foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Ricetta: laadass di lenticchie rosse
2 gennaio 2021

Ispirata dalla crema con lenticchie rosse e curcuma delle zuppe dal mondo Zerbinati...

Laadass di lenticchie rosse (zuppa speziata marocchina)

250 gr. di lenticchie rosse decorticate
2 carote grandi
1 patata
1 cipolla bionda
mezzo spicchio d’aglio
200 gr. di passata di pomodoro
1 l. d'acqua
1 dado vegetale
2 cucchiaini di curcuma
1 cucchiaino di paprica dolce
peperoncino secco
coriandolo in polvere
semi di cumino
olio extravergine d'oliva
succo di mezzo limone
prezzemolo tritato
sale e pepe


Sciacquare bene le lenticchie e metterle da parte.
Tagliare a pezzi grossolani carote, patata e cipolla poi mettere tutte le verdure nella pentola a pressione con l'olio, la curcuma e la paprica e rosolarle brevemente. Successivamente aggiungere la passata di pomodoro, l'acqua, il dado, l'aglio, un pizzico di peperoncino e di coriandolo in polvere e alcuni semi di cumino.
Chiudere la pentola a pressione e cuocere 15/20 minuti dal fischio.
Frullare la zuppa, aggiungere le lenticchie decorticate e proseguire la cottura a pentola aperta per una dozzina di minuti circa. Regolare di sale, se necessario, poi pepare e aggiungere in ultimo il succo di limone e il prezzemolo tritato.
Servire in tavola insieme a degli spicchi di limone da spremere a piacere sulla laadass fumante.

La laadass è una speziata zuppa di lenticchie di origine marocchina spesso cucinata durante il Ramadan e gustata al tramonto accompagnata da pane e formaggio di capra.



www.zerbinati.com

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Ricetta: lobster roll con fettine di ravanelli
30 agosto 2020

Quando prepari tutto per uno scatto in luce naturale e poi arriva un nubifragio improvviso che fa precipitare nelle tenebre...


Lobster roll (panino all'astice con fettine di ravanelli)

4 astici surgelati (1,2 kg.)
4 panini per hot dog (250 gr.)
1 limone
12 cucchiaini di maionese
prezzemolo
4 ravanelli
burro
sale e pepe

Fare scongelare quattro astici di medie dimensioni a temperatura ambiente o, per velocizzare l'operazione, immersi in acqua tiepida ancora chiusi nelle loro confezioni.
Cuocerli successivamente immergendoli in acqua bollente per il tempo indicato (pochi minuti se sono precotti).
Tagliare a metà gli astici intiepiditi e con l'aiuto di apposite pinze e scavini per crostacei estrarre tutta la polpa possibile sia dai corpi che dalle chele.
Condire la polpa d’astice ricavata con succo di limone, maionese, prezzemolo tritato, sale e pepe. Mescolare bene e fare raffreddare il tutto in frigorifero.
Affettare sottilmente i rapanelli.
Praticare un profondo taglio a cuneo formando una tasca lungo il lato superiore di ogni panino per hot dog (perfetto è il New England bun bread un morbido pan brioche dolce, burroso e dorato dalla tipica forma allungata) poi spennellarlo abbondantemente con burro fuso sia esternamente sia nella parte tagliata. Fare dorare i panini così preparati su una piastra.
Comporre i quattro lobster roll riempiendo abbondantemente i panini per hot dog imburrati ancora caldi con l'insalata d'astice fresca e decorare con le fettine di ravanelli.

In assenza delle pinze per crostacei aiutarsi nella pulitura degli astici con un comune schiaccianoci. Conservare i carapaci per preparare un intenso fumetto di pesce da utilizzare a piacere per zuppe o risotti.

Esistono principalmente due versioni della ricetta del lobster roll: quella del Maine con l'astice condito a crudo (nella tipologia più classica anche con la presenza di una dadolata di sedano) e quella del Connecticut che prevede unicamente un passaggio dell'astice in padella con il burro.


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Ricetta: sangria estiva all’anguria
20 luglio 2019

Una versione leggera e molto, molto estiva...


Sangria estiva all'anguria

1 bottiglia di cabernet sauvignon (750 ml.)
1 pesca noce
2 grosse albicocche
un quarto di anguria baby
8 ciliegie
una manciata di mirtilli
250 ml. di succo di arancia bionda
2 cucchiai di zucchero di canna
1 stecca di cannella
1 anice stellato


Scegliere frutta matura ma ben soda e lavarla accuratamente, poi tagliare a cubetti la pesca con la buccia e fare lo stesso con le albicocche e la polpa dell'anguria privata dei semi. Dividere a metà le ciliege ed eliminare i noccioli.
Mettere la frutta tagliata e i mirtilli in una caraffa di vetro insieme allo zucchero, la stecca di cannella e l'anice stellato poi versare il vino e il succo di arancia bionda. Lasciare riposare in frigorifero almeno due ore o preferibilmente una notte.
Servire la sangria molto fredda nella caraffa o in un'anguria svuotata della polpa.

E' una versione non particolarmente alcolica e dolce da servire con un antipasto di tapas o a tutto pasto con una paella. La sangria può essere conservata in frigo per qualche giorno dopo aver tolto la frutta.

La sangria è una bevanda alcolica a base di vino, frutta e spezie originaria della penisola iberica. Solitamente realizzata con il vino rosso in Catalogna è possibile trovarla anche fatta con vino bianco o spumante (sangria de cava). Pare che in origine fosse comunemente bevuta dai contadini portoghesi che la chiamarono così per il suo colore simile al sangue. Molte e differenti le ricette che di solito prevedono vino rosso corposo, pesche, mele, arance e limoni, spezie come cannella e chiodi di garofano, zucchero, talvolta un superalcolico e seltz.


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Ricetta: cuori ghiacciati di birra alla ciliegia
20 agosto 2018

Le birre aromatizzate alla frutta non sono proprio la mia passione ma questi cuoricini possono avere il loro perchè...

Cuori ghiacciati di birra alla ciliegia

1 bottiglietta di birra alla ciliegia (Cherry Chouffe Rouge)

Munirsi di stampini formaghiaccio a forma di cuore.
Versare la birra alla ciliegia negli stampi e metterli in freezer per alcune ore sino a quando i ghiacciolini sono completamente solidificati.
Servire i cuori di birra in ciotoline individuali e pescarli velocemente con un cucchiaino perchè tendono a sciogliersi velocemente a causa del contenuto alcolico.

Interessante e originale proposta per un fine pasto estivo.

Kriek: birra belga alla ciliegia. La parola fiamminga "kriek" identifica una ciliegia piccola, scura e amara originaria di Schaarbeek usata per la produzione di questa birra anche se i birrai hanno rimpiazzato, in parte o completamente, queste ciliegie con altre varietà più comuni. Tradizionalmente la birra kriek è realizzata a partire da una base di lambic o di ale scura fiamminga dove le ciliegie, con il nocciolo, vengono lasciate in infusione per diversi mesi ottenendo un aroma di frutta non particolarmente dolce e con un tono amaro di mandorla dato dai noccioli. Talvolta le kriek possono però essere semplicemente addizionate a succo di ciliegie con o senza l'aggiunta di zucchero. Sono birre particolarmente popolari in Belgio e nei Paesi Bassi.



www.achouffe.be

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Museo del Pomodoro
27 agosto 2017

Il Museo del Pomodoro a Collecchio

Di origine americana, il pomodoro ha trovato proprio in provincia di Parma terreno fertile, già a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Il territorio non si è limitato alla coltivazione ma si è orientato anche verso la trasformazione, tanto da esportare oggi, in tutto il mondo, non solo i prodotti a base di pomodoro ma anche la tecnologia per l’industria conserviera. Il pomodoro rientra dunque a pieno titolo nel percorso museale che valorizza i prodotti tipici del parmense.
La sede del museo è collocata all’interno della Corte di Giarola, nel comune di Collecchio, centro di trasformazione agroalimentare d’epoca medievale. L’allestimento è organizzato in sette sezioni tematiche.
La prima racconta la storia, con l’arrivo in Europa nel Cinquecento del pomodoro e la sua successiva diffusione nella cultura alimentare. Sono illustrate le varietà esistenti, le proprietà nutritive, le zone di produzione.
La seconda sezione illustra lo sviluppo dell’industria di trasformazione: dal prodotto secco alla conserva, dai concentrati ai passati, dai sughi pronti ai succhi da bere.
La terza mostra lo sviluppo delle tecnologie produttive: dalla proto-industria alla fabbrica con la ricostruzione di una linea di produzione per la conserva di pomodoro realizzata con 14 macchine d’epoca.
Molto interessante anche la quarta tappa che affronta la tematica del prodotto finito e degli imballaggi, con l’esposizione di oltre cento latte originali d’epoca, nonché il ricchissimo materiale di comunicazione e promozione degli oltre settanta marchi attivi all’inizio del Novecento nel Parmense.
La quinta sezione si dedica allo sviluppo dell’industria meccanica, la sesta racconta gli imprenditori pionieri e i differenti lavori in fabbrica, ospita uno spazio dedicato alla Stazione sperimentale dell’industria delle conserve e alimentari istituita nel 1922 e alla Mostra delle Conserve, importante vetrina dell’industria parmigiana e progenitrice dell’attuale Cibus.
A chiudere il percorso museale la cultura del 'Mondo Pomodoro' con pubblicità, citazioni, dipinti, sculture e ricette a base di pomodoro fino ad arrivare alla gastronomia, col matrimonio con pasta e pizza.



www.museidelcibo.it/pomodoro

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Ricetta: pollo freddo al limone e origano
11 settembre 2016

Semplice semplice...

Pollo freddo al limone e origano

2 petti di pollo (1 kg. circa)
1 cipolla
2 limoni
origano (fresco o secco)
olio extravergine d'oliva
sale e pepe


Tagliare la cipolla in quattro poi dividere i petti di pollo in due eliminando eventuali ossa e cartilagini. Spremere due limoni succosi.
Cuocere il pollo a vapore nella pentola a pressione (15 minuti circa) mettendo gli spicchi di cipolla nell'acqua e i petti nel cestello.
Terminata la cottura estrarre i petti di pollo e quando sono intiepiditi tagliarli in diagonale a fettine piuttosto sottili.
Disporre le fette di pollo in un contenitore di vetro condendo ogni strato con il succo di limone, l'origano, il sale e il pepe poi terminare con una generosa dose di ottimo olio extravergine d'oliva.
Fare riposare in frigorifero non meno di 12 ore. Servire freddo o a temperatura ambiente.

Il brodo della cottura al vapore, opportunamente salato e speziato, può essere usato per preparare del cous cous di accompagnamento.


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Mogu Mogu
21 luglio 2016

Simpatica bottiglietta scovata la prima volta al mercatino etnico in Darsena...


L'unica bevanda che si può masticare!
Mogu Mogu è una bibita alla frutta con pezzetti di nata de coco prodotta in Tailandia.
E' disponibile al gusto: litchi, cocco, mango, ananas, fragola, pesca, uva, mela, arancia, limone, melone, guava, yogurt e cola.

La nata de coco è un alimento gelatinoso preparato facendo fermentare l'acqua di cocco (il liquido contenuto all'interno delle noci di cocco). Originaria delle Filippine questa gelatina è comunemente consumata dolcificata come dessert o in abbinamento ad altre preparazioni.

mogumogumanila.com
ilovemogumogu.com
www.facebook.com/MoguMoguManila

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Ricetta: Daikon 3
17 luglio 2016

Se un meganoide ti spia...


Daikon 3 (tris di cruditè di daikon)

1 daikon piccolo
• olio extravergine d'oliva
  sale
  pepe
• salsa di soia
  olio di arachidi
  semi di sesamo
• succo di limone
  olio extravergine d'oliva
  miele millefiori
  semi di papavero
  sale


Pelare con un pelapatate il daikon e dividerlo in tre pezzi uguali.
Tagliare la prima parte del daikon a metà nel senso della lunghezza poi a fettine. Condire le mezzelune di daikon con un buon olio extravergine d'oliva fruttato, sale e una generosa macinata di pepe.
Tagliare la seconda parte del daikon a bastoncini sottili, lunghi circa quattro centimetri, e condirli con salsa di soia, olio di arachidi e semi di sesamo tostati in padella.
Per la terza parte del daikon procedere con un taglio a piccoli cubetti poi insaporire con una salsina liquida ben emulsionata composta da succo di limone, olio extravergine d'oliva, sale e una puntina di miele. Finire con una spolverata di semi di papavero.


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Ricetta: straccetti di pollo alla melagrana
11 febbraio 2016

Ricetta approvata da Oliver... assistente fotografo e assaggiatore ufficiale!

Straccetti di pollo alla melagrana

800 gr. di petto di pollo a fette
2 melagrane
2 fette di prosciutto crudo
1 bicchierino di vino rosato
farina
1 noce di burro
olio extravergine d’oliva
erba cipollina
sale e pepe


Aprire le melagrane e sgranare i chicchi eliminando accuratamente tutte le parti bianche della buccia e le membrane interne perchè molto amare. Tenere da parte 4 cucchiai di chicchi interi e spremere i rimanenti usando uno schiacciapatate in modo da ricavarne il succo.
Tagliare le fette di pollo a striscioline e passarle in poca farina.
Mettere in un'ampia padella o in un saltapasta l'olio e il burro a scaldare poi rosolare il pollo sino a quando è leggermente dorato, successivamente aggiungere il prosciutto tagliato a striscioline sottilissime e sfumare con il vino rosato.
Evaporato il vino unire l'erba cipollina e il succo di melagrana, salare e pepare.
A fine cottura, quando il sugo è ben addensato, aggiungere i chicchi di melagrana interi, scaldarli appena e servire.


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Ricetta: risotto ai topinambur e acciughe
15 dicembre 2015

Risotto ai topinambur e acciughe

400 gr. di riso parboiled per risotti o superfino
300 gr. di topinambur
1 scalogno piccolo
4 filetti d’acciuga sott’olio
mezzo bicchiere di vino bianco
1 dado vegetale
2 cucchiai di succo di limone
prezzemolo
olio extravergine d’oliva
burro
pepe


Pelare i topinambur e immergerli in una ciotolina con acqua e limone perchè non anneriscano poi tagliarli a pezzettini molto piccoli.
Soffriggere nella pentola a pressione in poco olio lo scalogno tritato poi aggiungere le acciughe spezzettate. Quando i filetti sono sciolti unire il dado sbriciolato e il riso a tostare poi sfumare con il vino bianco.
Aggiungere i topinambur e acqua calda sino a superare di un dito il livello del riso. Chiudere la pentola a pressione, abbassare la fiamma a partire dal fischio e cuocere per cinque minuti, quindi spegnere il fuoco e aspettare ancora 2/3 minuti prima di fare sfiatare la valvola.
Aprire la pentola e mescolare il riso, se necessario aggiungendo poca acqua calda, in ultimo unire una noce di burro, il succo del limone, il prezzemolo e fare mantecare.
Pepare e servire il risotto all’onda.


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