e terza sala raccontano la coltivazione e la vendemmia della vite nel secolo scorso attraverso attrezzi e oggetti di uso comune. La parte più suggestiva del museo-cantina è costituita dalla visita all’enorme ghiacciaia rinascimentale, ristrutturata e allestita con un’istallazione multimediale che racconta i riti e l’arte della lavorazione del vino. L’ultima sala è dedicata alle eccellenze della viticoltura locale.


Vacanzina enogastronomica, sotto il segno dell'onnipresente "torta fritta"...

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