Vulcani di polenta bianca con alici piccanti24 agosto 2016
Uno dei rari casi in cui accetto la scorciatoia della polenta istantanea...
Vulcani di polenta bianca con alici piccanti
500 gr. di farina di mais bianco per polenta istantanea
1,5 l. d'acqua
3 scatolette di filetti di alici in salsa piccante Rizzoli da 90 gr.
olio extravergine d'oliva
sale grosso
Procurarsi 12 pirottini a tronco di cono (vanno bene anche quelli monouso in alluminio) e oliarli utilizzando un pennello in silicone.
Portare a bollore l'acqua nel paiolo poi aggiungere un cucchiaio scarso di sale grosso. Fuori dal fuoco versare a pioggia la farina mescolando inizialmente con una frusta e successivamete con un bastone di legno in modo da impedire la formazione di grumi.
Riportare il paiolo sul fuoco e rimestare ancora per qualche minuto sino a ottenere una polenta molto consistente.
Riempire sino all'orlo tutti i pirottini pressando bene la polenta poi lasciare intiepidire a temperatura ambiente. Capovolgere i pirottini e formare sulla sommità di ogni vulcano con un cucchiaino un incavo abbastanza fondo da contenere due alici arrotolate e un po' di salsa piccante.
Mettere i vulcani così preparati in una teglia leggermente oliata e infornante a 220° per una decina di minuti.
Servire caldi e... ancora in eruzione!
Per una versione meno scenografica ma decisamente più veloce versare la polenta direttamente nella teglia e dividerla, quando intiepidita, in dodici quadrotti con i relativi incavi per le alici.
La polenta bianca tipica della cucina veneta (in particolare nelle province di Venezia, Treviso e Padova) si ottiene utilizzando la farina del mais biancoperla più raro e costoso del mais giallo e di colore bianco. Più delicata e a grana più fine della polenta gialla viene solitamente preparata di consistenza morbida e abbinata a condimenti a base di pesce, frutti di mare e crostacei.
www.molinodiferro.com
www.rizzoliemanuelli.it
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Tags: acqua, alici, bastone di legno, consistenza, cucina veneta, farina di mais, filetti, forno, frusta, mais biancoperla, olio, Padova, paiolo, pennello in silicone, pirottini, polenta, polenta bianca, polenta istantanea, ricetta, Rizzoli, sale grosso, salsa piccante, teglia, Treviso, tronco di cono, Venezia, vulcani
Polpo e patate in insalata con olive taggiasche8 agosto 2016
Festeggiamenti del papà e cottura del polpo brillantemente affrontati...
Polpo e patate in insalata con pomodorini e olive taggiasche
1 polpo surgelato di 1,2 kg.
600/700 gr. di patate
250 gr. di pomodori datterini
4 cucchiai di olive taggiasche sott'olio denocciolate
rucola
1 foglia di alloro
3 bacche di ginepro
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
1 limone
Sciacquare il polpo e metterlo nella pentola a pressione ancora surgelato insieme a un bicchiere d'acqua, l'alloro e il ginepro. Cuocere per 15 minuti dal fischio poi non fare sfiatare la valvola ma aspettare che diminuisca la pressione interna sino a far calare la valvola di sicurezza, a quel punto aprire la pentola e fare intiepidire il polpo nella sua acqua di cottura.
Una volta scolato il polpo, nella stessa pentola e utilizzando la stessa acqua di cottura, fare cuocere a vapore le patate sbucciate e tagliate a grossi pezzi (5/6 minuti).
Pulire il polpo eliminando il becco corneo al centro dei tentacoli, le interiora presenti nella testa e le membrane scure tra i tentacoli (se cotto correttamente la pelle e le ventose non saranno gelatinose e non tenderanno a staccarsi) poi tagliarlo a pezzi piuttosto piccoli. Tagliare anche le patate a dadini e i datterini in quattro.
Unire in una grande insalatiera il polpo, le patate, i pomodori e le olive taggiasche denocciolate poi condire con olio extravergine d'oliva, sale e pepe.
Lasciare riposare in frigorifero per alcune ore e prima di servire aggiugere una manciata di rucola tritata grossolanamente.
Portare in tavola con spicchi di limone.
Cosa dire dell'uso del tappo di sughero per ammorbidire il polpo in cottura? Che si tratta di una leggenda (poco metropolitana) legata all'abitudine dei "polpari", che vendevano in passato il polpo cotto per strada nel sud Italia, di legare i polpi a uno spago, a sua volta legato a un turacciolo, prima di immergeli in grandi pentole piene di acqua bollente. Questo permetteva di estrarli più agevolmente senza rischio di scottature ma anche di individuare quelli cotti a puntino o quelli di proprietà di un determinato pescatore.
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Spiedini di caramelle Haribo alla vodka7 agosto 2016
Spiedini non lontani dagli "Orsetti ubriachi" delle Ciccionate di Cisco...
Spiedini di caramelle Haribo alla vodka
100 gr. di caramelle soft ai frutti di bosco Haribo
vodka
Scegliere degli stuzzicadenti per spiedini non troppo lunghi e piuttosto sottili.
Infilare in ogni stuzzicadente cinque o sei caramelle alternando a piacere le diverse varietà. Mettere tutti gli spiedini ottenuti in un contenitore di vetro alto e stretto poi versare la vodka sino a coprirli completamente.
Chiudere il contenitore con il relativo tappo o della pellicola per alimenti e mettere gli spiedini in frigorifero per circa tre ore. Le caramelle devono essere ben imbevute di vodka ma ancora saldamente attaccate agli spiedini.
Servire a eterni Peter Pan che non disdegnano di alzare il gomito!
Le caramelle ai frutti di bosco possono essere sostituite con altre di diverso sapore e forma purchè gommose (orsetti, bottigliette di cola, uova al tegamino, coccodrilli, dinosari, bruchi, lettere, cuori, labbra, ciliegie).
www.haribo.com
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Calippo floreale al latte e banana3 agosto 2016
Subito in azione gli stampi in silicone di Tiger...
Calippo floreale al latte e banana
1 banana
1 cucchiaino di miscela di fiori e spezie Sonnentor
2 cucchiaini di zucchero di canna
latte
Munirsi di quattro stampi in silicone per ghiaccioli e gelati a forma di calippo.
Frullare la polpa di una banana con poco latte e lo zucchero poi aggiungere altro latte sino ad arrivare ad ottenere 300 ml. di frullato.
Unire la polvere floreale, mescolare e riempire i quattro stampini.
Mettere in freezer i ghiaccioli sino a quando sono solidificati.
Miscela biologica di fiori e spezie Sonnentor: pepe rosa, pezzetti di fragola, fiori di rosa, pezzetti di lampone, coriandolo, vaniglia in polvere, fiordaliso.
www.sonnentor.com
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Frittata di zucchine gialle e crescenza1 agosto 2016
Bellissime zucchine evidenziatore trovate al mercato sotto casa...
Frittata di zucchine gialle e crescenza
450 gr. di zucchine gialle
6 uova
2 cucchiai di crescenza
1 spicchio d'aglio
erba cipollina
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Togliere le uova dal frigorifero. Lavare e tagliare le zucchine a rondelle sottili e cuocerle a fuoco vivace in un saltapasta con l'olio e l'aglio sino a quando sono cotte e rosolate ma ancora ben consistenti. Salare in ultimo, togliere lo spicchio d'aglio e aggiungere una generosa dose di erba cipollina.
In una ciotola sbattere le uova con una forchetta insieme alla crescenza, un pizzico di sale e il pepe poi unire le zucchine gialle.
Ungere con un goccio d'olio una padella antiaderente per frittata, scaldare e versare il composto in un alto strato omogeneo. Cuocere a fuoco non troppo vivace per una decina di minuti il lato a contatto con la padella sino a quando è colorito al punto giusto quindi girare la frittata e cuocere l’altro lato.
Servire tiepida o fredda.
Lo stesso composto può essere anche cotto in forno a 180/200° sino a completa doratura.
Le zucchine gialle sono un prodotto di nicchia sicuramente conosciuto da veneti e friulani. Sono originarie dell'America centro-meridionale e la loro coltivazione ha una resa piuttosto bassa. Il loro sapore è più delicato e dolce di quello di una zucchina tradizionale e risulta vagamente simile a quello di una zucca.
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