Le colazioni letterarie di Petunia Ollister2 marzo 2018
Una piacevole scoperta grazie all'articolo "Aggiungi un post a tavola" di Giuliano Pavone...
Petunia Ollister (Stefania Soma) è una photoblogger diventata famosa per i suoi #bookbreakfast: scatti alla luce del mattino dove un libro viene immortalato con una colazione a tema.
Ha da poco pubblicato il libro "Colazioni d'autore" con Slow Food Editore dove le sue fotografie sono corredate da citazioni tratte dai libri e ricchi compendi di ricette.
Dice Petunia: "... non mi sento una fotografa, così come chi studia filosofia non è un filosofo. Le mie immagini funzionano sul web per la loro immediatezza, ma i fotografi fanno un lavoro diverso dal mio. Oggi, con l'evoluzione delle tecnologie digitali, avere delle conoscenze tecniche è meno importante di prima, anche se cresce il peso della postproduzione. Per fare una bella foto ci vuole soprattutto buon gusto, lo stesso che permette di vestirsi bene, di scegliere il vino giusto, insomma di
inquadrare il mondo nella maniera migliore". E ancora: "Non concepisco un pasto triste. Anche i piatti più semplici devono essere fatti bene."
«Dopo aver messo le valigie in uno degli armadietti della stazione, mi sono infilato in un bar e ho fatto colazione. Una colazione molto abbondante, per me: succo d’arancia, uova col bacon, pane tostato e caffè. In genere bevo solo un po’ di succo d’arancia. Sono uno che mangia pochissimo. Sul serio. Ecco perché sono magro da far paura.» da "Il giovane Holden" di J.D. Salinger.
www.instagram.com/petuniaollister
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Museo del Pomodoro27 agosto 2017
Il
Museo del Pomodoro a Collecchio
Di origine americana, il pomodoro ha trovato proprio in provincia di Parma terreno fertile, già a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Il territorio non si è limitato alla coltivazione ma si è orientato anche verso la trasformazione, tanto da esportare oggi, in tutto il mondo, non solo i prodotti a base di pomodoro ma anche la tecnologia per l’industria conserviera. Il pomodoro rientra dunque a pieno titolo nel percorso museale che valorizza i prodotti tipici del parmense.
La sede del museo è collocata all’interno della Corte di Giarola, nel comune di Collecchio, centro di trasformazione agroalimentare d’epoca medievale. L’allestimento è organizzato in sette sezioni tematiche.
La prima racconta la storia, con l’arrivo in Europa nel Cinquecento del pomodoro e la sua successiva diffusione nella cultura alimentare. Sono illustrate le varietà esistenti, le proprietà nutritive, le zone di produzione.
La seconda sezione illustra lo sviluppo dell’industria di trasformazione: dal prodotto secco alla conserva, dai concentrati ai passati, dai sughi pronti ai succhi da bere.
La terza mostra lo sviluppo delle tecnologie produttive: dalla proto-industria alla fabbrica con la ricostruzione di una linea di produzione per la conserva di pomodoro realizzata con 14 macchine d’epoca.
Molto interessante anche la quarta tappa che affronta la tematica del prodotto finito e degli imballaggi, con l’esposizione di oltre cento latte originali d’epoca, nonché il ricchissimo materiale di comunicazione e promozione degli oltre settanta marchi attivi all’inizio del Novecento nel Parmense.
La quinta sezione si dedica allo sviluppo dell’industria meccanica, la sesta racconta gli imprenditori pionieri e i differenti lavori in fabbrica, ospita uno spazio dedicato alla Stazione sperimentale dell’industria delle conserve e alimentari istituita nel 1922 e alla Mostra delle Conserve, importante vetrina dell’industria parmigiana e progenitrice dell’attuale Cibus.
A chiudere il percorso museale la cultura del 'Mondo Pomodoro' con pubblicità, citazioni, dipinti, sculture e ricette a base di pomodoro fino ad arrivare alla gastronomia, col matrimonio con pasta e pizza.
www.museidelcibo.it/pomodoro
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Nelson Mandela6 dicembre 2013
Grazie.
"Se tu voli basso, non puoi servire bene il mondo. Non si illumina nulla in questo mondo se tu ti ritiri, appassisci."
"La pace non è un sogno: può diventare realtà, ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare."
"Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso."
"Ho imparato che il coraggio non è l’assenza di paura, ma il trionfo su di essa. Coraggioso non è chi non prova paura, ma colui che la vince."
"Tutto sembra sempre impossibile, finché non viene fatto."
"La gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi ogni volta che si cade."
"Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati."
Nelson Mandela
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In Bruges8 gennaio 2013
Se non crollo questa sera lo rivedo volentieri... è il film che mi ha fatto partire per il Belgio... Bruges e Gand sono due città magiche...
"In Bruges. La coscienza dell'assassino" è una commedia nerissima del 2008 scritta e diretta da Martin McDonagh. Presentata in anteprima al Sundance Film Festival, ha ottenuto un Golden Globe e una nomination agli Oscar 2009.
Il film racconta le vicende di due sicari Ray e Ken (interpretati da Colin Farrell e Brendan Gleeson) esiliati, poco proprio prima di Natale, dal loro capo Harry (Ralph Fiennes) nella tranquilla città di Bruges in attesa di una sua chiamata, dopo che il giovane Ray nel corso di una missione ha accidentalmente ucciso un bambino.
La pace del luogo è in contrasto con la "coscienza" dei due uomini, Ray ancora sconvolto per l'accaduto nella snervante attesa sviluppa un odio nei confronti della città, mentre Ken, che mantiene uno sguardo quasi paterno sulle azioni Ray, si sente confortato dalla bellezza e dalla serenità di quel luogo.
Spaesati dalla lontananza dal loro mondo i due killer, che hanno ricevuto l'ordine di comportarsi nel modo più anonimo possibile confondendosi fra i turisti, vengono in realtà coinvolti in pericolosi imprevisti con loschi personaggi locali e in strane situazioni con la troupe di uno stravagante film che si sta girando nella città.
Quando la telefonata di Harry finalmente arriva a rispondere è Ken al quale viene affidato il compito uccidere il giovane collega...
Il film, opera prima del regista Martin McDonagh, che ha come dichiarato riferimento Quentin Tarantino, presenta cortocircuiti narrativi e culturali: tematiche alte (morale, senso di colpa, perdono) incontrano un bassissimo linguaggio, la pittura fiamminga e le opere di Bosch sono affiancate a nani strafatti di ketamina e puttane che vengono da Amsterdam. E' un gioco di scrittura postmoderna fatto di dialoghi fulminanti, citazioni cinematografiche e dissertazioni filosofiche riportate in un attualissimo linguaggio comune, dove la città di Bruges si trasforma in una sorta di luogo sospeso e metafisico dove i due killer si muovono in direzioni apparentemente opposte.
Con lo svolgersi della vicenda, la città medievale di Bruges diventa un vero e proprio personaggio della storia, la sua atmosfera fiabesca e i suoi monumenti interagiscono con i protagonisti della pellicola. Emblematico è il ruolo del dipinto di Hieronymus Bosch,
Trittico del Giudizio, esposto al Groeninge Museum di Bruges, nel processo di riscatto di Ray. La relazione tra cinema e arte, in molti film pensata in termini di citazione, è qui molto più complessa.
Bruges, famosa città del Belgio, è un luogo da favola, un grande museo a cielo aperto. Il suo nome in fiammingo significa approdo ed è soprannominata la Venezia del nord. McDonagh ha deciso di ambientare il proprio film a Bruges dopo avervi passato le vacanze anni prima:
“Quando circa quattro anni fa sono stato a Bruges per la prima volta ho provato delle sensazioni contrastanti sul posto. Come reazione sono nati questi due personaggi che reagiscono di fronte alla bellezza della città e alla vita in maniera diversa, e ho iniziato a metterli su carta. Avrebbero dovuto visitare dei luoghi specifici di Bruges con i quali dovevano interagire. Mentre il film va avanti Bruges diventa più dark e le sue caratteristiche gotiche vengono messe maggiormente in risalto, come avviene nelle scene notturne iniziali, quando Ray si imbatte nel set ispirato a H. Bosch”.
Alcune citazioni:
Harry “Sembra uscita da una cazzo di fiaba, no? Come fa una città che sembra uscita da una cazzo di fiaba a non essere l'ideale per qualcuno? Come fanno tutti quei canali, ponti, stradine acciottolate, chiese e tutta quella cazzo di atmosfera fiabesca a non essere l'ideale per qualcuno, eh? I cigni… ci sono ancora? Come cazzo fanno i cigni a non essere il cazzo di ideale di qualcuno, me lo spieghi?"
Ray "Cazzo ragazzi, forse è questo l'inferno. Dover passare l'eternità in questa cazzo di Bruges!"
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Categorie: cinema
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Io gatto (2)7 giugno 2012
"I gatti riconoscono in maniera infallibile il momento della concentrazione e si intromettono tra essa e te." Arthur Bridges
"Quando la chiamavo fingeva di non sentire, ma arrivava un po' dopo quando poteva sembrare che avesse deciso di venire spontaneamente." Arthur Weigall
"Uno scrittore senza un gatto è inconcepibile. Certo è una scelta perversa, poichè sarebbe più semplice scrivere con un bufalo nella stanza piuttosto che con un gatto. Si accucciano tra i vostri appunti, mordicchiano le penne e camminano sui tasti della macchina da scrivere." Barbara Holland
"Mi era stato detto che l'addomesticamento con i gatti è molto difficile. Non è vero. Il mio mi ha addomesticato in un paio di giorni." Bill Dana
"Vieni, sul mio cuore innamorato, mio bel gatto: trattieni gli artigli e lasciami sprofondare nei tuoi occhi belli, misti d'agata e metallo." Charles Baudelaire
"I gatti che si lasciano scappare un topo solitamente fingono che era una foglia morta quella che stavano puntando." Charlotte Gray
"Nessuno che non sia pronto a viziare un gatto riceverà in cambio quella ricompensa che solo i gatti sono in grado di dare a coloro che li viziano." Compton Mackenzie
"Ogni oggetto in movimento serve ad interessare e divertire un gatto. Egli è convinto che la natura lo tenga occupato con le sue distrazioni: non può concepire che l'universo abbia altro scopo." F.A. Paradis de Monarif
"Dovremmo essere saggi la metà di quanto è saggio il gatto. E anche belli la metà." Frank Snepp
"Un gatto non vuole che tutto il mondo lo ami, solo quelli che lui ha scelto di amare." Helen Thompson
"Ho trovato che il mio amore per i gatti mi ha molto spesso aiutato a capire le donne." John Simon
"I gatti sanno calcolare con matematica precisione il luogo esatto nel quale daranno più disturbo se vi si siederanno." Pam Brown
"Poichè ognuno di noi ha il dono di una sola vita, perchè non decidere di passarla con un gatto?" Robert Starns
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Io gatto11 febbraio 2012
"Un piccolo gatto trasforma il ritorno in una casa vuota nel ritorno a casa." Pam Brown
"Il gatto più brutto che io abbia mai visto era semplicemente meraviglioso." Marilyn Peterson
"Come tutti i nobili, lui si diletta nella caccia e nella pesca ma detesta ogni tipo di esercizio." Thomas Brown
"I gatti capiscono ogni singola parola che noi non diciamo." Matt Malloy
"Gatto: un leone pigmeo che ama i topi, odia i cani e tratta con condiscendenza gli esseri umani." Oliver Herford
"Un gatto ti permette di dormire sul letto. Sull'orlo." Jenny de Vries
"Un gatto arriva sempre quando lo si chiama, a meno che non abbia qualcosa di meglio da fare." Bill Adler
"Grazie ai suoi lunghi baffi che mi solleticano, inizio ogni giorno ridendo." Janet F. Faure
"E' nei loro occhi che risiede la magia." Arthur Symons
"Dopo aver rimproverato il proprio gatto, se lo si guarda negli occhi si è afferrati dal tremendo sospetto che abbia capito ogni parola e che la terrà a mente." Charlotte Gray
"Tu sei il mio gatto e io sono il tuo umano." Hilaire Belloc
"Il gatto è imprevedibile e ammaliante come un'orchidea selvaggia." Stanislao Nievo
"Non è possibile possedere un gatto. Nella migliore delle ipotesi si può essere soci alla pari." Harry Swanson
"I cani mangiano, i gatti pranzano." Ann Taylor
"Io credo che ogni gatto ami pensare di essere l'unico gatto esistente al mondo." Sidonie Gabrielle Colette
"Un gatto va amato alle sue condizioni." Peter Gray
"Io amo i gatti. Amo il modo in cui mentono e ti guardano, quello sguardo snervante, immoto, ipercritico." Joyce Stranger
"Il più piccolo felino è un capolavoro." Leonardo da Vinci
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Cin cin31 dicembre 2011
Auguri! Buon 2012...
"Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere."
Charles Baudelaire
"Non ci può essere un buon modo di vivere dove non c'è un buon modo di bere."
Benjamin Franklin
"Il vino conforta la speranza."
Aristotele
"La vita è troppo breve per bere vini mediocri."
Johann Wolfgang von Goethe
"Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo."
Ernest Miller Hemingway
"Trovo che l'alcol, assunto in dosi adeguate, provochi tutti i sintomi dell'ubriachezza."
Oscar Wilde
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