elena fiorio ricettario
Lenticchie aromatiche al vino rosso
31 dicembre 2015

Quando sono ubriache anche le lenticchie...

Lenticchie aromatiche al vino rosso

300/320 gr. di lenticchie mignon
70 gr. di pancetta affumicata
2 carote
1 gambo di sedano
1 cipolla
2 foglie di alloro
8 bacche di ginepro
4 chiodi di garofano
1 bicchiere di vino rosso
olio extravergine d’oliva
sale e pepe


Sciacquare bene le lenticchie con acqua fredda e preparare un trito non troppo fine di cipolla, carota e sedano.
In una capace casseruola fare rosolare bene la pancetta tagliata a dadini piccolissimi in poco olio poi aggiungere il trito di verdure a soffriggere. Unire le lenticchie scolate, mescolare e fare insaporire poi incorporare il vino rosso.
Preparare con una garzina e dello spago da cucina un bouquet garni con le bacche di ginepro e i chiodi di garofano e aggiungerlo alle lenticchie insieme all'alloro appena il vino è sfumato. Coprire completamente le lenticchie con acqua calda e farle cuocere a fuoco basso per 20/30 minuti o quanto indicato sulla confezione. A cottura ultimata salare e pepare.

Lasciate raffreddare completamentate e mangiate riscaldate in un secondo momento hanno una marcia in più.


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Tagliatelle ricche all’uovo
26 dicembre 2015

Tagliatelle ricche all'uovo

300/320 gr. di farina 00
4 uova


Togliere le uova dal frigorifero almeno un’ora prima di iniziare a preparare la pasta. Formare con la farina una fontana nella quale rompere le uova. Sbattere le uova con una forchetta poi cominciare a lavorare l’impasto con le mani, partendo dal centro, in modo da non fare uscire l’uovo dalla fontana (se non si è molto esperti si può mettere il tutto in una ciotola).
Una volta ottenuto un impasto consistente lavorarlo su un piano, preferibilmenete di legno, per una decina di minuti sino a renderlo ben elastico. Nel caso l’impasto non dovesse raccogliere completamente la farina o risultasse troppo duro aggiungere uno o due cucchiai di acqua tiepida. Fare riposare la pasta ottenuta nella pellicola trasparente o in un panno umido per circa mezz'ora.
Dividere il panetto in quattro parti e iniziare a stendere la sfoglia con nonna papera. Ottenute quattro sfoglie dello spessore desiderato, tagliarle a metà nel senso della lunghezza e passarle nel rullo che taglia le tagliatelle. Allargare le tagliatelle su un piano infarinato sino al momento della cottura.

Lessare le tagliatelle fresche in abbondante acqua ben salata per 3 minuti circa e condirle a piacere.

L’impasto della pasta fresca all’uovo è molto semplice e la proporzione generalmente consigliata è di un uovo ogni 100 gr. di farina. Esistono però una serie di piccole varianti a seconda delle tradizioni regionali e dei gusti personali: la salatura o meno dell’impasto, l’aggiunta di qualche goccia d’olio, l’utilizzo di farina di grano tenero e/o farina di grano duro.


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Risotto ai topinambur e acciughe
15 dicembre 2015

Risotto ai topinambur e acciughe

400 gr. di riso parboiled per risotti o superfino
300 gr. di topinambur
1 scalogno piccolo
4 filetti d’acciuga sott’olio
mezzo bicchiere di vino bianco
1 dado vegetale
2 cucchiai di succo di limone
prezzemolo
olio extravergine d’oliva
burro
pepe


Pelare i topinambur e immergerli in una ciotolina con acqua e limone perchè non anneriscano poi tagliarli a pezzettini molto piccoli.
Soffriggere nella pentola a pressione in poco olio lo scalogno tritato poi aggiungere le acciughe spezzettate. Quando i filetti sono sciolti unire il dado sbriciolato e il riso a tostare poi sfumare con il vino bianco.
Aggiungere i topinambur e acqua calda sino a superare di un dito il livello del riso. Chiudere la pentola a pressione, abbassare la fiamma a partire dal fischio e cuocere per cinque minuti, quindi spegnere il fuoco e aspettare ancora 2/3 minuti prima di fare sfiatare la valvola.
Aprire la pentola e mescolare il riso, se necessario aggiungendo poca acqua calda, in ultimo unire una noce di burro, il succo del limone, il prezzemolo e fare mantecare.
Pepare e servire il risotto all’onda.


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Padellata di patate e topinambur
14 dicembre 2015

Contorno saporito con i "sorcinambur" come li chiama Michele La Ginestra...


Padellata di patate e topinambur

500 gr. di topinambur
600 gr. di patate rosse
2 scalogni
1 foglia di alloro
olio extravergine d’oliva
sale e pepe


Pelare i topinambur (munendosi di un buon pelapatate, un coltellino molto affilato e tanta pazienza) poi immergerli in acqua acidulata con il limone perchè tendono ad annerire. Pelare anche le patate a buccia rossa (o di altro tipo purchè a polpa soda e compatta).
Tagliare le patate in quattro quindi a fette relativamente sottili, fare lo stesso con la parte centrale dei topinambur ben asciugati (eventuali scarti posso essere utilizzati per la realizzazione di un'altra ricetta). Affettare anche lo scalogno.
Mettere tutte le verdure tagliate in una grande padella, possibilmente di ghisa, con l'olio e fare rosolare sino a quando lo scalogno non inizia a diventare trasparente poi abbassare la fiamma, aggiungere l'alloro e incoperchiare.
Cuocere per 15/20 minuti senza aggiungere liquidi e mescolando lo stretto necessario per non fare bruciare il tutto. Quando le verdure sono tenere ma ancora ben compatte salare e pepare. Se necessario alzare la fiamma per una doratura finale.
Togliere l'alloro e servire in tavola.

Topinambur: tubero nodoso, con buccia rossastra e polpa bianca, dalla consistenza simile alla patata e dal sapore che ricorda il carciofo è chiamato anche tartufo di canna, rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme o anche patata selvatica o del Canada. Il topinambur (nome scientifico Helianthus tuberosus) è una pianta appartenente alla grande famiglia delle Asteraceae simile al girasole con bellissimi fiori giallo oro che sembrano grosse margherite.

Crudo insieme ai cardi gobbi era sempre presente nella bagna cauda della mia nonna...



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Zuppa di lenticchie e spinaci
7 dicembre 2015

Zuppa di lenticchie e spinaci

400 gr. di spinaci
2 lattine di lenticchie
1 patata piccola
140 gr. di misto per soffritto surgelato
1 spicchio d'aglio piccolo
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 dado vegetale
1 foglia di alloro
olio extravergine d’oliva
sale e pepe


Dopo averli lavati, lessare brevemente gli spinaci in poca acqua poi tritarli grossolanamente. Tagliare la patata a dadini molto piccoli.
Rosolare nella pentola a pressione il misto per soffritto nell’olio poi aggiungere lo spicchio d'aglio schiacciato con uno spremiaglio, le lenticchie sgocciolate dal liquido di conservazione, gli spinaci tritati e i dadini di patata. Successivamente unire l'acqua di cottura degli spinaci e altra acqua sino a coprire a filo le verdure, il dado, il concentrato di pomodoro e la foglia di alloro.
Chiudere la pentola a pressione e fare cuocere 10 minuti circa a partire dal fischio.
Terminata la cottura verificare, ed eventualmente correggere, la consistenza e sapidità della zuppa poi togliere la foglia di alloro, pepare e portare in tavola.
Servire con crostini e pecorino o parmigiano grattugiato per i non vegani.


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