foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Ricetta: tagliatelle rigate con coppa ubriaca
27 febbraio 2015

Dall'Abruzzo con furore queste inusuali tagliatelle rigate... perfette per un sugo di carattere...


Tagliatelle rigate con coppa ubriaca

400 gr. di tagliatelle rigate (o bucatini)
400 gr. di polpa di pomodoro
140 gr. di coppa (o capocollo)
1 cipolla grande
2 peperoncini secchi
1 bicchierino di gin o vodka
prezzemolo
olio extravergine d’oliva
sale e pepe


Affettare finemente la cipolla e farla appassire in una larga padella con poco olio, aggiungere la coppa tritata al coltello poi sfumare con il gin. Unire i peperoncini sbriciolati, la polpa di pomodoro, sale e pepe poi fare cuocere il sugo per una decina di minuti.
Lessare le tagliatelle rigate in abbondante acqua salata, scolarle al dente e versarle nel sugo. Mescolare bene aggiungendo del prezzemolo tritato e, se necessario, poca acqua di cottura della pasta.
Servire mettendo a dispozione del parmigiano grattugiato o del pecorino.

Coppa: insaccato detto anche capocollo, capicollo, lonza o lonzino presente in varie regioni italiane. E'ottenuto dalla lavorazione della porzione superiore del collo e da parte della spalla del maiale, le carni vengono salate e massaggiate poi insaccate in un budello naturale e fatte stagionare. Nel corso della lavorazione sono aggiunte spezie ed erbe aromatiche tipiche delle diverse località di produzione.

Tagliatelle rigate Pastificio Maiella, pasta di semola di grano duro trafilata in bronzo
www.pastificiomaiella.com

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Cappello-burger
21 febbraio 2015



Geniale il ventiduenne australiano Phil Ferguson (in arte Chili Philly), nativo di Perth, che realizza per il suo hobby follemente creativo copricapi all’uncinetto che riproducono cibi spazzatura e non.

La cliccatissima carrellata di immagini su Instagram che illustra le creazioni di Chili Philly inizia con il cappello hamburger realizzato ad agosto 2014, ispirato al suo lavoro presso un famoso locale a Melbourne (Tuck Shop Take Away), sino ad arrivare al piatto di spaghetti confezionato recentemente per San Valentino.

L'artista del crochet pare abbia imparato a lavorare all’uncinetto da autodidatta seguendo un tutorial su Youtube. Ogni cappello richiede in media due o tre giorni di lavoro per la realizzazione.

instagram.com/chiliphilly
www.facebook.com/thechiliphilly

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Ricetta: baccalà al latte
19 febbraio 2015

Baccalà al latte

2 filetti di baccalà (1 kg. circa)
400 ml. di latte
8 filetti d’acciuga sott’olio
4 cucchiai di grana grattugiato
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
farina
olio extravergine d'oliva


Dissalare il baccalà tenendolo immerso in acqua fredda per due giorni e cambiando spesso l'acqua di ammollo.
Tagliare il baccalà dissalato a grossi pezzi, togliere la pelle e tutte le spine con l'apposita pinzetta quindi asciugarlo bene e infarinarlo.
In un'ampia e bassa casseruola, adatta anche alla cottura in forno, fare sciogliere le acciughe con l'olio e cuocere velocemente d'ambo i lati i pezzi di baccalà infarinati. Spento il fuoco aggiungere l’aglio schiacciato con uno spremiaglio, il latte, abbondante prezzemolo tritato e una spolverata di grana.
Infornare a 180° e cuocere sino a quando il latte è completamente assorbito (una mezz'ora circa).

Servire con fette di polenta grigliate o patate lesse.

Baccalà e stoccafisso. Sono prodotti entrambi ottenuti dal merluzzo ma differiscono per la tecnica di lavorazione e conservazione del pesce. Lo stoccafisso è essiccato mentre il baccalà è salato (e talvolta, in seguito, parzialmente essiccato). Sia il baccalà che lo stoccafisso prima dell’uso necessitano di un lungo ammollo in acqua. Nella tradizione gastronomica veneta lo stoccafisso è protagonista assoluto ma è chiamato con il termine tradizionale "bacalà".

Per cimentarsi con il famosissimo tradizionale bacalà alla vicentina ecco la ricetta della Confraternita del Bacalà alla Vicentina.
baccalaallavicentina.it

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Please save the animals
17 febbraio 2015

Il tricheco ha tutta la mia comprensione...


Tom Arma, fotografo, ha iniziato il suo lavoro con i bambini nel 1972. La serie "Please save the animals" è dedicata ai piccoli di tutto il mondo con l'augurio che possano rendere il mondo un posto migliore.

"Siamo tutti parte del cerchio della vita, qualsiasi cosa facciamo all'ambiente lo facciamo a noi stessi" Tom Arma



Please save the animals
tomarma.com

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Cupido sulla torta
14 febbraio 2015



Due torte per San Valentino proposte da Anna e Cristina di Sweet & Crazy Cake.

"Ebbene si, siamo noi, Anna & Cristina! Ecco a voi le due anime di Sweet & Crazy Cake. Siete amanti della dolcezza? Avete i cuoricini negli occhi a San Valentino? Ecco la torta di Cristina, coccolatevi. Ma se in questa giornata pensate solo a trafiggere il vostro ex... ecco la torta che fa per voi (quella di Anna). Comunque la pensiate, auguri!"

Su Sweet & Crazy Cake, il blog delle pazze per le torte, i due tutorial per la realizzazione.

pazzeperletorte.blogspot.it

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Ricetta: mafè di manzo
13 febbraio 2015

Mi è piaciuto veramente molto... sarà perchè quando ero nel pancione mamma aveva le voglie di burro d'arachidi?

Mafè di manzo

650/700 gr. di carne di manzo (spinacino)
500 gr. di passata di pomodoro
360 gr. di riso
100 gr. di burro di arachidi
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 cipolle
1 spicchio d'aglio
4 patate medie
2 peperoncini freschi
1 dado vegetale
olio di arachidi
sale


Tagliare la carne a dadini (più piccoli di un normale spezzatino), i peperoncini a striscioline dopo aver tolto i semi e i filamenti bianchi e tritare al coltello le cipolle molto grossolanamente.
Rosolare la carne con poco olio nella pentola a pressione poi aggiungere la cipolla, il peperoncino e l'aglio schiacciato con uno spremiaglio. Quando la cipolla è leggermente appassita unire la passata, il dado, le patate pelate e lasciate intere e un bicchiere d'acqua. Chiudere la pentola a pressione e fare cuocere per 20 minuti circa a partire dal fischio.
Completata la cottura a pressione fare addensare bene il sugo aggiungendo il concentrato di pomodoro e del sale se necessario.
Mettere il burro di arachidi in una ciotola con qualche cucchiaio di acqua tiepida e mescolare energicamente sino a ottenere una crema soffice e spumosa. Togliere le patate dalla pentola, aggiungere la crema di burro di arachidi e amalgamare bene.
Servire il mafè in un grande piatto piano (possibilmente colorato) con le patate cotte insieme e del riso bollito.

Il mafé è uno stufato tipico della cucina del Senegal e del Gambia, si prepara tradizionalmente con l'agnello o il manzo ma può essere cucinato anche con il pollo, il pesce (fresco o essiccato) o nella versione vegetariana. La ricetta di base prevede carne, cipolla, pomodoro (passata o concentrato), peperoncino, arachidi (o burro di arachidi) e un vegetale o due (carote, patate, cavolo, rapa, zucca). Viene servito accompagnato da riso lessato.


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Una favola sugli occhi
12 febbraio 2015



Tal Peleg, make up artist israeliana, crea delle vere e proprie illustrazioni sulle palpebre. Realizza trucchi estremi con decorazioni astratte, disegni di gatti e sushi sino ad arrivare a raccontare storie riproducendo scene ispirate a film, romanzi e fiabe con una precisione degna di un miniaturista.

instagram.com/tal_peleg
www.facebook.com/TalPelegMakeUp

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Ricetta: minestra di catalogna
9 febbraio 2015

Certo l'amaro deve piacere...

Minestra di catalogna

350/400 gr. di catalogna
140 gr. di tubetti rigati
4 patate medie
1 cipolla
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 l. d'acqua
1 dado vegetale
peperoncino in polvere
olio extravergine d’oliva
sale


Tagliare la catalogna a pezzi non troppo piccoli, le patate a dadini e la cipolla a fettine. Mettere tutte le verdure nella pentola a pressione insieme all'olio, insaporire velocemente a pentola aperta, quindi aggiungere l'acqua e il dado.
Chiudere la pentola e cuocere per quindici minuti dal fischio (con una pentola tradizionale calcolare un tempo almeno doppio). Terminata la cottura a pressione aggiungere il concentrato di pomodoro, un pizzico di peperoncino e i tubetti, mescolare bene e fare cuocere il tempo necessario alla cottura della pasta. Verificare consistenza e sapidità della minestra aggiungendo, se necessario, acqua e sale.
Servire caldissima.

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Ricetta: frittata di pak choi
4 febbraio 2015

Lo punto al supermercato, il nome fa subito simpatia... il commesso: "E' una novità in assortimento". Comprato e cucinato!


Frittata di pak choi

500 gr. di pak choi
6 uova
2 cucchiai di grana grattugiato
1 spicchio d'aglio
2 noci di burro
sale e pepe


Togliere le uova dal frigorifero. Lavare e tagliare i pak choi a strisce piuttosto alte e cuocerle a vapore per 2/3 minuti con la pentola a pressione. Insaporirle successivamente in padella con una noce di burro e l'aglio sino a quando risultano ben asciutte e in ultimo salare.
In una ciotola sbattere le uova con una forchetta insieme al grana, un pizzico di sale e il pepe, unire quindi i pak choi dopo aver eliminato lo spicchio d'aglio.
Ungere una padella antiaderente per frittata con la noce di burro rimasta, scaldare e versare il composto in uno strato omogeneo. Cuocere a fuoco medio per alcuni minuti il lato a contatto con la padella sino a quando è colorito al punto giusto quindi girare la frittata e cuocere l’altro lato.
Servire calda o tiepida.

Il pak choi (o bok-choy) è un cavolo cinese dalle foglie carnose e croccanti. Alimento molto diffuso nella cucina asiatica si trova ora facilmente anche in Europa dove viene coltivato principalmente in Olanda. Molto simile alle bietole coste, appartiene però al genere Brassica, come il cavolo cappuccio, il cavolo nero, il cavolo verza, i broccoli e il cavolfiore. Ha sapore delicato e leggermente amarognolo.



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Un mandala nel piatto
2 febbraio 2015



Amalia Bussard realizza e fotografa meravigliosi mandala gastronomici. Opere d'arte vegane che sono cibo per il corpo e per la mente.

Mandala è un termine sanscrito, letteralmente essenza (manda) + contenere (la), tradotto anche come cerchio o ciclo. Identifica un’immagine simbolica circolare che riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo che nell'Hinduismo. I mandala sono utilizzati da guide spirituali come strumento di meditazione. La creazione di un mandala è una ricerca di pace interiore.

instagram.com/the_wholesome_bowl

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