Ricetta: patate contadine con cipolla17 settembre 2021
Le patate di Zia Nerina... belle burrose e saporite!
Patate contadine con cipolla
1 kg. di patate a pasta gialla
1 cipolla dorata grossa
40 gr. di burro
sale
Pelare e cuocere a vapore nella pentola a pressione le patate intere per 12 minuti circa. Affettare abbastanza sottilmente una grossa cipolla divisa in quattro.
Quando sono intiepidite tagliare le patate a fette piuttosto spesse in modo che rimangano intere.
In una grande padella di ghisa sciogliere il burro con le cipolle e stufarle dolcemente, quando sono trasparenti e ben cotte aggiungere le patate e alzare la fiamma in modo da colorire bene le cipolle e creare un accenno di crosticina sulle patate.
Servire le patate contadine ben calde, a piacere anche con una spolverata di pepe nero.
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Ricetta: maüsc (i taroz di Teglio)12 aprile 2020
L'incauto acquisto di fagiolini con il filo mi ha fatto tornare in mente i maüsc delle zie a Teglio fatti con i fagiolini dell'orto che a fine estate sembravano quasi dei fagioli...
Maüsc
800 gr. di patate bianche lesse
360 gr. di fagiolini senza filo lessi
180 gr. di casera
40 gr. di burro
1 spicchio d'aglio
sale e pepe
Tagliare le patate e i fagiolini lessati a pezzettoni quando sono ancora caldi e metterli insieme in una grossa ciotola. Schiacciarli grossolanamente e lavorarli con un cucchiaio di legno sino a ottenere una sorta di purè molto rustico. Salare e pepare.
Tagliare il formaggio a cubetti. Mettere sul fuoco un pentolino con il burro e lo spicchio d'aglio diviso a metà sino a quando inizia a colorire, poi togliere l'aglio e versare il burro nella ciotola con le verdure, in ultimo unire il formaggio. Mescolare bene.
Scaldare una grossa padella di ghisa (o antiaderente dal fondo spesso) e versarci il composto compattandolo e livellandolo con una spatola di legno. Cuocere a fuoco vivace in modo da formare una crosticina dorata e croccante, voltare i maüsc a grossi pezzi con la spatola. Servire caldissimi.
L'aspetto finale sarà inevitabilmente quello di una sorta di sformato caduto rovinosamente nel piatto per questo nei ristoranti viene talvolta riproposto come un purè filante in un cestino di cialda di parmigiano.
Molti piatti tradizionali della cucina contadina valtellinese presentano, da paese a paese, piccole variazioni nella preparazione o negli ingredienti utilizzati. In questo caso a cambiare è anche il nome del piatto: maüsc, taroz, mac, rostit, rustiment (e l'elenco non pretende di essere esaustivo). Il nome taroz (sicuramente il più conosciuto per questo piatto), come taragna e tarel (bastone di legno) deriva da tarà o tarare che in dialetto significa mescolare.
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