Ricetta: pancake con sciroppo d’acero10 maggio 2014
Tentando di cercare ai fornelli un po' di confortante normalità e un briciolo di serenità...
Pancake con sciroppo d'acero
200 gr. di farina 00
250 ml. di latte parzialmente scremato
2 uova
20 gr. di burro
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiaini di lievito vanigliato
1 cucchiaino di succo di limone
1 pizzico di sale
sciroppo d'acero
Versare un cucchiaino di succo di limone nel latte e lasciare riposare per circa 15 minuti. Mescolare in un ampia ciotola la farina, lo zucchero, il lievito e il sale.
Unire le uova al latte e miscelare con una frusta a mano o brevemente con un frullatore a immersione poi unire il composto liquido, lentamente e continuando a mescolare, agli ingredienti secchi. Se necessario, in presenza di grumi, frullare ancora con il frullatore a immersione. Aggiungere alla pastella il burro fatto sciogliere dolcemente sul fuoco.
Scaldare bene una padellina antiaderente per crepes di 10/12 centimetri di diametro leggermente oliata e versare un mestolo di pastella in modo da ottenere un pancake alto circa 3/4 millimetri. Fare cuocere il pancake a fuoco medio per pochi minuti, sino a quando è dorato, poi girarlo con l'aiuto di una spatolina e cuocerlo dall'altro lato.
Servire i pancake ottenuti (10/12 circa) caldi e cosparsi di sciroppo d'acero.
Il pancake è un dolce tipico per la prima colazione dell'America settentrionale e presente, con molte varianti, in parecchie altre parti del mondo. E' tradizionalmente preparato con il buttermilk (latticello o latte fermentato) un sottoprodotto della trasformazione della panna in burro. 250 ml. di buttermilk possono essere sostituiti con 250 ml. di latte fresco scremato lasciato a temperatura ambiente per circa quindici minuti con l'aggiunta di un cucchiaio (15 ml.) di succo di limone, per consentire al latte di inacidirsi e ispessirsi leggermente, oppure con un composto ottenuto con 125 ml. di latte fresco scremato e 125 ml. di yogurt magro non compatto.
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Ricetta: torta salata ai carciofi20 aprile 2014
Una valida alternativa alla torta pasqualina...
Torta salata ai carciofi
500 gr. di pasta brisèe (2 fogli rotondi)
800 gr. di carciofi surgelati
500 gr. di ricotta
4 uova
40 gr. di grana grattugiato
20 gr. di pecorino grattugiato
2 spicchi d'aglio
olio extravergine d'oliva
prezzemolo
maggiorana
burro
latte
sale e pepe
Mettere i carciofi ancora congelati in padella con l'olio, il sale e l'aglio. Cuocerli sino a quando sono ben asciutti e iniziano a colorirsi, quindi aggiungere abbondante prezzemolo, togliere gli spicchi d'aglio e lasciarli raffreddare. Tagliare gli spicchi di carciofi a fettine sottili poi amalgamarli alla ricotta, le uova, il parmigiano, il pecorino, poca maggiorana, sale e una generosa macinata di pepe.
Stendere un disco di pasta brisèe in una teglia a cerniera piccola, precedentemente imburrata, facendolo aderire ai bordi. Rovesciare il composto di carciofi, livellare bene e chiudere con il secondo disco. Bucare la superficie della torta con uno stuzzicadenti e spennellarla con poco latte.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per un'ora circa (calore solo sotto, almeno all'inizio). Servire preferibilmente tiepida.
Dimezzando tutti gli ingredienti è possibile preparare una quiche mettendo un disco di pasta brisèe in una teglia più grande di quella usata per la torta chiusa (in modo che il bordo risulti piuttosto basso) e versandoci dentro il composto di carciofi.
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Ricetta: filetti di trota salmonata al mascarpone18 marzo 2014
Filetti di trota salmonata con salsa delicata al mascarpone
4 grossi filetti di trota salmonata (800/900 gr.)
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di mascarpone
1 bicchierino di latte
1 noce di burro
prezzemolo
sale e pepe bianco
Mettere la trota dalla parte della pelle in una padella con poco burro e lo spicchio d'aglio tagliato a metà. Fare cuocere a fuoco medio sino a quando la pelle è ben dorata quindi salare e girare i filetti.
Mentre cuoce il lato senza pelle preparare una salsina fluida e omogenea mescolando il mascarpone con il latte, abbondante prezzemolo tritato, un pizzico di sale e pepe bianco macinato al momento.
Girare per l'ultima volta il pesce facendo attenzione a non romperlo. Togliere gli spicchi d'aglio e versare la salsa sui filetti facendola addensare velocente.
Servire subito.
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Ricetta: chicche di patate tricolori con fontina filante5 marzo 2014
Nonna alla piemontese li chiamava gnocchi alla bava (nome tradizionale ma forse poco invitante)...
Chicche di patate tricolori con fontina filante
1 kg. di chicche di patate tricolori (o gnocchi di patate)
300 gr. di fontina (o toma piemontese)
40 gr. di burro
latte
noce moscata
sale e pepe bianco
Tagliare la fontina a striscioline sottili e tenerla a bagno nel latte per circa un'ora.
Lessare gli gnocchi in acqua salata e scolarli appena vengono a galla.
Mettere metà del burro a dadini in quattro tegliette monoporzione poi gli gnocchi, un pizzico di sale, una spolverata di noce moscata, la fontina (senza il latte), il burro rimasto e una macinata di pepe bianco.
Infornare le teglie a 200° sino a quando la fontina sarà ben sciolta ma non gratinata.
La ricetta non prevede l'aggiunta di parmigiano (o grana) grattugiato ma può essere portato in tavola a disposizione dei commensali.
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Ricetta: spatzle di spinaci allo speck23 gennaio 2014
Ancora una speedyricettina... l'influenza non mi ha tolto l'appetito ma solo un po' di voglia di stare ai fornelli...
Spatzle di spinaci allo speck
700 gr. di spatzle agli spinaci (2 confezioni)
170 gr. di speck
mezza cipolla rossa
2 noci di burro (30 gr. circa)
1 bicchiere d'acqua
1 bicchiere di latte
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
pepe
Sciogliere il burro in una padella capiente e rosolare la cipolla tritata e lo speck tagliato a striscioline. Versare gli spatzle direttamente nella padella con il condimento senza farli lessare e unire un bicchiere d'acqua e uno di latte.
Cuocere per 4/5 minuti sino a quando gli spatzle saranno teneri e legati da una cremina vellutata. Aggiungere il parmigiano e il pepe (potrebbe non essere necessario salare).
Servire in tavola ben caldi. Ecco fatto!
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Ricetta: torta di panettone e mele3 gennaio 2014
Io non vado matta per panettone e pandoro ma adoro la torta di mele quindi...
Torta di panettone e mele
200 gr. di panettone
2 mele
200 ml. di latte
1 uovo
cannella
zucchero di canna
burro
Tagliare il panettone a cubetti e le mele sbucciate a fettine. Imburrare una piccola tortiera rotonda o uno stampo da plumcake. Fare un unico strato compatto di cubetti di panettone poi coprirlo interamente con le fettine di mela. Frullare il latte con l'uovo e versarlo nella tortiera. Cospargere il composto con cannella e zucchero di canna. Infornare a 180° per 20/30 minuti sino a quando la torta inizierà a staccarsi dal bordo dello stampo.
Servire preferibilmente tiepida (volendo anche con una pallina di gelato alla vaniglia).
La stessa ricetta può essere realizzata con il pandoro al posto del panettone.
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Ricetta: fusilli ai fiori di zucca13 aprile 2013
Finalmente si vede un po' di primavera...
Fusilli ai fiori di zucca
400 gr. di fusilli
15 zucchine novelle con il fiore
2 scalogni
2 bustine di zafferano
1 bicchierino di latte
olio extravergine d'oliva
prezzemolo
sale e pepe bianco
Staccare i fiori dalle zucchine. Lavare le zucchine e delicatamente anche i fiori aperti e i pistilli. Affettare sottilmente gli scalogni, le zucchine (tutte e quindici se sono molto piccole altrimenti una decina) e i pistilli. Tagliare i fiori a striscioline.
In un ampia padella versare l'olio e cuocere velocemente a fuoco vivace lo scalogno, le zucchine e i pistilli. Nel frattempo lessare i fusilli in abbondante acqua salata.
Quando gli scalogni sono soffritti e le zucchine ancora croccanti aggiungere i fiori, lo zafferano, sale e pepe. Poco prima di versare la pasta scolata al dente nel sugo, unire alle zucchine (ma è facoltativo) un bicchierino di latte.
Mantecare bene i fusilli con il condimento aggiungendo, se non si è messo il latte, poca acqua di cottura della pasta. In ultimo spolverizzare con prezzemolo tritato e servire in tavola mettendo a disposizione del grana grattugiato.
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Ricetta: torta pasqualina31 marzo 2013
Il classico dei classici di Pasqua... io la faccio così...
Torta pasqualina
500 gr. di pasta sfoglia (2 fogli rettangolari)
1 kg. di spinaci surgelati
500 gr. di ricotta
5 uova
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 spicchi d'aglio
1 noce di burro
latte
maggiorana
sale e pepe
Fare sgelare gli spinaci e strizzarli molto bene. Insaporirli in padella con il burro, l'aglio e il sale a fuoco vivace sino a quando sono ben asciutti, quindi togliere l'aglio e lasciarli raffreddare. Nel frattempo fare rassodare quattro uova per sei minuti circa e sgusciarle sotto l'acqua corrente. Amalgamare gli spinaci con la ricotta, l'uovo rimanente, il parmigiano, la maggiorana, sale e pepe.
Stendere un foglio di sfoglia in una teglia rettangolare piccola facendolo aderire ai bordi. Fare un sottile strato di composto di spinaci poi adagiare le quattro uova precedentemente cotte e riempire con tutto il composto rimasto. Livellare bene e chiudere con la seconda sfoglia. Bucare la superficie della torta con uno stuzzicadenti e spennellarla con poco latte.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa un'ora (calore solo sotto, almeno all'inizio).
Servire tiepida o fredda.
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Ricetta: cioccolata in tazza2 dicembre 2012
E' arrivato il vento gelido portato da Attila... quale scusa migliore per una tazza di cioccolata fumante?
Cioccolata in tazza
Per porzione:
1 tazza di latte intero
2 cucchiai di cacao amaro (Van Houten)
2 cucchiaini di zucchero di canna
2 cucchiaini di fecola di patate
Versare in un pentolino il cacao amaro, lo zucchero e la fecola di patate, mescolare bene e aggiungere lentamente il latte freddo in modo che non si formino grumi.
Mettere il pentolino sul fuoco e cuocere la cioccolata a fuoco basso continuando a mescolare. Dall'inizio del bollore fare addensare per tre minuti circa.
Per un tocco in più aromatizzare la cioccolata nell'ultimo minuto di cottura con un pizzico di peperoncino o di cannella in polvere.
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Il latte e la vita31 marzo 2012
Scrive Fabio Picchi nel mensile di marzo del
Teatro del Sale di Firenze:
Il latte e la vita
Va da sè la mia passione per il cibo, con il mestiere che mi porto appresso (...)
Io d'altronde temo sempre che l'argomentazione intorno all'essere cuoco diventi unica, pesante e noiosa. Tengo così nascosta la cosa più cara che mi porto sin da quando ho memoria, dove il tempo dedicato allo studio e ai giochi, al fine, mi portava sempre in cucina. E se non aprivo il frigorifero era la dispensa. L'occhio correva rapido a comporre mentalmente le possibili merende e la mano cominciava i primi allenamenti per la precisione dei tagli, anche di semplici fette di pane. Sì, i morsi che seguivano mi davano un'estasi di piacere nell'atto della deglutizione. A quel punto le endorfine già giravano vorticose, placando le ansie giovanili e portandomi in uno stato di estrema felicità. (...)
Era sufficiente la speranza della fragranza di un panino al lampredotto. E, nei pomeriggi passati in casa, erano sufficienti quelle fette di pane e burro e marmellata, o quelle fette di panettone, o le marie farcite di miele e sovrapposte, o i bucaneve inzuppati, sempre e comunque, in quelle tazze di latte. (...)
Fu per quelle endorfine che ho scelto, per sfrenata passione, il mio mestiere misurandolo con il mio talento più prezioso, quello di saper mangiare.
www.ambasciatateatrale.com
www.ilfattoquotidiano.it/blog/FPicchi/
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