27 giugno 2020
“The cat is on the table” e “die katze in der kohle”…
L’origine della parola gatto è alquanto vaga e controversa. Nell’antico Egitto i primi termini utilizzati per indicare il gatto erano myeou, onomatopea del miagolio, per il gatto di sesso maschile e techau per la gatta.
Erodoto diede al gatto il nome di ailouros che significa letteralmente “dalla coda mobile”, termine presto sostituito da gale vocabolo greco utilizzato originariamente anche per indicare la donnola, il furetto e l’ermellino.
Nell’antica Roma il gatto selvatico veniva chiamato felis, nome dal quale derivano molte parole italiane a partire da felino. Nella tarda latinità compare poi il termine cattus che pare derivi da una lingua africana.
Cattus sarà all’origine del nome del gatto nella maggior parte delle lingue europee: cat in inglese, katz in tedesco, kat in olandese, gato in spagnolo e portoghese, chat in francese, kochka in russo.
Nella lingua italiana il termine gatto compare nei primi testi in volgare mentre per il diminutivo gattino bisogna aspettare la fine del XIII secolo.
Tags: ailouros, antica Grecia, antica Roma, antico Egitto, cattus, Erodoto, felis, gale, gatta, gatto, greco, italiano, latino, lingua africana, lingue europee, miagolio, myeou, nome, onomatopea, origine, parola, techau, termine, vocabolo, volgare