elena fiorio ricettario
Polpettone genovese con patate e fagiolini
15 maggio 2021

Polpettone... o forse no?!


Polpettone genovese con patate e fagiolini

1 kg. di patate
500 gr. di fagiolini
80 gr. di parmigiano grattugiato
3 uova
2 spicchi d'aglio
pangrattato
maggiorana
olio extravergine d'oliva
burro
sale e pepe


Pelare e cuocere a vapore nella pentola a pressione le patate per una quindicina di minuti e successivamente i fagiolini mondati per tre minuti circa.
Schiacciare le patate con una forchetta o passarle in uno schiacciapatate. Tagliare i fagiolini a pezzettini molto piccoli e saltarli in padella con olio, due grossi spicchi d'aglio tagliati a metà e sale.
Unire alle patate i fagiolini senza l'aglio, le uova, il parmigiano, una generosa presa di maggiorana, sale e pepe amalgamando il tutto sino a ottenere un composto omogeneo.
Imburrare una teglia rettangolare di media dimensione e cospargerla di pangrattato, quindi riempirla con il composto di patate e fagiolini in modo da avere uno strato non più alto di due dita, rigare la superficie con una forchetta formando una griglia poi spolverare con altro pangrattato.
Infornare a 180° per 20/30 minuti sino a quando lo sformato avrà un bel colore dorato.
Servire il polpettone genovese tiepido o freddo.

Il polpettone genovese (o alla ligure) è un gustoso sformato vegetariano che ricorda più un gateaux che un tradizionale polpettone, di origini contadine presenta tante piccole differenze nelle ricette di ogni famiglia. Un piatto simile, anch'esso a base di fagiolini, è lo sčiattamàiu letteralmente lo "schiatta marito".


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Mazzetti di fagiolini con prosciutto
5 ottobre 2019

Mazzetti di fagiolini con prosciutto crudo e maggiorana

500 gr. di fagiolini
6 fette di prosciutto crudo (70/80 gr. circa)
olio extravergine d'oliva
maggiorana
sale e pepe


Scegliere dei fagiolini piccoli e teneri e mondarli spuntando le estremità in modo da eliminare anche l'eventuale filo che corre lungo il baccello. Dopo averli lavati, cuocerli a vapore nella pentola a pressione per 3 minuti circa.
Tagliare le fette di prosciutto crudo in due nel senso della lunghezza.
Preparare dei mazzetti di dieci fagiolini di uguale lunghezza e appoggiarli sulle strisce di prosciutto, pennellarli con l'olio, aggiungere sale, pepe e maggiorana poi arrotolarli. Si otterranno circa dodici mazzetti.
Scaldare una larga pentola antiaderente e appoggiare i mazzetti dal lato di chiusura del prosciutto.
Cuocere gli involtini girandoli sino a quando il prosciutto è ben rosolato.

Il prosciutto crudo può essere sostituto con pancetta, bacon o speck e l'olio con burro fuso.
Per mantenere brillante il colore dei fagiolini una volta lessati immergerli in acqua e ghiaccio.

Il fagiolino, detto anche cornetto, è un baccello non maturo del fagiolo. Pur essendo un legume ha caratteristiche nutritive molto più simili a quelle di un ortaggio.


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Arrosto di maiale al miele di castagno
15 novembre 2018

Arrosto di maiale al miele di castagno

1 kg. di lonza di maiale
200 gr. di misto per soffritto surgelato
2 cucchiai di miele di castagno
1 bicchiere di vino bianco
1 bicchierino di marsala
2 foglie di alloro
maggiorana
timo
olio extravergine d’oliva
burro
sale e pepe


In una pentola a pressione rosolare il pezzo di lonza intero in olio e burro. Quando la carne è leggermente dorata da tutti i lati aggiungere il misto per soffritto, quando anche le verdure sono rosolate versare il marsala e il vino bianco poi aggiungere il miele, l'alloro, il timo, la maggiorana, sale e pepe.
Chiudere la pentola a pressione e fare cuocere per 15/20 minuti a partire dal fischio. Terminata la cottura lasciare intiepidire la carne nella pentola a pressione poi tagliarla a fette abbastanza sottili.
Mettere le fette in una teglia da forno che le contenga leggermente sovrapposte e nel frattempo frullare il fondo di cottura dopo aver eliminato le foglie di alloro.
Infornare a 180° le fette di arrosto coperte con il sugo frullato sino a quando quest'ultimo è ben addensato.


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Involtini di tacchino con prosciutto e fichi freschi
2 ottobre 2016

Fine settimana a tutta frutta...

Involtini di tacchino con prosciutto e fichi freschi

12 fettine sottili di fesa di tacchino (700/800 gr.)
12 fette di prosciutto crudo (150 gr. circa)
6 fichi neri
1 bicchiere di vino rosso
maggiorana
farina
1 noce di burro
olio extravergine d’oliva
sale e pepe


Sciegliere dei fichi ben sodi e non troppo maturi.
Adagiare su ogni fettina di tacchino una fetta di prosciutto crudo e mezzo fico. Arrotolare gli involtini a partire dal lato corto della fetta e chiuderli bene con dello spago da cucina poi passarli velocemente in poca farina.
Mettere in una larga casseruola il burro e l'olio e fare rosolare uniformemente gli involtini prima di aggiungere una presa di maggiorana e il vino. Chiudere con il coperchio e cuocere per 15/20 minuti a fuoco dolce. Terminata la cottura salare, pepare generosamente e fare restringere il fondo di cottura.
Togliere lo spago e servire gli involtini interi.

La stessa ricetta può essere realizzata con fichi verdi e vino bianco.


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Pollo Winchester
15 novembre 2015

Questo pollo si chiama Winchester perchè non tutti sanno pronunciare Worcester sauce...


Pollo Winchester

2 petti di pollo (1 kg. circa)
2 cipolle bionde grandi
8 cucchiai di Worcester sauce Lea & Perrins
mezzo bicchiere di vino bianco
maggiorana
olio extravergine d'oliva
burro
sale


Pulire le cipolle e tagliarle in quattro poi dividere i petti di pollo in due eliminando eventuali ossa e cartilagini.
Mettere nella pentola pressione poco olio e una noce di burro poi rosolare bene a fuoco vivace i pezzi di pollo e successivamente aggiungere le cipolle.
Dopo aver rosolato brevemente anche le cipolle unire la salsa Worcester e il vino bianco. Salare moderatamente e chiudere la pentola a pressione.
Cuocere per quindici minuti circa dal fischio, terminata la cottura estrarre i petti di pollo ben sgocciolati e frullare con un frullatore a immersione le cipolle con il fondo di cottura.
Quando sono intiepiditi tagliare i petti di pollo in diagonale a fettine non troppo sottili.
Disporre le fette di pollo in una teglia da forno e coprirle con la salsa alle cipolle alla quale è stata aggiunta una presa di maggiorana. Scaldare in forno sino a quando il sugo è ben ristretto.

L'arrosto Winchester può essere realizzato anche con della fesa di tacchino o un taglio di vitello o maiale.

La salsa Worcester (o Worcestershire) è una salsa agrodolce e leggermente piccante che prende il nome dalla contea inglese del Worcestershire. Di colore bruno scuro è utilizzata per la preparazione di carni, sughi, minestre ed è inoltre indispensabile per la realizzazione di alcuni cocktail. Inventata nel 1835 da due farmacisti (John Wheeley Lea e William Perrins) dalla sua creazione non è mai stata cambiata. La ricetta tra gli ingredienti annovera cipolle britanniche, aglio francese, acciughe sotto sale spagnole, cipolla scalogna olandese, erbe aromatiche e l'aggiunta, dopo un invecchiamento di tre anni in botti di legno, di aceto di malto, tamarindo di Calcutta, chiodi di garofano del Madagascar, peperoncino rosso della Cina e melassa di canna da zucchero dei Caraibi.

www.leaperrins.com

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Filetti di trota in crosta di mais e erbe di Provenza
5 ottobre 2014

Filetti di trota in crosta di mais e erbe di Provenza

4 grossi filetti di trota (800/900 gr.)
1 manciata di farina di mais
1 spicchio d'aglio
erbe di Provenza
olio extravergine d'oliva
sale e pepe bianco


Controllare che i filetti siano ben spinati poi adagiarli in una teglia con la pelle rivolta verso il basso. Sfregare leggermente il pesce con lo spicchio d'aglio e spennellarlo generosamente con l'olio.
Dopo aver salato e pepato coprire uniformemente i filetti con le erbe e una spolverata di farina di mais.
Infornare a 180° gradi per 15/20 minuti poi terminare la cottura con il grill per una completa doratura della crosta di mais e erbe.

Al posto delle erbe di Provenza possono essere usati mix personalizzati (timo, maggiorana e erba cipollina) o una sola erba fresca tritata.

Erbe di Provenza: miscela di erbe aromatiche essiccate generalmente composta da origano, rosmarino, santoreggia, timo, basilico e maggiorana. Le proporzioni (e la presenza di alcune erbe come finocchio, salvia e menta) possono variare a seconda del produttore anche se un certificato di qualità (Label Rouge) stabilisce alcuni parametri che definiscono l'autenticità del misto di herbes de Provence.

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Torta salata ai carciofi
20 aprile 2014

Una valida alternativa alla torta pasqualina...

Torta salata ai carciofi

500 gr. di pasta brisèe (2 fogli rotondi)
800 gr. di carciofi surgelati
500 gr. di ricotta
4 uova
40 gr. di grana grattugiato
20 gr. di pecorino grattugiato
2 spicchi d'aglio
olio extravergine d'oliva
prezzemolo
maggiorana
burro
latte
sale e pepe


Mettere i carciofi ancora congelati in padella con l'olio, il sale e l'aglio. Cuocerli sino a quando sono ben asciutti e iniziano a colorirsi, quindi aggiungere abbondante prezzemolo, togliere gli spicchi d'aglio e lasciarli raffreddare. Tagliare gli spicchi di carciofi a fettine sottili poi amalgamarli alla ricotta, le uova, il parmigiano, il pecorino, poca maggiorana, sale e una generosa macinata di pepe.
Stendere un disco di pasta brisèe in una teglia a cerniera piccola, precedentemente imburrata, facendolo aderire ai bordi. Rovesciare il composto di carciofi, livellare bene e chiudere con il secondo disco. Bucare la superficie della torta con uno stuzzicadenti e spennellarla con poco latte.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per un'ora circa (calore solo sotto, almeno all'inizio). Servire preferibilmente tiepida.

Dimezzando tutti gli ingredienti è possibile preparare una quiche mettendo un disco di pasta brisèe in una teglia più grande di quella usata per la torta chiusa (in modo che il bordo risulti piuttosto basso) e versandoci dentro il composto di carciofi.

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Arrosto al caffè
5 maggio 2013

Arrosto al caffè

1 kg. di fesa di tacchino (o noce di vitello)
2 tazzine di caffè
1 dado vegetale
1 grosso spicchio d'aglio
1 peperoncino
1 foglia di alloro
erba cipollina
rosmarino
timo
maggiorana
olio extravergine d'oliva
burro


Preparare con la moka due tazzine colme di caffè forte. Rosolare bene nella pentola a pressione la carne con l'olio, il burro, l'aglio e il peperoncino sbriciolato. Aggiungere il dado, la foglia d'alloro, le erbe tritate e il caffè.
Chiudere la pentola a pressione e cuocere per venti minuti circa dal fischio. Una volta cotto tagliare l'arrosto a fette piuttosto sottili. Disporre le fette in una teglia da forno insieme al fondo di cottura al caffè, eliminando l'aglio e l'alloro. Scaldare in forno sino a quando il sugo è ben ristretto. Salare se necessario.

Ottimo anche freddo (la nota di caffè sarà più evidente).

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Risotto agli asparagi con zafferano
23 aprile 2013

Risottino primaverile. Ripeto la precisazione allontana puristi: pentola a pressione, riso parboiled e dado.

Risotto agli asparagi con zafferano

400 gr. di riso parboiled per risotti o superfino
1 mazzo di asparagi verdi o asparagina (500 gr. circa)
1 scalogno
1 bustina di zafferano
1 dado vegetale (o di pollo per i non vegetariani)
mezzo bicchiere di vino bianco
3/4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 noce di burro
olio extravergine d'oliva
maggiorana
prezzemolo
sale e pepe bianco


Mondare gli asparagi nel seguente modo: afferrare ogni asparago con una mano alla base e con l'altra circa a metà quindi piegarlo sino a quando si spezza. Lavare le parti con la punta che saranno tutte utilizzabili e cuocerle a vapore nella pentola a pressione per 2/3 minuti, tenendo da parte l'acqua di cottura.
Soffriggere nella pentola a pressione lo scalogno affettato sottilmente con olio poi aggiungere il riso e il dado. Quando il riso è ben tostato sfumare con il vino bianco, quindi aggiungere gli asparagi tagliati a rondelline, la maggiorana, l'acqua di cottura degli asparagi e eventualmente altra acqua in modo da superare con la parte liquida il livello del riso di un dito.
Chiudere la pentola a pressione e dal fischio cuocere per cinque minuti abbassando la fiamma poi spegnere il fuoco e aspettare ancora due o tre minuti prima di fare sfiatare la valvola.
Aprire la pentola, aggiungere lo zafferano e il prezzemolo e mantecare bene con il burro e il parmigiano. Se necessario salare e aggiustare la consistenza del riso aggiungendo o meno altra acqua calda e completando la cottura a pentola scoperta. Pepare e servire il riso all’onda.

Le parte di scarto della pulitura degli asparagi può in parte essere utilizzata avendo l'accortezza di eliminare la parte più fibrosa esterna con un pelapatate (nello stesso risotto o in un'altra ricetta).


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Torta pasqualina
31 marzo 2013

Il classico dei classici di Pasqua... io la faccio così...

Torta pasqualina

500 gr. di pasta sfoglia (2 fogli rettangolari)
1 kg. di spinaci surgelati
500 gr. di ricotta
5 uova
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 spicchi d'aglio
1 noce di burro
latte
maggiorana
sale e pepe


Fare sgelare gli spinaci e strizzarli molto bene. Insaporirli in padella con il burro, l'aglio e il sale a fuoco vivace sino a quando sono ben asciutti, quindi togliere l'aglio e lasciarli raffreddare. Nel frattempo fare rassodare quattro uova per sei minuti circa e sgusciarle sotto l'acqua corrente. Amalgamare gli spinaci con la ricotta, l'uovo rimanente, il parmigiano, la maggiorana, sale e pepe.
Stendere un foglio di sfoglia in una teglia rettangolare piccola facendolo aderire ai bordi. Fare un sottile strato di composto di spinaci poi adagiare le quattro uova precedentemente cotte e riempire con tutto il composto rimasto. Livellare bene e chiudere con la seconda sfoglia. Bucare la superficie della torta con uno stuzzicadenti e spennellarla con poco latte.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa un'ora (calore solo sotto, almeno all'inizio).
Servire tiepida o fredda.

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