foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Museo del Vino
28 agosto 2017

Il Museo del Vino a Sala Baganza

Assai sviluppata in epoca romana, la viticultura ha lasciato importanti testimonianze culturali nel territorio parmense. L’allestimento museale lo testimonia attraverso sei differenti sezioni.
La prima sala, allestita in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, è dedicata all'archeologia del vino, con oggetti e immagini provenienti dagli scavi nel territorio, che testimoniano come sia nato proprio in questa zona, introdotto dalle popolazioni celtiche, il modo "moderno" di bere il vino, schietto e in bicchieri, abbandonando l’uso greco e latino di vini annacquati e speziati.
La seconda sala approfondisce gli aspetti legati alle caratteristiche della pianta della vite e alla viticultura, ripercorrendo le tracce di questa coltivazione nel parmense, presentando attrezzi e oggetti d’uso del secolo scorso e un filmato sulla tecnica della vite "maritata" agli alberi in filari, tipica della zona.
Attrezzi e oggetti antichi raccontano, all’interno della terza sala, la vendemmia e la preparazione del vino, mentre immagini e documenti narrano le storie del vino del territorio: dalle arti medievali alle tecniche francesi introdotte dai Borbone, all’amore di Garibaldi per la Malvasia, alla passione per la viticultura di Giuseppe Verdi.
La discesa nell'affascinante ghiacciaia rinascimentale regala un'esperienza avvolgente: immagini a 360° raccontano, nel cuore del museo, il ruolo della vite e del vino nel rito, nella storia e nell’arte in una cultura millenaria ricca di tradizioni.
Attraversato il fossato della Rocca si approda alla sala delle botti dove si scopre la storia dei contenitori per il vino e dei mestieri ad essi correlati: il vetraio e il bottaio. Presente anche lo spazio per approfondire l’affascinante storia del cavatappi e per conoscere le "parole chiave" legate al vino.
La sesta sala presenta i frutti della viticultura parmense: i pionieri del settore, la storia delle etichette, le varietà coltivate, i vini prodotti, perfetti per essere abbinati ai formaggi e ai salumi d’eccellenza del territorio, le cantine da visitare nella zona, il ruolo del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma a salvaguardia della qualità di un prodotto in continua crescita.


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Museo del Prosciutto di Parma
26 agosto 2017

Il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano

In una terra fertile, delimitata a Nord dal Po e a Sud dall’Appennino, compresa tra le valli dell’Enza e dello Stirone, fin dai tempi più remoti si sviluppò l’allevamento dei suini, favorito dalle vaste estensioni boscose e dalla presenza delle querce, e con queste, delle ghiande. Branchi di maiali pascolavano in vaste aree boschive e le popolazioni di origine celtica, qui stanziate, misero a punto le "tecnologie" necessarie all’impiego delle loro carni e alla loro conservazione, anche grazie alle sorgenti e ai pozzi di acqua salata di Salsomaggiore e Rivalta.
Le caratteristiche del territorio giocarono un ruolo fondamentale ed è qui che oggi sorge il Museo del Prosciutto di Parma: a Langhirano, che del prosciutto è la capitale riconosciuta, nel complesso integralmente restaurato dell’ex Foro Boario, splendida architettura rurale dei primi del Novecento, storicamente destinata alla contrattazione del bestiame.
Organizzato in otto sezioni, il percorso di visita al museo inizia dal territorio, con la descrizione dell’agricoltura parmense, per poi passare alla sezione dedicata alle razze suine, alla loro diffusione nei vari continenti e alle varietà utilizzate per la produzione del prosciutto di Parma.
La ricca sezione dedicata al sale racconta la storia di questo importantissimo strumento di conservazione degli alimenti, che grazie ai pozzi presenti sul territorio, favorì nel tempo lo sviluppo dell’arte salumiera. Vi è esposta una raccolta di sali provenienti da tutto il mondo e un raro filmato sull'estrazione del sale dai pozzi di Salsomaggiore.
La sala dedicata alla norcineria raccoglie, oltre a numerosi documenti storici sull’attività della macellazione dei suini nei secoli, un ampio campionario di antichi oggetti impiegati da generazioni di norcini per la lavorazione delle carni.
Le restanti sezioni presentano gli altri salumi tipici del territorio parmense, approfondiscono il tema della gastronomia e dell’impiego del prosciutto in cucina, narrano, anche attraverso testimonianze in video, le tecniche di lavorazione del prosciutto e la struttura di un prosciuttificio, presentano infine l’attività del Consorzio del Prosciutto di Parma, che garantisce la qualità di questo straordinario prodotto noto e apprezzato in tutto il mondo.



www.museidelcibo.it/prosciutto

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Piggies calendar 2015
1 gennaio 2015

Pronti a rotolare come maialini e con una certa soddisfazione in un altro anno di merda?


Legami produce agende e notebook, zaini e borse, biglietti regalo e pop up ma non solo. E' leader in Europa nella progettazione e nella produzione di accessori di cartoleria e oggetti di design. Realizza prodotti di qualità per materiali utilizzati e unicità delle idee. Legami è uno stile di vita.

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Kukuxumusu
21 giugno 2011

Mi sono imbattuta in un vestito Kukuxumusu a Tarragona nell’agosto 2009… ed è stato mio… un fantastico groviglio di mostriciattoli color carta da zucchero...

Kukuxumusu, una fabbrica di idee e disegni.

Kukuxumusu è la trovata di tre amici di Pamplona  messa in atto per guadagnare qualche soldo da investire in vino durante i festeggiamenti di San Fermin.
L’idea ha preso forma durante un viaggio in Australia che i tre amici Mikel, Koldo e Gonzalo hanno fatto nel 1989.
Il progetto iniziale era decisamente minimale: vendere per strada t-shirts durante i giorni di festa e bersi di litro in litro tutti i ricavati.
A parte qualche incidente di percorso la trovata cominciò ad avere successo.
Poco a poco quella che era semplicemente una "idea divertente" si trasformò in un "progetto interessante".
Altre persone sono state coinvolte e la storia è cresciuta fino a diventare quello che è oggi Kukuxumusu.
Ovviamente il progetto continua a divertire i tre amici di Pamplona e il vino continua a piacere loro molto!

Kukuxumusu, “bacio di pulce” in lingua basca, partorisce idee bizzarre creando disegni per t-shirts e un’infinità di altri prodotti: borse e zaini, penne, asciugamani, quaderni, ombrelli, copriwater, tende da bagno, occhiali, caschi da moto e persino elicotteri.
Kukuxumusu è l'insieme di tante e varie cose, generalmente divertenti. O almeno questo è il suo obiettivo.

Dicono di loro stessi:
“A seconda del punto di vista, possiamo sembrarti una cosa o esattamente un’altra. Quello che ci è fermamente chiaro è che ci diverte quello che realizziamo, e facciamo quello che facciamo soprattutto per divertirci.”

www.kukuxumusu.com

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