“In crociera col Cinghiale” di Marco Malvaldi
20 agosto 2017

Dalla raccolta “Viaggiare in giallo” di Giménez-Bartlett, Malvaldi, Manzini, Recami, Robecchi, Savatteri

Da: cinghialereale@loggiadelcinghiale.it
A: loggiadelcinghiale@loggiadelcinghiale.it

Oggetto: operazione «Crociati dei Caraibi»

Carissimi,
come sapete la cena sociale annuale del XX anno dell’era del Cinghiale è stata da tempo tramutata in Gita Sociale, stante l’importanza della ricorrenza decennale e la concomitante causa di divorzio del confratello Barbadori, per festeggiare adeguatamente il doppio lieto evento.
Tra le varie proposte giunte, è stato scelto di effettuare la Gita Sociale sotto forma di crociera a bordo della m/n Hesperion Garden, in vista del fatto che:
a) il confratello Viviani ha interesse a passare su detta nave un lasso di tempo non indifferente per via che glielo ha chiesto la fidanzata per motivi di sicurezza nazionale, e senza la nostra compagnia tale lasso di tempo gli risulterebbe insopportabile;
b) mentre due anni fa siamo stati buttati fuori dall’albergo ad Amsterdam quando il Paletti mise il peperoncino nell’impianto d’aerazione, stavolta buttarci fuori da una nave sarebbe, oltre che disdicevole, anche parecchio difficile, e quindi possiamo veramente sfogarci.
Memori del nostro statuto, e specialmente dell’articolo 5, che vi ricordo dire testualmente «Perché le donne son bone e care ma ogni tanto rompono il cazzo», vi invito a raccogliere la chiamata del confratello Viviani Massimo e a rispondere compatti e grufolanti. Il nome «Crociati dei Caraibi» è stato scelto perché, nonostante la crociera sia alle Canarie, suona parecchio meglio di «Crociati di Tenerife», e chiunque abbia da ridire è pregato di attaccarsi a questo manico.
Vostro aff.mo,
Leonardo Chiezzi

La Loggia del Cinghiale si era già fatta notare all’inizio del viaggio, durante la presentazione dei crocieristi, quando il comandante in seconda aveva dato nel suo migliore inglese il benvenuto al gruppo più numeroso, «thirty persons from Follonica, Italy», che avevano salutato il resto della ciurma con un poderoso rutto del Tenerini che non aveva alcun bisogno di traduzione; e, durante il corso del viaggio, le cose erano andate peggiorando. In maniera costante, ma con alcuni picchi. Anche a causa, va detto, dell’equipaggio della motonave, poco propenso ad accogliere i suggerimenti della Loggia per quanto riguardava le iniziative ludiche di bordo.
La proposta di organizzare un concorso di bellezza femminile volto a premiare la più antipatica della crociera, a cui donare la bellissima fascia con la scritta MISS TAI SUI COGLIONI stampata dal Ghini in eleganti caratteri oro, era stata inspiegabilmente bocciata dagli animatori; parimenti, la richiesta della Loggia di poter proiettare la pellicola Moana principessa dei vampiri sul maxischermo del cinema da 300 posti in occasione del compleanno del Bottoni era stata rigettata senza fornire giustificazione alcuna. Le cose erano andate quindi lentamente deteriorandosi fino al giorno della cena sociale, ovvero il presente sabato, nel corso della quale i trenta erano stati fermati dai più nerboruti membri dell’equipaggio e rinchiusi agli arresti in cabina fino al termine della crociera.

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