Degattoupage 23 – Aperitivo con Oliver e Cleopatra3 luglio 2021
Aperitivo per due...
Degattoupage 23
Aperitivo con Oliver e Cleopatra
collage 21x14,8 cm.
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Categorie: animali · cibo · creatività · degattoupage · fotografia · gatti
Tags: aperitivo, arachidi, Bloody Mary, cannuccia, carciofini, cestinetti, chips, Cleopatra, cocktail, collage, decoupage, degattoupage, dixi, fetta di limone, frutti del cappero, gambo di sedano, gatto, long drink, menta, Mojito, olive, Oliver, palline al formaggio, patatine, peperoncini ripieni, prosciutto, salatini, salatini bretzel, salse, spritz, succo di pomodoro, tortilla chips, triangolini di mais
Mio sake frizzante30 dicembre 2015
Veramente buono... peccato averlo bevuto quasi tutto da un forellino creatosi nel tappo dopo una caduta della bottiglietta dallo sportello del frigorifero. Ho saraccato anche in giapponese!
"Mio" sake frizzante
Shirakabe Gura - Takara
Nel 2013 la cucina giapponese tradizionale (washoku) è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco, durante i festeggiamenti per tale evento la famosa azienda Takara di Kyoto, produttrice di sake con tradizione centenaria, ha presentato "Mio" un inedito sake frizzante.
Mio, naturalmente effervescente, con le sue delicate bollicine rappresenta una nuova dimensione per il sake. Dal gusto dolce, morbido e fruttato, con un contenuto alcolico del 5%, è ideale come aperitivo o per accompagnare un dessert.
In giapponese il termine "mio" assume vari significati ed è stato scelto come nome di questo nuovo sake perchè indica una corrente di acque basse (nel prodotto allude a una nuova tipologia di sake frizzante dal basso contenuto alcolico) e la scia di schiuma lasciata da una nave (nel prodotto si riferisce al procedimento di spumantizzazione utilizzato). Anche il senso della parola italiana ha contribuito alla scelta di questo nome.
www.takarashuzo.co.jp
www.inkimono.it/shop/it/sake
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Categorie: bere
Tags: alcol, aperitivo, bollicine, cucina giapponese, dessert, dolce, effervescente naturale, frizzante, fruttato, Kyoto, Mio, morbido, nome, parola, patrimonio dell'umanità, sake, Shirakabe Gura, significati, Takara, Unesco, washoku
Un sorso di Gatão31 agosto 2015
Grazie Giuliana e grazie a tutti i meravigliosi gatti rossi...
Gatão Bianco
Giallo chiaro. Leggermente frizzante. Giovane e fruttato. Delicato, morbido e fresco. E' un vino semisecco da bere giovane.
Regione: Vinho Verde (Portogallo)
Tipo: vino bianco
Alcol: 9%
Dimensione bottiglia: 750 ml.
Vitigno: Azal, Pedernã, Trajadura, Avesso, Loureiro
Enologo: José Maria Machado
In una regione temperata dall'influenza dell'Atlantico, dove il paesaggio rimane verde anche in piena estate, nasce un vino con una freschezza e morbidezza senza confronto. Gatão è un vino fresco e liscio, giovane, divertente e audace. Un vino ideale per ogni giorno che allieta lo spirito con la sua naturale freschezza.
Conservazione e consigli: servire a una temperatura tra 6° e 8°.
Abbinamenti: ottimo con pesce e crostacei, ideale come aperitivo leggero.
Gatão Rosè
Rosa chiaro. Leggermente frizzante. Giovane e fruttato. E' delicato, morbido e fresco.
Regione: Tras-os-Montes (Portogallo)
Tipo: vino rosato
Alcol: 10,5%
Dimensione bottiglia: 750 ml.
Vitigno: vitigni portoghesi
Enologo: José Maria Machado
Gatão Rosè ha la freschezza e la giovinezza tipica anche di Gatão Bianco che rappresenta infatti un punto di riferimento. E' un vino ricco di emozioni indicato per persone giovani.
Conservazione e consigli: servire a una temperatura tra 8° e 10°.
Abbinamenti: ottimo con grigliate di carne magra, pasta e pizza, ideale come aperitivo.
www.portugalvineyards.com
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Categorie: bere
Tags: abbinamenti, alcol, aperitivo, Avesso, Azal, bottiglia, colore, delicato, enologo, fresco, fruttato, Gatão Bianco, Gatão Rosè, giallo, giovane, Loureiro, morbido, Pedernã, Portogallo, rosa, temperatura, Trajadura, Tras-os-Montes, Vinho Verde, vino, vino bianco, vino rosato, vitigno
Aperitivo di Halloween31 ottobre 2012
Mi piace Halloween, stuzzica la mia vena macabra… quest’anno invece di intagliare la zucca mi sono messa a cesellare rapanelli…
Aperitivo di Halloween
4 rapanelli grossi e tondi
olive verdi denocciolate
olive nere denocciolate
spumante brut
Martini rosso
Martini bianco
Campari
Aperol
stuzzicadenti lunghi
Scegliere quattro rapanelli grossi e sferici, dopo averli lavati accuratamente, tagliare le estremità e con un pelapatate rigarli verticalmente in modo irregolare rifinendoli successivamente con un coltellino molto affilato in modo che le venature rosse sulla superficie bianca simulino le vene di un bulbo oculare.
Formare con il coltellino una nicchia tonda in una delle estremità del rapanello dove si metterà una rondella di oliva verde (tagliare a circa un terzo dell’oliva). Per ultimare tagliare un piccolo circolino di oliva nera grande come il foro dell’oliva verde e posizionarlo a formare la pupilla.
Infilzare nella pupilla dell’
occhiorapanello uno stuzzicadenti lungo così da fermare bene i tre pezzi: rapanello-oliva verde-oliva nera.
Mettere la
creazione in un flute o in una coppa Martini, versare il brut ben fresco e spruzzare a piacere con Campari, Aperol, Martini rosso o bianco.
Happy Halloween!
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Categorie: bere · creatività
Tags: aperitivo, Aperol, bulbo oculare, Campari, coppa Martini, flute, Halloween, Martini, occhio, oliva nera, oliva verde, rapanello, spumante brut, stuzzicadenti
Spritz3 marzo 2012
Mi fa piacere vedere che lo spritz è arrivato anche a Busto Arsizio ma bevuto a Venezia resta un’altra cosa…
E' scoccata l'ora dello spritz. Un aperitivo con una vecchia storia alle spalle ha conquistato adesso anche i milanesi.
E’ un cocktail di origine austroungarica, nato dalla semplice miscela di acqua frizzante e vino bianco. Il nome deriva dal verbo tedesco
spritzen che significa spruzzare. Affermatosi nei bar del Triveneto, ha modificato la sua ricetta d’origine: l’acqua è diventata selz e il vino bianco prosecco o spumante ma si è soprattutto aggiunto almeno un terzo ingrediente alcolico oltre all’oliva verde infilzata del lungo stuzzicadente e la fetta d’arancia o limone sul bordo del bicchiere.
Per la sua natura popolare e per la connotazione regionale, lo spritz ha faticato ad affermarsi ma oggi si fa largo tra i buffet dell’aperitivo, mettendo d’accordo gli amanti del vino e quelli dei cocktail, collocandosi a metà strada per gusto e consistenza alcolica.
Le versioni più diffuse sono quelle colorate di arancio rosso con Aperol o Bitter Campari (oppure Select quasi esclusivamente nella città di Venezia) ma lo spritz è proposto anche con la China Martini o il Cynar.
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Categorie: bere
Tags: acqua frizzante, aperitivo, Aperol, arancia, Bitter Campari, limone, Milano, oliva verde, prosecco, Select, selz, spritz, spumante, Triveneto, Venezia, vino bianco