elena fiorio ricettario
Farfalle dell’avvocato alla crudaiola
7 agosto 2021

Riproponendo l'ottima crudaiola ricca mangiata a casa di Lina...

Farfalle dell'avvocato alla crudaiola

360 gr. di farfalle
12 pomodorini
1 peperone giallo carnoso
1 cuore di sedano
mezza cipolla rossa
20 olive verdi
una manciata di capperi sotto sale
basilico abbondante
mezzo peperoncino fresco (facoltativo)
grana in scaglie
olio extravergine d’oliva
sale


Per questa ricetta scegliere un peperone carnoso e dalla forma regolare poi arrostirlo su una piastra in ghisa, a fiamma alta, girandolo spesso in modo da cuocerlo uniformemente. La pelle deve essere rugosa anche dove non completamente annerita.
Appena terminata la cottura chiudere il peperone ancora caldo in un sacchetto di carta all'interno di uno di plastica. Passato un quarto d'ora circa procedere con un'accurata rimozione della pelle bruciata senza passare il peperone sotto l'acqua corrente, quindi aprirlo per eliminare semi e filamenti interni e infine tagliarlo a piccole losanghe.
Mettere a bagno in acqua tiepida i capperi sotto sale.
Tagliare i pomodorini a dadini e le cipolle a fettine sottili come il cuore di sedano.
Raccogliere in una capiente ciotola tutte le verdure insieme alle olive a rondelle, i capperi dissalati strizzati, abbondante basilico a striscioline, il peperoncino tritato, olio e sale. Mescolare e lasciare insaporire in frigorifero per almeno un’ora.
Cuocere le farfalle (lisce o rigate) al dente in abbondante acqua salata, scolarle bene e versarle nella ciotola con il sugo alla crudaiola. Rimestare e aggiungere scaglie di grana in quantità a piacere.
Servire immediatamente in tavola le farfalle dell'avvocato in modo che sia ancora evidente il contrasto di temperature tra la pasta calda e le verdure fredde.

I peperoni arrostiti possono essere ottenuti abbrustolendo i peperoni direttamente sulla fiamma, su una piastra in ghisa, in una padella che regga le alte temperature o in forno sotto il calore del grill. Importante è girarli frequentemente senza bucarli con una forchetta, o altro attrezzo, durante questa operazione.


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Focaccia mosaico con pomodori costoluti
14 giugno 2020

Quando Ste prende i pomodori in gioielleria...


Focaccia mosaico con pomodori costoluti

800 gr. di pasta per la pizza
4 pomodori costoluti piccoli (varietà marinda)
olive nere ripiene di peperone
capperi sotto sale
peperoncini freschi
mais
semi di papavero
8 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale


Dividere l’impasto della pizza in quattro parti, formare delle palline poi appiattirle con le mani all'interno di quattro stampi rotondi in silicone da 20 cm. circa, quindi lasciare riposare per circa mezz’ora.
Preparare una salamoia emulsionando otto cucchiai d'olio con dodici cucchiai d'acqua e un cucchiaino di sale.
Mettere a bagno in acqua tiepida i capperi sotto sale e affettare sottilmente i pomodori.
Decorare le focacce con disegni simmetrici piuttosto fitti ottenuti con fette di pomodoro, olive tagliate a rondelle, capperi dissalati, fettine di peperoncino e chicchi di mais.
Terminata la decorazione, spennellare le focacce con abbondante salamoia poi cospargerle con semi di papavero.
Cuocere le focacce mosaico in forno caldo a 250° per circa 20 minuti.

Il pomodopro costoluto marinda, dalla tipica forma appiattita, è caratterizzato dall'elevato numero di costolature e presenta una screziatura verde nella parte apicale. E' coltivato nella zona sud-est della Sicilia.


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Barchette di melanzane alla mediterranea
4 agosto 2019

Idea che ha preso forma davanti a un ricchissimo buffet di verdure in Sardegna...

Barchette di melanzane alla mediterranea

2 melanzane viola oblunghe
15/20 pomodorini
1 manciata di capperi sotto sale
olio extravergine d'oliva
origano
sale


Tagliare a metà le melanzane per il lungo poi a ogni metà togliere una fettina dal lato della buccia in modo da ottenere quattro barchette ben stabili. Incidere sul lato interno delle mezze melanzane una griglia diagonale profonda poco meno della metà dello spessore totale. Spennellare di olio le barchette e cuocerle alla griglia a fuoco molto basso, girandole quando necessario.
Tagliare a dadini piccolissimi i pomodorini e tritare grossolanamente i capperi dissalati.
Quando le melanzane sono cotte e tenere (fare la prova uno stuzzicadenti) metterle in un piatto da portata con la parte incisa verso l'alto, salarle leggermente poi coprirle generosamente con pomodorini, capperi e origano. Salare nuovamente e completare con un ottimo olio fruttato.
Conservare le melanzane in frigorifero sino al momento di servire in tavola.


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Cuori di bue con Piccolini piccanti al tonno
31 luglio 2019

Peccato che non ci siano più i Piccolini colorati alle verdure...


Pomodori cuore di bue con Piccolini piccanti al tonno

300 gr. di mini penne rigate "Piccolini" Barilla
2 pomodori cuore di bue
2 scatolette di tonno sott'olio da 120 gr.
24 olive schiacciate condite
4 cucchiai di cipolline perlina in agrodolce
2 manciate di capperi sotto sale
9 mini peperoncini piccanti sott'aceto
olio extravergine d'oliva
sale

Dividere in due i pomodori cuori di bue, svuotarli di polpa e semi poi salarli internamente. Mettere a bagno in acqua tiepida i capperi sotto sale.
Cuocere le mini penne in acqua salata, scolarle non troppo al dente e immergerle in acqua molto fredda sino a fermare completamente la cottura, quindi scolarle nuovamente molto bene. Unire alla pasta il tonno scolato dall'olio di conservazione e sminuzzato.
Fare sgocciolare le cipolline perlina, strizzare i capperi dissalati e lasciare entrambi interi. Tagliare sottilmente i peperoncini sott'aceto (tre rossi, tre arancioni e tre gialli) e le olive condite a pezzi eliminando i noccioli.
Aggiungere tutti gli ingredienti alle mini penne, salare e condire con un giro d'olio quindi fare raffreddare in frigorifero.
Eliminare l'acqua di vegetazione dai pomodori e riempirli con i Piccolini, mettere mezzo pomodoro ripieno in ogni piatto e servire con la pasta rimanente intorno.
Portare in tavola con dressing per insalate a base di yogurt da aggiungere a piacere.

Se si vogliono servire tutti i Piccolini nei pomodori calcolare almeno sei grossi pomodori per ottenere dodici scodelline.



www.citres.com
www.piccolini.it

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Orecchiette alla crudaiola pric o prac
1 giugno 2019

Grazie a Maria e alla signora Emilia...

Orecchiette alla crudaiola pric o prac

400 gr. di orecchiette artigianali
640 gr. di pomodorini ciliegia
4/5 cucchiai di pric o prac
1 grossa manciata di capperi sotto sale
olio extravergine d’oliva
sale


Mettere a bagno in acqua tiepida i capperi sotto sale e tagliare i pomodorini a spicchi.
Raccogliere in una capiente ciotola i pomodori, i capperi dissalati ben strizzati, la pric o prac e un pizzico si sale. Mescolare bene e lasciare insaporire in frigorifero per almeno mezz'ora.
Cuocere le orecchiette al dente in abbondante acqua salata, scolarle bene e versarle nella ciotola con il sugo alla crudaiola. Rimestare e aggiungere, se necessario, un giro d'olio.
Servire in tavola la pasta tiepida mettendo a disposizione altra pric o prac da aggiungere a piacere.

La pric o prac è una conserva pugliese di peperoni sott’olio tipica di Molfetta. Il curioso nome deriva dal rumore prodotto delle forbici nel tagliuzzare i peperoni a piccoli quadretti. Detta anche pisticchia è composta da peperoni di vari colori, peperoncini piccanti, aglio, prezzemolo, olio e sale e la sua preparazione prevede la disidratazione sotto sale dei peperoni. Generalmente si gusta su fette di pane di Altamura leggermente tostate.


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Orecchiette di grano arso con broccoli
23 dicembre 2018

Ricetta bis di grano arso...

Orecchiette di grano arso con broccoli e pomodori secchi sott'olio

400 gr. di orecchiette di grano arso
2 broccoli piccoli (800 gr. circa)
6/8 pomodori secchi sott'olio
1 manciata di capperi sotto sale
1 spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva
sale e pepe


Mondare e lavare i broccoli e ricavare delle piccole cimette di dimensioni omogenee. Tagliare a piccoli pezzi i pomodori secchi sott'olio e mettere a bagno in acqua tiepida i capperi sotto sale.
Cuocere a vapore nella pentola a pressione le cimette di broccolo per circa 3 minuti.
Scaldare in un saltapasta l'olio con uno spicchio d’aglio diviso a metà poi aggiungere i broccoli lessati e i pomodori e lasciarli insaporire.
Cuocere le orecchiette di grano arso in abbondante acqua salata, scolarle al dente e versarle nel saltapasta con i broccoli dopo aver tolto lo spicchio d'aglio, poi unire i capperi dissalati ben strizzati e un pizzico si sale.
Mescolare e mantecare, se necessario, aggiungendo poca acqua di cottura della pasta.
Completare con pepe nero pestato grossolanamente e servire in tavola.


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Calzone alle cipolle
12 ottobre 2017

Mediterranea passione...


Calzone alle cipolle

600 gr. di pasta per la pizza (2 basi rettangolari)
1,2 kg. di cipolle rosse piccole
1 manciata di capperi sotto sale
4 cucchiai di olive nere denocciolate
olio extravergine d'oliva
sale


Mondare le cipolle e affettarle sottilmente poi farle appassire dolcemente in una larga casseruola con olio e sale per circa 40 minuti, aggiungendo poca acqua solo se necessario.
Mettere una generosa manciata di capperi in una tazza d'acqua tiepida a dissalare.
Oliare una teglia rettangolare media poi adagiare una base di pasta per la pizza facendola aderire ai bordi. Riempire il calzone con le cipolle stufate distribuite in uno strato omogeneo poi completare con i capperi dissalati e le olive denocciolate.
Appoggiare il secondo foglio di pasta e chiudere bene lungo i bordi con l'impasto eccedente. Bucare la superficie del calzone con uno stuzzicadenti e spennellarlo con poco olio.
Cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa mezz'ora (calore solo sotto, almeno all'inizio). Sfornare e lasciare intiepidire prima di procedere al taglio.

Con il termine calzone in Puglia si intende solitamente una pizza chiusa. Il tipico calzone di sponsali prevede un ripieno di cipolle porraie stufate e olive baresane, con l'aggiunta di filetti d'acciuga o pecorino e facoltativamente pomodori, capperi e uvetta. Famoso anche il calzone di cipolle rosse di Acquaviva della Fonti che unisce alle cipolle, ricotta forte e uova.


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Cimone rinforzato
27 marzo 2017

Cimone rinforzato (insalata di rinforzo con cavolfiore cimone)

1 cavolfiore cimone (800 gr. circa)
4 falde di peperone rosso sott'aceto
2 cucchiai di olive di Gaeta
8 filetti d’acciuga sott’olio
12 cipolline borettane all'aceto di vino rosso
1 cucchiaio di frutti del cappero sott’aceto (cucunci)
olio extravergine d'oliva
aceto di vino
sale


Mondare il cavolfiore e porzionarlo in cimette. Cuocere le infiorescenze a vapore con la pentola a pressione per 3 minuti circa poi lasciarle raffreddare.
Sciacquare brevemente sotto l'acqua corrente i peperoni, le cipolline e i cucunci poi tagliare le falde di peperone a piccole losanghe e le cipolline a fette. Tagliare a pezzetti anche i filetti d'acciuga.
Comporre il piatto con le cimette di cimone, le olive (denocciolate o meno) e tutti gli altri ingredienti.
Condire con olio, poco sale e aceto.

L’insalata di rinforzo è un piatto tipico della tradizione napoletana preparato nel periodo natalizio, esistono diverse varianti e ogni famiglia custodisce la propria ricetta. L’ingrediente di base è il cavolfiore bianco, che lessato e condito con sale, olio e aceto viene arricchito con peperoni papaccelle sott’aceto (varietà campana rossa e tonda), olive nere e verdi, acciughe, capperi, verdure sott’aceto e/o sott’olio e talvolta foglie d’indivia riccia. Per quanto riguarda l'origine di questo piatto esistono diverse ipotesi: una di esse racconta che questa saporita insalata venisse usata per "rinforzare" e arricchire la cena della Vigilia di Natale tradizionalmente di magro; un’altra che venisse preparata per il cenone di Natale e successivamente "rinforzata" e integrata, di giorno in giorno, fino al cenone di Capodanno; oppure, più semplicemente è possibile che il termine "rinforzo" fosse dovuto alla presenza di ingredienti sapidi e ricchi di aceto che ne esaltano il sapore.


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Bis di focacce ai quattro cereali
19 giugno 2016

Oggi si prova a impastare con la farina comprata da Eataly...

Focaccia ai quattro cereali con pomodorini e focaccia ai quattro cereali con cipolla rossa

500 gr. di farina ai quattro cereali (Cuore di pizza di Molino Rossetto)
290 ml. di acqua
12 gr. di lievito secco attivo
200 gr. di pomodorini ciliegia
1 cipolla rossa
capperi sotto sale
origano
olio extravergine d'oliva
sale grosso e fine


Versare su una superficie piana oppure in una ciotola la farina. Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida e aggiungerlo alla farina lavorando il composto sino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Lasciare lievitare per almeno un'ora e mezza la pasta coperta da uno strofinaccio umido o da pellicola da cucina.
Tagliare i pomodorini in due, affettare sottilmente la cipolla e dissalare una piccola manciata di capperi.
Lavorare nuovamente l'impasto per alcuni minuti, se necessario con poca farina 00, poi dividerlo in due e stenderlo con le mani in due teglie rotonde spennellate d'olio.
Completare la prima focaccia con i ciliegini schiacciati nell'impasto dalla parte tagliata, una generosa spennellata di olio, sale grosso e origano.
Spennelare d'olio la seconda focaccia e farcire con cipolle, capperi, origano e poco sale fino.
Cuocere a 200° per circa 20/30 minuti. Tagliare le focacce ai quattro cereali a fette e servirle calde o fredde.

Con queste dosi si ottengono due focacce croccanti di circa 30 centimetri di diametro piuttosto sottili.

La farina Cuore di pizza ai quattro cereali contiene farina di grano tenero tipo 0, farina integrale di grano tenero, farina di mais, farina di avena integrale, farina di orzo integrale, sale, zucchero.



www.cuoredi.com
www.molinorossetto.com

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Pesce spada con capperi e limone
5 luglio 2014

Pesce spada con capperi e limone

4 fette di pesce spada (1 kg. circa)
2 spicchi d'aglio
1 limone biologico
una manciata di capperi sotto sale
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
pepe bianco


Asciugare bene il pesce spada, soprattutto se decongelato. Cuocere le fette in una larga padella con l'olio e l'aglio sino a quando, evaporato il loro liquido, iniziano a dorare.
Togliere l'aglio e aggiungere i capperi dissalati tritati grossolanamente, abbondate prezzemolo, la scorza grattugiata del limone e circa metà del succo.
Cuocere ancora per qualche minuto poi pepare. Facilmente non sarà necessario aggiungere sale.

Se si vuole un sapore meno aspro il succo del limone può essere sostituito con mezzo bicchierino di vino bianco, la nota agrumata sarà data comunque dalla buccia grattugiata.

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