foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Post post-natalizio 2: Lindor Lindt
25 gennaio 2020

Di palla in palla...


Lindor la famosissima pralina rotonda, prodotta dall'azienda svizzera Lindt & Sprüngli, è caratterizzata, come dice la pubblicità, da un guscio di finissimo cioccolato che racchiude un ripieno dall'irresistibile scioglievolezza.

La tipica forma a boule risale al 1949 quando con l'avvicinarsi del Natale i Maîtres Chocolatiers Lindt pensarono di incartare il cioccolatino appena creato, dal cuore incredibilmente morbido, in un'incarto rosso e luminoso che lo rendeva simile a una bellissima pallina per l'albero.

Se l'incarto rosso contraddistingue fin dalla sua nascita l'inimitabile Lindor al latte, il cioccolatino più noto di casa Lindt, tanti altri colori e sapori di anno in anno hanno arricchito la golosa offerta di queste praline.

Attualmente sul sito Lindt italiano sono disponibili 15 gusti Lindor: cioccolato al latte, cioccolato fondente, cioccolato fondente 60%, cioccolato fondente 70%, cioccolato bianco, nocciola, mandorla, pistacchio, cocco, fragola, cuore bianco, stracciatella, cappuccino, caramello e caramello salato ma come non ricordare e menzionare anche: mango, arancia, menta, delizia di agrumi, coccola di crema, caffè, gianduia, champagne e cannella.

Lindor latte (rosso): guscio di cioccolato al latte e ripieno al cioccolato al latte
Lindor fondente (blu): guscio di cioccolato fondente 45% e ripieno al cioccolato al latte
Lindor fondente 60% (nero e argento): guscio di cioccolato fondente 60% e ripieno al cioccolato fondente
Lindor fondente 70% (nero e oro): guscio di cioccolato fondente 70% e ripieno al cioccolato fondente
Lindor bianco (oro): guscio di cioccolato bianco ripieno al cioccolato bianco
Lindor nocciola (marrone): guscio di cioccolato al latte e granella di nocciola e ripieno al cioccolato al latte
Lindor mandorla (viola): guscio di cioccolato al latte e ripieno alla mandorla
Lindor pistacchio (verde): guscio di cioccolato al latte e ripieno al pistacchio
Lindor cocco (acquamarina): guscio di cioccolato al latte e ripieno al cocco
Lindor fragola (rosa): guscio di cioccolato bianco e pezzetti di fragola e ripieno alla fragola
Lindor cuore bianco (azzurro): guscio di cioccolato al latte e ripieno al cioccolato bianco
Lindor stracciatella (azzurro chiaro): guscio di cioccolato bianco e granella di cacao e ripieno al cioccolato bianco
Lindor cappuccino (beige): guscio di cioccolato bianco e granella di caffè e ripieno al cappuccino
Lindor caramello (bronzo): guscio di cioccolato al latte e ripieno al caramello
Lindor caramello salato (verde petrolio): guscio di cioccolato fondente e ripieno al caramello salato


Dimenticato qualche gusto?

www.lindt.it
www.facebook.com/lindor

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“Elogio dell’invecchiamento” di Andrea Scanzi
3 maggio 2018

Devo confessare che a me Scanzi piace... Oliver invece non lo sopporta, quando lo vede prende a schiaffi la televisione...

Sul trimestrale «Porthos» ho trovato una massima espressa da un produttore langarolo - anonimo - che vinifica Barolo e Barbaresco, quindi imparziale. La trovo straordinaria. «Il Barbaresco è il vino delle migliori serate della tua vita, non ti tradirà mai; ma per l'ultima notte della tua esistenza, ci vuole un Barolo.»

Domanda: che me ne faccio di tutte queste nozioni? Niente, volendo. Si può benissimo sopravvivere lo stesso. Oppure si può provare a capire su cosa poggi la teoria più credibile riguardo all'abbinamento cibo vino. (...) ed è basata sul doppio binario della concordanza e della contrapposizione.
In linea di massima, quasi tutto è per contrapposizione: a una sensazione del cibo devo opporre una sensazione del vino, e viceversa. (...)
Come tutte le regole, anche quella della contrapposizione presuppone delle deroghe. Si chiamano concordanze (...)
(...) con un cibo dolce si beve vino dolce. Per questo, chiunque vi proponga uno Champagne secco a fine pasto, anche solo per brindare, compie forse un bel gesto ma certo uno scempio enogastronomico.
(...) di solito, il pesce vuole il bianco. È un dogma fastidioso e un po' ignorante, che amo smentire appena posso, ma è un fatto che con una sogliola faccio fatica a berci un Barolo (non è un gran problema: basta evitare di mangiare la sogliola). (...)
E sarebbe anche l'ora di finirla con la storia che gli affettati andrebbero mangiati soltanto con il rosso. È una scemenza, o, per meglio dire, un'abitudine radicata e appagante ma perfettibile: se volete corrompermi mi basta un Pelaverga, e convengo con voi che il salume è di per sé sapido e per questo abbisogna di un vino morbido (e di solito un rosso lo è più di un bianco), ma uno Chablis val bene un San Daniele. Così come una Doc Trento è il trionfo del lardo di Colonnata.
L'abbinamento per concordanza e contrapposizione dà coordinate utilissime. E spiega tante cose. Per esempio, perché il cioccolato mette così in difficoltà, al punto che tuttora i suoi esegeti si dividono in tre specie: quelli che lo mangiano con il vino dolce, quelli che gli preferiscono i superalcolici (rum, whisky) e quelli analcolici che rivendicano i poteri purificanti dell'acqua.
Il cioccolato, in effetti, è un gran casino. (...)
C'è anche chi, con il cioccolato, beve vino rosso secco: è uno dei pochi momenti in cui non capisco chi beve rosso (...)
(...) lo Champagne va con l'ostrica. Sì, ma chi lo dice? I francesi. Appunto (...) Lo Champagne spicca in acidità, effervescenza. Quindi va bene con cibi grassi e a tendenza dolce. È grassa un'ostrica? No. Ha tendenza dolce? No. Ha senso berci lo Champagne? No. Ameno che non vi offrano entrambi: in quel caso, valutati i costi dell'uno e dell'altra, il sacrificio si può fare.

C'è poi l'abbinamento per psicologia. È quello che preferisco. È quello che riconosce potere supremo all'ospite. (...)
Così, mentre sei lì che cucini, e il piatto cresce, ed è quasi finito, e tu hai raggiunto la certezza che - davvero - il vino perfetto per quel cibo è solo il Sauvignon erbaceo (ma sì, sborone per sborone, a dirla tutta pensavo a un Pouilly-Fumé della Loira, quello che nelle guide dicono avere sentori di pietra focaia), mentre sei lì che inevitabilmente godi, arrivano gli amici. Agli amici non hai detto cosa avresti cucinato, perché ami le sorprese. E gli amici, tutti, hanno comprato il loro vino.
Uno, l'esterofilo, sarà rimasto folgorato sulla via del Pinotage sudafricano. L'altro, il casalingo, avrà rubato il vino del contadino dagli scaffali del suocero (nooooo!). Il terzo, che ama la Toscana, ti avrà portato per la sesta volta in un mese il solito Chianti del supermercato. Il quarto, che la Toscana la odia, vi sparerà a sorpresa un Nero d'Avola che potrebbe essere lisergico come pure indigeribile.
La babele dei vini, la Waterloo delle regole. Si chiama abbinamento per psicologia, anche se io preferisco definirlo trionfo del caso. Dell'istinto. Della convivialità.
Serate che vanno giù come il migliore dei vini, così perfette da abbinarsi da sole.

Credo che il Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva 1983 lo aprirò il giorno in cui sarà tutto perfetto. Forse domani, forse mai. (...)
Credo. che invecchierò. Non credo bene come il Brunello di Biondi Santi. Non credo bene come Biondi Santi.
Credo che raccontare un vino sia raccontare il passato, comprendere il presente, scrutare (non senza sgomento) il futuro.
Credo che elogiare l'invecchiamento sia una buona rivoluzione.
Credo che il vino sia, come la musica, uno splendido cavatappi per le emozioni.
Credo, sempre di più, che nell'eterna lotta tra figli e padri, gli unici a vincere siano i nonni. A distanza. Con discrezione. Quasi immortali, certo indimenticabili.

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Ricetta: noci farcite con langres e miele di castagno
13 gennaio 2017

Realizzate con le fantastiche noci varietà chandler dell'Azienda Agricola Valier regalate da Damiano...


Noci farcite con langres e miele di castagno

12 noci grandi
40 gr. di langres
miele di castagno


Aprire delicatamente le noci in modo da ottenere 24 gherigli interi a forma di cuore.
Tagliare dal langres 12 fettine rettangolari non troppo sottili grandi circa come i gherigli.
Accoppiare i gherigli farcendoli con una fettina di langres e una goccia di miele di castagno.

Questi bocconcini di noci possono essere realizzati anche con un più deciso rochefort erborinato.

Il langres è un formaggio francese di latte vaccino, grasso, di breve stagionatura, a pasta molle e crosta lavata originario dell'altopiano di Langres nella regione Champagne. La crosta è morbida, rugosa, di colore arancio con muffe bianche. La pasta molle e di colore avorio, inizialmente granulosa diventa con il tempo cremosa e particolamente scioglievole. Durante la stagionatura sulla sommità del langres si forma un'incavo a fontana detto appunto "fontaine". In Francia è tradizione riempire la "fontaine" con champagne, vino rosso o acquavite e degustare il langres dopo qualche ora di maceratura.


Consiglio: avere a disposizione almeno una quarantina di noci e anche qualche goccina di valium da assumere al bisogno...

www.formaggio.it/langres
www.valier.it

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Chocoroscopo
1 gennaio 2016

Non credo più alle stelle ma al cioccolato si...


Che cioccolato sei?

Ariete: cioccolato fondente all'85 o addirittura al 99% rigorosamente in tavoletta oppure aromatizzato al peperoncino, al pepe o al sale.
Toro: un cremino alla nocciola o alla vaniglia oppure una cioccolata in tazza spruzzata di cannella.
Gemelli: una tavoletta con cereali o riso soffiato oppure cioccolato alla menta, all'anice o al rosmarino.
Cancro: cioccolato al latte o bianco ma anche al miele o alla vaniglia oppure una fonduta al cioccolato con frutta fresca.
Leone: un boero o delle scorzette tuffate nel cioccolato fondente oppure un marron glacé o del marzapane ricoperto.
Vergine: una tavoletta alla nocciola o al muesli oppure cioccolato fondente all'80%.
Bilancia: una pralina al barolo, al caramello, allo champagne o ai frutti di bosco oppure un classico bacio.
Scorpione: una fonduta al fondente oppure cioccolato allo zenzero, al ginseng, al pepe o al peperoncino.
Sagittario: cioccolato alla mandorla, alla noce, al cocco o al pistacchio oppure speziato alla cannella, ai chiodi di garofano o allo zenzero.
Capricorno: cioccolato fondente al caffè o un frollino con pezzettoni di cioccolato.
Acquario: una fonduta con spiedini di frutta oppure cioccolato alla liquirizia, al limone o al sale.
Pesci: una cioccolata bianca in tazza oppure un gianduiotto o un cioccolatino con cuore cremoso.


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