foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Oroscopo cinese
5 febbraio 2019

Entrare nell'anno del Maiale mi sembrava di buon auspicio, invece ho scoperto che gli anni del proprio segno portano sfiga... come non detto!


L'oroscopo cinese, detto 生肖 sheng xiao (somiglianza alla nascita), si basa su un ciclo di dodici anni a ognuno dei quali è associato un animale "reggitore". Gli anni si calcolano in base al calendario lunare e quindi iniziano con il Capodanno cinese, o Festa di primavera, che non corrisponde al primo di gennaio ma a una data compresa tra il 21 gennaio e il 19 febbraio.

Diverse sono le leggende sull'origine dello zodiaco cinese. Una di esse racconta che il Buddha, sentendo che la sua vita terrena stava giungendo alla fine, chiamò a raccolta tutti gli animali ma accorsero solo in dodici. Il furbo e veloce topo arrivò per primo facendo la strada in groppa al bue, il diligente bue fu quindi secondo, seguito dall'intrepida tigre e dal pacifico coniglio, il drago giunse quinto seguito dal fratello minore serpente, l'atletico cavallo arrivò settimo e l'elegante capra ottava, seguirono l'astuta scimmia e il colorato gallo, poi il fedele cane e ultimo il fortunato maiale che giunse appena in tempo per porgere l'ultimo saluto al Buddha. Come premio per la devozione dimostrata ogni anno del ciclo lunare fu chiamato con il nome di questi animali.

In un'altra leggenda l'Imperatore di Giada in visita sulla terra rimase affascinato dalle sue creature tanto da decidere di prenderne dodici e portarle in cielo per mostrarle agli esseri divini. Gli animali che scelse furono: un topo, un gatto, un bue, una tigre, un coniglio, un drago, un serpente, un cavallo, una capra, una scimmia, un gallo e un cane. Il gatto, il più bello tra gli animali, chiese al topo di avvisarlo il giorno in cui l'imperatore sarebbe venuto a prenderli ma il topo geloso non lo fece e il gatto fu sostituito dal maiale. La leggenda spiega così il nome dei dodici anni lunari e l'origine dell'avversione dei gatti per i topi.

Topo (鼠 Shǔ): dotato di notevole fascino si circonda di persone con cui condividere i piaceri della vita. Astuto e scaltro sa sfruttare le occasioni per raggiungere i propri obiettivi. Talvolta eccede in presunzione non dando spazio a chi gli sta vicino.
Bue (牛 Niú): estremamente determinato si impegna anima e corpo in quello che fa contando solo sulle proprie forze. E' sicuro di sé, leale e affidabile nelle amicizie e nelle relazioni. Il suoi difetti sono la prevedibilità e la facilità alla collera.
Tigre (虎 Hǔ): ribelle, impetuoso e magnetico. E' dotato di un temperamento esplosivo che lo porta a lanciarsi con coraggio e senza pensarci troppo in qualsiasi impresa. Rischia a volte di sopravvalutare le proprie capacità e raramente mette in discussione le proprie idee.
Coniglio (兔 Tù): tranquillo, riservato e piuttosto pigro per essere a proprio agio deve trovarsi nel proprio ambiente naturale. Timido e romantico spesso idealizza il rapporto con il proprio partner. Il suo difetto principale è costituito dalla tendenza al pessimismo.
Drago (龙 Lóng): dotato di una personalità eccentrica è intelligente, determinato e carismatico. Grande trascinatore è disposto a raggiungere il proprio fine con ogni mezzo. Incapace di accettare le sconfitte talora pecca di opportunismo.
Serpente (蛇 Shé): fondamentalmente irresistibile è elegante e raffinato ma anche calcolatore e vendicativo. Intelligente e dotato di grande abilità diplomatica è in grado di destreggiarsi in ogni situazione. E' portato a essere sospettoso e la mancanza di umiltà è il suo principale difetto.
Cavallo (马 Mǎ): spirito libero, indipendente e talvolta inquieto si lascia guidare dalla propria impulsività. Passionale ed elegante propende a evitare legami stretti e programmi a lunga scadenza. Spesso eccessivamente loquace può essere afflitto all'improvviso da un senso di insicurezza.
Capra (羊 Yáng): fragile, elegante e sempre in cerca di affetto. E' dotato di una notevole creatività che talvolta fatica a indirizzare nella giusta direzione. Non ama le responsabilità e facilmente si lascia prendere dallo sconforto se non riesce a raggiungere i risultati voluti.
Scimmia (猴 Hóu): sempre in movimento e pieno di energia è brillante, imprevedibile, curioso ed eccentrico. Sempre impegnato per ottenere il successo sa essere anche un ottimo ascoltatore. Avendo poca pazienza tende a volere ottenere tutto subito e talvolta manca di autocontrollo.
Gallo (鸡 Jī): dinamico, brillante e incredibilmente vitale ama essere al centro dell'attenzione e si batte strenuamente per le sue idee. Dotato di un'acuta intelligenza è naturalmente destinato al successo. Estremamente orgoglioso e perfezionista raramente ammette di essere contraddetto.
Cane (狗 Gǒu): leale, onesto e affidabile ha un profondo senso della giustizia. Estremamente discreto e corretto ispira istintivamente fiducia ed è capace di dispensare ottimi consigli. Pantofolaio e un po' polemico a volte può essere eccessivamente introverso.
Maiale (猪 Zhū): godereccio e passionale ama la natura, gli animali e stare all'aperto. E' una buona forchetta, si appaga con le piccole gioie della vita e ha uno spiccato senso della famiglia e dell'amicizia. Possessivo ed estremamente ostinato vuole fare quasi sempre di testa sua.

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Un mandala nel piatto
2 febbraio 2015



Amalia Bussard realizza e fotografa meravigliosi mandala gastronomici. Opere d'arte vegane che sono cibo per il corpo e per la mente.

Mandala è un termine sanscrito, letteralmente essenza (manda) + contenere (la), tradotto anche come cerchio o ciclo. Identifica un’immagine simbolica circolare che riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo che nell'Hinduismo. I mandala sono utilizzati da guide spirituali come strumento di meditazione. La creazione di un mandala è una ricerca di pace interiore.

instagram.com/the_wholesome_bowl

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“Madama sbatterflay” di Luciana Littizzetto
10 gennaio 2013

Adesso, quasi quasi, mi faccio un tatuaggio. Sulla coscia. Blu. A forma di vena varicosa, così mi porto avanti col lavoro.

Vogliamo parlare dei maschi che si tingono? Guarda, solo a pensarci mi viene la congiuntivite. Non è tanto il tingersi in sè, che va be', se uno si fa schifo grigio, che cosa vuoi mai dirgli, ma è che le tinte maschili sono sempre orride. Sono sempre colori che non esistono in natura. Smalti da carrozzeria.
... hanno quei neri mantello di Zorro, biondo vimini, mogano cruscotto della Jaguar. (...)
Con sto' castano castoro che persino il castoro, se ti vede, ti dice: "Minchia, esagerato!". Ma com'è che le donne riescono ad avere tinte naturali e i maschi sembrano colorati col trattopen?

Poi, non so se avete notato, ma quelli che si fanno fotografare nudi sono sempre unti... ma perchè? Li devi mica friggere... Te li devi portare a letto, che, oltrettutto, uno così vuncio ti fa subito l'alone sulle lenzuola. Cosa te ne fai? Prima di coricarti lo impani?

... esistono donne insignite della fighitudine imperitura. Che non è questione di bellezza, ma di stato di grazia che ti porti dietro finchè campi, anche a ottant'anni e oltre. La fighitudine, alcune donne ce l'hanno e altre no. Io, per esempio, non ce l'ho.
Sono dotate di fighitudine quelle che si alzano dal letto come se fossero appena uscite dal parrucchiere. Io invece esco dal parrucchiere come se fossi appena scesa dal letto. Rendo l'idea? (...)
Io con il ciclo ho delle occhiaie come Voldemort mentre loro fanno paracadutismo. Sono quelle che hanno mani lunghe e affusolate senza bisogno di unghie finte. Io una volta ho messo le unghie finte e sembravo uno di quei rastrelli di alluminio da giardino per tirar su le foglie. Quelle che, dopo aver fatto l'influenza, non appaiono sciupate, sono bianco perla. Se faccio io l'influenza, sembra che mi abbia masticato un mastino senza denti.

Io ho quarantotto anni ma me ne sento ottantaquattro portati a stento. Alla sera apro la "Settimana Enigmistica" ma non riesco nemmeno a risolvere il primo rebus. Piego la testa come un papavero e crollo. Quelle che ho intorno agli occhi una volta somigliavano alle crepette che di tanto in tanto trovi sopra i formaggi. Adesso sono più come le venature della pipa, le pieghe della bandiera, i lampi che i monsoni tropicali disegnano nel cielo. Non sono rughe, sono dei plissè.
Anche agli uomini, però, lasciatemelo dire, la stagionatura non porta tutte queste migliorie... Il vostro boy ce li ha già i peli bianchi nell'infracoscie? E il ginocchio coi risvolti in pelle? Il tatuaggio che cola come le scritte dei film dell'orrore? L'allungamento verso il basso degli amici di maria? I peli sulle orecchie che gli crescono già a velocità maggiorata? Gli sono già spuntati i peloni sulle sopracciglia simili alle antenne delle aragoste?

E il vostro boy? E' tornato brontolosauro? Che, se fosse il suo unico difetto, pazienza, una dice: "E' lagnoso, ma ha tanti di quei pregi...". Invece no, la lagnosità è il collante che tiene insieme una caterva di magagne. Convincetelo almeno a farsi un tatuaggio, magari una bella flebo sul braccio.

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