4 agosto 2016
Un passetto avanti alla mia tigella 3D…
Da Londra arriva l’ultima tendenza in fatto di ristorazione. E’ stato infatti inaugurato, nella capitale britannica, Food Ink il primo ristorante dove il cibo ma anche i bicchieri, i piatti, le posate e i tavoli sono realizzati con stampanti 3D.
Le portate servite sono il risultato di un mix fra ingredienti classici e prodotti della cucina molecolare. L’inedito menù è stato proposto per il momento solo per tre giorni e a poche decine di fortunati commensali.
La cena tecno-gourmet è stata definita “un’esperienza gourmet unica… dove la cucina incontra l’arte, la filosofia e le tecnologie del futuro”.
Il progetto prevede l’apertura di nuovi ristoranti 3D in altre città del mondo come Berlino, Dubai, Seoul e New York. In Italia un locale itinerante potrebbe essere proposto a ottobre a Roma e poi a Torino.
Lo chef Fabio Tacchella, esperto di nuove tecnologie di cottura e lavorazione degli alimenti, commenta questa nuova tendenza: “La trovo un’iniziativa molto interessante. Avevo già sentito parlare di stampanti 3D per il settore food, ed è incredibile che siano riusciti ad aprire un intero ristorante incentrato su questo nuovo format. Ovviamente è una scelta più che giusta, perché la novità attrae sempre, bisognerà però aspettare per capire quale sarà la risposta del pubblico, anche a lungo termine. Ma come la nouvelle cuisine e dopo di questa la cucina molecolare, anche questa tecnica alle stampanti, invece che hai fornelli, può dare spunti positivi e interessanti al settore della ristorazione”.
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