foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Cioccorana
19 dicembre 2020

Trovato Salazar Slytherin rettilofono della Casa di Serpeverde...


La Jelly Belly Candy Company l'azienda statunitense che produce dolciumi, tra cui le famose jelly beans, ha realizzato una linea di prodotti dedicati a Harry Potter che comprende le bacchette magiche, le cioccorane e gli animali fantastici di cioccolato.

Tutto torna, visto che la scrittrice J.K. Rowling pare si ispirò proprio alle jelly beans nell'inventare le gelatine Tuttigusti+1 comparse fin dal primo libro della saga.

Dal film "Harry Potter e la pietra filosofale", Albus Silente: "Ah, gelatine Tuttigusti+1. Sono stato molto sfortunato da giovane: ne ho trovata una al gusto di vomito e da allora per me hanno perso ogni attrattiva..."

La cioccorana è tra i dolci più popolari del mondo magico ma non sempre si riesce a mangiare perchè ha l'inconveniente di tendere a scappare appena si apre l'involucro che la contiene. In ogni pacchetto, oltre alla cioccorana si trova anche una Carta delle streghe e dei maghi famosi, figurine che gli alunni di Hogwarts collezionano e scambiano, la stessa Rowling ha affermato in un'intervista che le cioccorane rappresentano i suoi dolci preferiti della saga.

www.jellybellyintl.com

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Tic tac
1 novembre 2020

Limited edition Coca Cola... troppo belli!


I tic tac (rigorosamente con entrambe le iniziali minuscole) sono famose e popolari caramelle, prodotte dalla Ferrero, che si presentano come confetti cilindrici con basi semisferiche. Sono venduti nella caratteristica confezione in plastica trasparente, con coperchio bianco e sportellino a ribalta, disponibile nei tre formati da 200, 100 o 37 confetti.

Nascono in Italia nel 1969 come "Refreshing Mint" e cambiano il loro nome in "tic tac" l'anno successivo a ricordare il caratteristico rumore prodotto aprendo e chiudendo la loro scatolina. All'originario sapore menta, negli anni ottanta viene affiancato il gusto arancia seguito, nel decennio successivo, da molteplici varianti e dalle prime limited edition.

I tic tac sono conosciuti in tutto il mondo e vengono commercializzati in più di 100 paesi, compaiono inoltre in vari film e telefilm. In Mamma, ho perso l'aereo ad esempio si vede chiaramente una scatolina di tic tac in mano a Babbo Natale mentre in Shrek Ciuchino invita il protagonista ad utilizzare delle mentine per l'alito (tic tac nella versione originale in lingua inglese), compaiono inoltre nei film Juno e Rango e nelle serie Dr. House, Big Bang Theory, Chuck e Prison Break.

www.tictac.com

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Birre McGargles
11 dicembre 2018

Per il momento ho assaggiato solo la Granny Mary's Red Ale per un'istintiva affinità con la vecchietta incazzata...


Le birre McGargles sono prodotte dalla Rye River Brewing Company a Kildare, in Irlanda. La produzione è iniziata nel 2013 nella città di Kilcock e successivamente si è spostata a Celbridge, una città ricca di storia per la birra.

Negli ultimi anni la gamma di birre è stata ampliato e ora include:
Granny's Red Ale: avvolgente aroma maltato di biscotti, arrosto, caramello con un pizzico di mirtilli rossi equilibrato da una nota luppolata terrosa e amara.
Retro IPA di Ned: gusto bilanciato e rotondo con note caramellate e floreali.
Francis 'Big Bangin' IPA: sapore semplice e pulito, che "spacca"!
Frank's Lager: floreale e morbida è una birra matura di grande grazia.
Sean's Export Stout: aroma fruttato con note di caffè e caramello. Intenso gusto di caffè, cacao e melassa bilanciato da un leggero finale amarognolo.
Double IPA di Dans: sapore intenso e fruttato dove si riconoscono mango, ananas e limone candito e note di pino e pompelmo. Bilancia morbidezza e sentori amarognoli.
Rosie's Pale Ale: carattere amaro e agrumato bilanciato da un morbido corpo maltato. Presenta aromi di pompelmo, buccia d'arancia, pino e note leggere di biscotto, pane e malto tostato.
Daragh's Session IPA: seducente con intensi aromi di frutta matura, mandarino e pino, ha corpo setoso e pieno con note amare e resinose.
Jim's Stout: corposa con aromi di caffè, cioccolato e caramello, ha una delicata amarezza bilanciata da un finale secco.


Dal 2017 il birrificio ha aperto al pubblico. Il tour consente di osservare ogni fase del processo di produzione, dalla macinatura del malto fino all'imbottigliamento della birra.

mcgargles.com

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Le colazioni letterarie di Petunia Ollister
2 marzo 2018

Una piacevole scoperta grazie all'articolo "Aggiungi un post a tavola" di Giuliano Pavone...

Petunia Ollister (Stefania Soma) è una photoblogger diventata famosa per i suoi #bookbreakfast: scatti alla luce del mattino dove un libro viene immortalato con una colazione a tema.
Ha da poco pubblicato il libro "Colazioni d'autore" con Slow Food Editore dove le sue fotografie sono corredate da citazioni tratte dai libri e ricchi compendi di ricette.

Dice Petunia: "... non mi sento una fotografa, così come chi studia filosofia non è un filosofo. Le mie immagini funzionano sul web per la loro immediatezza, ma i fotografi fanno un lavoro diverso dal mio. Oggi, con l'evoluzione delle tecnologie digitali, avere delle conoscenze tecniche è meno importante di prima, anche se cresce il peso della postproduzione. Per fare una bella foto ci vuole soprattutto buon gusto, lo stesso che permette di vestirsi bene, di scegliere il vino giusto, insomma di inquadrare il mondo nella maniera migliore". E ancora: "Non concepisco un pasto triste. Anche i piatti più semplici devono essere fatti bene."



«Dopo aver messo le valigie in uno degli armadietti della stazione, mi sono infilato in un bar e ho fatto colazione. Una colazione molto abbondante, per me: succo d’arancia, uova col bacon, pane tostato e caffè. In genere bevo solo un po’ di succo d’arancia. Sono uno che mangia pochissimo. Sul serio. Ecco perché sono magro da far paura.» da "Il giovane Holden" di J.D. Salinger.

www.instagram.com/petuniaollister

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Chocolatexture
25 marzo 2017

Golose geometrie nipponiche...


Chocolatexture è un progetto del 2015 dello studio giapponese di design Nendo.
Comprende nove cioccolatini, realizzati all'interno di una gabbia cubica di 26 millimetri per lato, che sono veri e propri elementi di design con forme appuntite, smussate, piene o cave e superfici lisce o ruvide. Ognuno ha un nome onomatopeico che suggerisce la struttura o la sensazione della texture.

Tubu-tubu, piccole gocce
Sube-sube, angoli lisci e smussati
Zara-zara, sferette allineate
Toge-toge, forme appuntite
Goro-goro, piccoli cubi collegati
Fuwa-fuwa, arioso e forato
Poki-poki, cornice di cubo con bastoncini
Suka-suka, cubo cavo con pareti sottili
Zaku-zaku, barre sottili che formano un cubo

Cioccolatini fatti con la stessa materia prima e texture diverse che creano percezioni gustative differenti. A dimostrazione che tra i molti fattori che determinano il sapore di un alimento c'è anche la forma.

Nel 2016 segue il progetto Chocolatexturebar, una singola tavoletta di cioccolato la cui superficie è suddivisa in 12 aree con superfici differenti. Ogni quadrotto offre una diversa dimensione del gusto determinato dalle texture tridimensionali fatte di punti, righe, scacchi, onde e zig-zag. Le tavolette sono proposte in cinque sapori: cioccolato bianco, al latte, fondente, alla fragola e al tè matcha.



www.nendo.jp/chocolatexture
www.nendo.jp/chocolatexturebar

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Cioccolatini componibili
24 marzo 2017

Cosa direbbe adesso Forrest Gump?


Sweet Play è un progetto di food design del 2011 di Elsa Lambinet, realizzato in collaborazione con la Chocolaterie des Tuileries e la Biscuiterie les Secrets de Lola famose per l’alta qualità delle lavorazioni artigianali dei loro prodotti.
Per renderlo componibile, il cioccolatino è stato scomposto in tre parti: struttura di cioccolato, ripieno interno, decorazione esterna. Ogni guscio di cioccolato (bianco, al latte o fondente) è stato infatti disegnato con una fessura per accogliere sottili sfoglie di biscotto, wafer, torrone o caramello e con differenti depressioni nella parte superiore per contenere frutta fresca, frutta secca, confetture o altro ancora.
Con tre elementi variabili l'invito a comporre il proprio personalissimo cioccolatino perfetto risulta praticamente irresistibile, sia dal punto di vista gustativo che estetico.

Shockino è una pralina personalizzabile e componibile costituita da tre elementi: una base, un anello esterno e un perno di chiusura. I tre elementi, disponibili in 18 gusti differenti (6 per le basi, 6 per gli anelli e 6 per i perni), sono prodotti artigianalmente in Italia con materie prime di altissima qualità.
L'originale prodotto nasce da un'idea dei designer Piergiorgio Carozza e Gabriele Cossu che si sono affidati per la realizzazione a Enzo D’Abate maestro cioccolatiere di Isernia.
Qualche numero: le golose combinazioni possibili sono nientemeno che 1728 e la confezione da 36 pezzi permette di ottenere 12 praline tra 216 combinazioni differenti.



"Mamma diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita." Forrest Gump

elsalambinetdesign.com
www.shockino.it

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Le Regionali Moretti
27 giugno 2016

Manca solo la pugliese da assaggiare... ma è già del frigorifero...

Pugliese: birra chiara con selezioni di fico d'india e grano arso pugliesi
Lucana: birra chiara con selezioni di alloro e malto d'orzo lucani
Friulana: birra chiara con selezioni di mela renetta friulana
Siciliana: birra chiara con selezioni di fiori di zagara siciliana
Piemontese: birra chiara con selezioni di mirtillo e riso piemontesi
Toscana: birra chiara con selezioni di pregiato orzo e farro toscani



www.birramoretti.it

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Viropa (2)
22 agosto 2015

Devo assaggiare anche questa... con un nome così non mi posso esentare...


VIROPA Bloody Mary
Un infuso alla frutta unico nel suo genere che rappresenta una novità assoluta. Viropa ha creato un infuso dalle caratteristiche ben precise per andare incontro a quelle persone che non bevono infusi ai frutti tradizionali per la loro spiccata acidità. L'aggiunta di barbabietola (rapa rossa) riduce al minimo l'acidità della bevanda e le conferisce nel contempo un colore rosso intenso completamente naturale. Un infuso gradevole dal gusto pieno.
Ingredienti: rosa canina, barbabietola, mela, scorza d'arancia, succo di limone.

www.viropa.it

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Viropa
14 agosto 2015

Tra regali e acquisti cinque novità Viropa da provare...


Viropa, il mondo delle tisane e degli infusi.

Infuso alla melagrana "BIO"
Il melograno (punica granatum) è un arbusto cespuglioso alto fino a 4/5 metri. Il frutto, la melagrana, è una bacca con buccia molto dura e coriacea che ha al suo interno diverse partizioni interne che dividono i semi. I semi sono circondati da una polpa traslucida, colorata dal bianco al rosso rubino, succosissima e dolce-acidula. L'infuso alla melagrana Viropa da agricoltura biologica ha un sapore leggermente amaro-acidulo ed è un'ottima bevanda da gustare anche fredda come dissetante delle giornate calde.

Infuso ai litchi
L'infuso con vero succo di litchi è un infuso del tutto particolare. Il litchi (litchi chinensis), della famiglia delle sapindaceae, é originario della Cina meridionale e si contraddistingue per il suo sapore unico dal gusto gradevolissimo.

Tè verde con zenzero "BIO"
Dalla combinazione di tè verde giapponese pregiato sencha e zenzero selezionato nasce questa particolare miscela. Lo zenzero, originario dell'Estremo Oriente, in India è tradizionalmente usato in aggiunta al tè per ottenere una bevanda gradevole e carica di sapore aromatico.

Tè verde con zafferano "BIO"
I petali di zafferano, scrupolosamente selezionati e raccolti a mano sono da sempre una spezia nobile e costosissima. Il sapore unico del pregiato zafferano naturale accompagnato dal gusto fine del tè verde sencha conferiscono a questo infuso un carattere unico e inconfondibile.

Spezie per vin brulè
Il vin brulè ha una antica tradizione. La composizione di questa miscela di spezie si basa su una vecchia ricetta del Sudtirolo per dare al vin brulè un gusto pieno e carico.

www.viropa.it

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Pane e pomodoro
9 aprile 2013

Scrive Massimo Montanari, docente di Storia medievale e di Storia dell’alimentazione dell’Università di Bologna, nella rubrica Cibo è cultura del numero di aprile di CON (il mensile dei soci COOP):

Pane e pomodoro. Se il gusto diventa memoria.

Una fetta di pane abbrustolito. Un piccolo pomodoro fresco. Tagliato in due, il pomodoro si sfrega sul pane e gli dà un colorino rosso pallido. Volendo, si può aggiungere una sfregatina di aglio. Volendo, una spruzzata d'olio. Ma i due elementi base restano il pane e il pomodoro. Due prodotti semplici, addirittura banali. Tuttavia capaci, messi insieme, di costruire un cibo dal forte valore identitario.
Chi va a Barcellona, o in qualsiasi altra città o cittadina catalana, sa che il "pa amb tomate" (pane con pomodoro) è un oggetto-culto che dà inizio a qualsiasi pasto, che accompagna qualsiasi pasto. Quasi un feticcio gastronomico. La Catalogna non è certo l'unico posto al mondo in cui l'abbinamento funziona: le nostre bruschette non sono poi molto diverse, e molti amici del sud Italia contesterebbero violentemente la sicurezza con cui qualsiasi catalano pretende l'esclusiva di questo pane con pomodoro. Ma la questione non è sapere chi ha inventato la vivanda, chi per primo ha pensato che sfregare un pomodoro su una fetta di pane tostato potesse soddisfare il gusto in modo così piacevole, così appagante da spingere alla ripetizione del gesto, da farlo diventare un'abitudine, un desiderio ricorrente. Quando il gusto diventa memoria, una tradizione è nata. (...)

www.consumatori.e-coop.it

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