Il mio grande amore: un impunito felino bulimico.

“Mi chiamo Marcellino, avrei dovuto chiamarmi Celso Marcello ma questa è una storia che qui non racconterò. Mi sono materializzato piccolo e confuso su un albero di una falegnameria di Isolaccia nella fredda Valdidentro. Tratto in salvo e dopo un anno di vita passato in fattoria tra molte peripezie (il pericolo non è esattamente il mio mestiere) sono approdato nella prima casa della mia mamma umana. Da quel giorno abbiamo cambiato varie case e affrontato tanti cambiamenti ma non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai smesso di volerci bene.”