Ricetta: tortilla bowls con patè di fagioli rossi13 febbraio 2021
Messico e nuvole...
Tortilla bowls con patè di fagioli rossi
1 sacchetto di tortilla bowls Old El Paso
1 lattina di fagioli rossi
3 peperoncini dolci (rosso, arancione e giallo)
1 scalogno
2 cucchiai di provolone grattugiato
mezzo cucchiaino di paprica affumicata
peperoncino piccante in polvere
semi di cumino (facoltativi)
olio extravergine d’oliva
sale
Affettare sottilmente lo scalogno e i peperoncini dolci freschi, privandoli dei semi, poi cuocere il tutto in poco olio d'oliva. Salare.
Sciacquare bene i fagioli rossi dal loro liquido di conservazione, conservarne una cucchiaiata, poi frullare i restanti, aggiungendo acqua o brodo, sino ad avere un composto della giusta consistenza per essere spalmato. Aggiungere alla crema ottenuta la paprica affumicata, il provolone stagionato grattugiato, peperoncino in polvere a piacere, semi di cumino pestati (facoltativi), olio e sale.
Riempire ogni tortilla bowls con il patè di fagioli rossi, quindi decorare con alcune striscioline di peperoncini dolci stufati e un fagiolo rosso.
Servire subito le tortilla bowls a temperatura ambiente per non comprometterne la croccantezza.
Il provolone grattugiato può essere sostituito con parmigiano o pecorino.
Le nuove tortilla bowls Old El Paso sono tortilla chips dalla forma di ciotoline che permettono di contenere i più svariati ripieni: densi, fluidi o a pezzettini. Ideali per un aperitivo o per preparare un piatto da condividere. Perché intingere quando si può raccogliere?
www.oldelpaso.it
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Tags: cumino, fagioli rossi, frullatore, Old El Paso, olio, paprica affumicata, patè di fagioli, peperoncini dolci, peperoncino, provolone, ricetta, sale, scalogno, tortilla bowls
Ricetta: laadass di lenticchie rosse2 gennaio 2021
Ispirata dalla crema con lenticchie rosse e curcuma delle zuppe dal mondo Zerbinati...
Laadass di lenticchie rosse (zuppa speziata marocchina)
250 gr. di lenticchie rosse decorticate
2 carote grandi
1 patata
1 cipolla bionda
mezzo spicchio d’aglio
200 gr. di passata di pomodoro
1 l. d'acqua
1 dado vegetale
2 cucchiaini di curcuma
1 cucchiaino di paprica dolce
peperoncino secco
coriandolo in polvere
semi di cumino
olio extravergine d'oliva
succo di mezzo limone
prezzemolo tritato
sale e pepe
Sciacquare bene le lenticchie e metterle da parte.
Tagliare a pezzi grossolani carote, patata e cipolla poi mettere tutte le verdure nella pentola a pressione con l'olio, la curcuma e la paprica e rosolarle brevemente. Successivamente aggiungere la passata di pomodoro, l'acqua, il dado, l'aglio, un pizzico di peperoncino e di coriandolo in polvere e alcuni semi di cumino.
Chiudere la pentola a pressione e cuocere 15/20 minuti dal fischio.
Frullare la zuppa, aggiungere le lenticchie decorticate e proseguire la cottura a pentola aperta per una dozzina di minuti circa. Regolare di sale, se necessario, poi pepare e aggiungere in ultimo il succo di limone e il prezzemolo tritato.
Servire in tavola insieme a degli spicchi di limone da spremere a piacere sulla laadass fumante.
La laadass è una speziata zuppa di lenticchie di origine marocchina spesso cucinata durante il Ramadan e gustata al tramonto accompagnata da pane e formaggio di capra.
www.zerbinati.com
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Ricetta: lenticchie rosse alla paprica affumicata1 gennaio 2019
Variazione di lenticchie in rosso per il cenone...
Lenticchie rosse alla paprica affumicata
250 gr. di lenticchie rosse
350 gr. di passata di pomodoro
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
mezzo cucchiaio di paprica affumicata dolce
1 peperoncino secco piccolo (facoltativo)
1 cucchiaino di semi di cumino
1 foglia d'alloro
olio extravergine d'oliva
sale
Sciacquare le lenticchie con acqua fredda e cuocerle, con una foglia di alloro, in abbondante acqua nella pentola a pressione per 8/10 minuti.
Preparare un trito grossolano di cipolla e soffriggerlo con l’olio e lo spicchio d'aglio tagliato a metà in una capiente pentola sino a quando tende a diventare trasparente, poi togliere l'aglio e unire la passata di pomodoro.
Scolare bene le lenticchie lessate eliminando la foglia di alloro e completare la cottura nella pentola con il sugo aggiungendo la paprica affumicata, i semi di cumino e il peperoncino sbriciolato. Salare a fine cottura.
Le lenticchie rosse di norma non necessitano di ammollo e si lessano (senza pentola a pressione) per 30 minuti circa. I tempi si calcolano dal bollore iniziando la cottura in acqua fredda non salata.
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Ricetta: burrito di manzo con fagioli e mais21 settembre 2018
Burrito di manzo con fagioli e mais
4 tortillas grandi (240 gr.)
400 gr. di carne trita di manzo
500 gr. di passata di pomodoro
250 gr. di fagioli rossi (o neri) lessati
140 gr. di mais
6 peperoni friggitelli
2 cipolle
1 spicchio d'aglio
2 peperoncini piccanti freschi
8 fette di cheddar
mezzo cucchiaino di semi di cumino
coriandolo in polvere
olio extravergine d’oliva
tequila
sale
Mondare i friggitelli, eliminando i semi e i filamenti bianchi, poi tagliarli a striscioline, quindi procedere nello stesso modo con i peperoncini piccanti riducendoli poi a cubetti piccolissimi. Affettare sottilmente le cipolle.
In una padella tipo saltapasta rosolare bene la carne trita con l'olio poi sfumare con la tequila, successivamente aggiungere la cipolla, i friggitelli e il peperoncino. Quando la cipolla inizia a essere trasparente unire la passata di pomodoro, i fagioli, il mais, l’aglio schiacciato con uno spremiaglio, i semi di cumino e un pizzico di coriandolo in polvere. Salare.
Cuocere il tutto per una ventina di minuti, sino a quando il sugo è ben ristretto.
Riempire generosamente le quattro tortillas al centro e chiuderle a portafoglio. Adagiare i burritos su una piastra di ghisa calda prima brevemente dal lato della chiusura, in modo da sigillarli, poi dall'altro lato sino a leggera doratura. Terminare girandoli nuovamente e coprendo ognuno con due fette di formaggio cheddar.
Servire i burritos ben caldi quando il formaggio è filante.
Accompagnare con un'insalata fresca e croccante di lattuga iceberg, pomodoro e cipolla.
Il burrito (o taco de harina), classico street food tex mex, è una tortilla di farina farcita in vario modo solitamente con carne di manzo o pollo, tritata o tagliata a piccoli pezzi, e arricchita con altri ingredienti. La parola burrito deriva dallo spagnolo "piccolo asino" infatti pare che la pietanza sia stata creata da Juan Méndez, venditore ambulante di cibo, che durante la rivoluzione messicana per conservare il cibo al caldo pensò di avvolgerlo in grandi tortillas, idea di successo che lo portò a comprare un asino per vendere la sua invenzione anche oltre i confini del Messico. Oggi il burrito è diffuso prevalentemente negli Stati Uniti e in Canada.
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Ricetta: zuppa di cavolo cappuccio con fagioli e wurstel14 gennaio 2016
Zuppa di cavolo cappuccio con fagioli e wurstel
300 gr. di cavolo cappuccio
375 gr. di fagioli rossi lessati (3 lattine piccole)
2 patate medie a pasta bianca
150 gr. di misto per soffritto surgelato
200 gr. di passata di pomodoro
100 gr. di wurstel piccoli
1 dado di carne
1 cucchiaino di semi di cumino (o di finocchio)
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
Tagliare il cavolo cappuccio a listarelle e le patate a dadini.
Rosolare nella pentola a pressione il misto per soffritto nell’olio poi aggiungere il cavolo, le patate e i fagioli scolati e ben sciacquati dal loro liquido di conservazione.
Successivamente unire il dado, la passata di pomodoro, i semi di cumino e infine acqua sino a coprire a filo le verdure.
Chiudere la pentola a pressione e fare cuocere 10/15 minuti circa a partire dal fischio.
Aperta la pentola verificare, ed eventualmente correggere, la consistenza e sapidità della zuppa quindi aggiungere i wurstel tagliati in diagonale a fette non troppo sottili e cuocere la zuppa scoperta ancora per una decina di minuti.
Pepare e servire in tavola.
Aumentando la quantità di wurstel e aggiungendo delle fette di pane tostato la zuppa diventa un corroborante piatto unico invernale.
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Ricetta: guacamole con tortilla chips24 settembre 2015
Guacamole con tortilla chips
2 avocado maturi
1 peperoncino piccante fresco (verde o rosso)
1 pomodoro grande e sodo
1 cipollotto piccolo
1 spicchio d'aglio
1 lime
cumino in polvere
foglie fresche di coriandolo (o prezzemolo)
olio extravergine d'oliva
tequila (facoltativa)
sale e pepe
100 gr. di tortilla chips di mais giallo
100 gr. di tortilla chips di mais bianco
Scegliere degli avocado ben maturi (il frutto deve cedere alla pressione delle dita), tagliarli a metà ed estrarre la polpa quindi schiacciarla grossolanamente con una forchetta e unire immediatamente il succo del lime perchè non annerisca.
Tritare finemente il cipollotto e il peperoncino fresco, eliminando semi ed eventuali filamenti bianchi. Fare a cubetti molto piccoli il pomodoro dopo aver tolto i semi.
Sfregare bene con lo spicchio d'aglio una ciotola poi raccogliere tutti gli ingredienti: la polpa di avocado, il cipollotto, il peperoncino e il pomodoro unendo anche una spolverata di cumino in polvere, un goccio di tequila, un filo d'olio, sale e pepe.
Tenere la guacamole coperta in frigorifero sino al momento di portarla in tavola cosparsa di un trito di coriandolo.
Servire con le tortilla chips.
La famosa guacamole messicana è un antichissima salsa a base di avocado, ormai diffusa in tutto il mondo, la cui ricetta risale al tempo degli Atzechi. In origine era costituita dalla sola purea di avocado condita con succo di lime e sale ma con il tempo si è arricchita sino ad arrivare alla versione attuale che generalmente comprende anche peperoncino, pomodoro, cipolla, aglio, pepe, cumino e coriandolo.
Il coriandolo (Coriandrum sativum) o prezzemolo cinese è conosciuto anche con il nome spagnolo cilantro. E' una pianta erbacea annuale della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae) la stessa del cumino, dell'aneto, del finocchio e del prezzemolo. Anche se originario dei paesi del Mar Mediterraneo il coriandolo è utilizzato prevalentemente nella cucina indiana e latino americana dove si utilizzano le foglie fresche e i semi essiccati.
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Ricetta: cous cous con manzo alla tunisina1 marzo 2013
Una festa di compleanno speciale... per il festeggiato polpettine di manzo con le candeline e per gli ospiti un ricco cous cous...
Cous cous con manzo alla tunisina
300/350 gr. cous cous precotto (2 bicchieri)
300/350 ml. acqua (2 bicchieri)
700 gr. di polpa scelta di manzo
2 patate
2/3 carote
2/3 zucchine
2 cipolle rosse
1 melanzana piccola oblunga
1 lattina di ceci lessati
1 bottiglia di passata di pomodoro (700 gr. circa)
1 spicchio d'aglio
2 cucchiaini di spezie per cous cous
mezzo cucchiaino di cumino
1 cucchiaino di curcuma (o una bustina di zafferano)
olio extravergine d'oliva
peperoncino
sale e pepe
harissa
Tagliare la carne a cubettoni regolari e rosolarla con poco olio, l'aglio, le spezie per cous cous e eventualmente una punta di peperoncino, in una pentola a pressione. Quando è ben dorata togliere l'aglio, aggiungere i semi di cumino, la passata di pomodoro (eventualmente un po' d'acqua se la passata è molto densa) e il sale, chiudere la pentola e cuocere per 15/20 minuti.
Pulire e tagliare le verdure a grossi pezzi: le patate a dadoni, le carote e le zucchine a rondelle molto spesse, le cipolle a grossi spicchi e la melanzana in modo che ogni pezzo abbia una parte di buccia. Cuocere separatamente tutte le verdure a vapore con la pentola a pressione (sei minuti la patata e la carota, quattro minuti la zucchina e la cipolla, due minuti la melanzana).
Riunire tutte le verdure insieme ai ceci in una larga padella e farle insaporire velocemente con olio, sale e pepe (mescolando il meno possibile per non rompere i pezzi di verdura).
Mettere in una pentola l'acqua con una presa di sale, un goccio d'olio e la curcuma. Spegnere appena raggiunge il bollore e versare il cous cous. Lasciare gonfiare per circa tre minuti (o quanto indicato sulla scatola) poi riaccendere la fiamma e sgranare i chicci con una forchetta aggiungendo altro olio se necessario.
Rovesciare il cous cous il un grande piatto da portata e mettendo tutt'attorno le verdure. Servire a parte la carne con il sugo e una ciotolina con l'harissa.
Il cous cous è fatto generalmente con semola di grano duro (grano duro macinato grossolanamente) ma può essere anche prodotto con farine diverse, di orzo, miglio, sorgo, riso o mais. E' ottenuto facendo passare in un setaccio della semola lavorata con acqua in modo da formare dei piccoli grani che verranno poi fatti essiccare per essere successivamente cotti al vapore. Il cous cous che si trova in commercio è di solito precotto e deve essere unicamente fatto rinvenire in acqua bollente o brodo.
La harissa è una salsa tipica del Nordafrica diffusa soprattutto in Tunisia, a base di peperoncino rosso fresco, aglio e olio d'oliva (talvolta con l'aggiunta di altri ingredienti quali coriandolo, cumino, carvi). Ha la consistenza di una pasta simile al concentrato di pomodoro.
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Ricetta: pollo in mole poblano22 dicembre 2012
Il pollo (o tacchino) in mole poblano è una specialità della cucina messicana. E' un piatto particolarmente elaborato, aromatico e piccante che ha tra i suoi ingredienti profumatissimo cacao, frutta secca, spezie e peperoncino.
La salsa mole poblano deve il suo nome alla città di Puebla, una leggenda racconta che sia stata preparata per la prima volta dalle suore del convento di Santa Rosa, in occasione di una visita vescovile, mescolando tutti gli ingredienti disponibili in dispensa.
Ci sono tantissime differenti ricette per la preparazione di questa salsa, David Lebovitz scrive nel suo libro Sweet life in Paris: “Mi rivolgo a tutti quelli che se-non-ci-metti-dieci-ore-non-è-vero-mole, non sprecate il vostro fiato a criticare dato che a Parigi non si trovano alcuni degli ingredienti. Farò il meglio che posso con ciò che ho a disposizione. La ricetta avrà circa sessantasette ingredienti in meno dell’originale e ci vorrà una frazione del tempo previsto per prepararla. E il risultato sarà altrettanto buono dell’originale. Quindi, se siete la polizia della salsa mole, mettete pure via le vostre manette.”
Ecco una ricetta decisamente semplificata ma efficace:
Pollo in mole poblano
2 petti di pollo
3/4 peperoncini ancho secchi
3/4 peperoncini pasilla secchi
200 gr. di pezzettoni di pomodoro
1 cipolla grossa
2 spicchi d'aglio
3 cucchiai di cacao amaro
4 cucchiai di uvetta
40 gr. di sesamo
100 gr. di arachidi e/o mandorle
6 chiodi di garofano
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
mezzo cucchiaino di coriandolo in polvere
mezzo cucchiaino di cumino in polvere
1 cucchiaino di zucchero di canna
brodo di pollo
pangrattato (o farina di mais)
olio extravergine d'oliva delicato (o di arachidi)
sale e pepe
Pulire i peperoncini ancho e pasilla, eliminando i semi, quindi metterli in ammollo in poca acqua calda insieme all'uvetta per una ventina di minuti circa.
Tostare separatamente in una padella antiaderente, senza condimento, i semi di sesamo, le archidi e le mandorle.
Rosolare nell'olio la cipolla tritata grossolanamente insieme ai chiodi di garofano (che verranno tolti prima di aggiungere gli altri ingredienti) poi unire gli spicchi d'aglio, i peperoncini e l'uvetta ben stizzati, buona parte dei semi di sesamo, le arachidi e le mandorle. Spolverare il tutto con la cannella, il coriandolo e il cumino. Fare insaporire per qualche minuto quindi aggiungere i pezzettoni di pomodoro, il cacao amaro, lo zucchero di canna, il sale e il pepe.
Fare cuocere brevemente poi unire un bicchiere di brodo e frullare il tutto con un frullatore a immersione direttamente nella pentola, continuare la cottura a fuoco lento per circa trenta minuti.
Pulire e tagliare i petto di pollo (ogni petto in otto pezzi) poi dorarli in una padella con poco olio, sale e pepe e portarli a metà cottura, trasferirli quindi nella pentola con la salsa mole e completare la cottura.
La carne deve risultare tenera e la salsa densa e cremosa. Aggiungere altro brodo se la salsa tende a asciugare troppo o un po' di pangrattato (o farina di mais) se fatica ad addensarsi.
Assaggiare e regolare anche all'ultimo di sale, spezie o peperoncino.
Servire il pollo in salsa mole poblano spolverizzato con i semi di sesamo avanzati insieme a riso bollito o quinoa.
I peperoncini ancho e pasilla possono essere sostituiti con un peperone fresco, tre o quattro pomodori secchi e un cucchiaino di peperoncino in polvere. In questo caso il pepeperone, pulito e tagliato a pezzettoni, va soffritto con la cipolla; i pomodori secchi ammollati insieme all'uvetta e uniti alla salsa nello stesso momento; il peperoncino aggiunto insieme alle spezie.
Il cacao amaro può essere sostituito con cinquanta grammi di cioccolato fondente al 70% eliminando lo zucchero di canna.
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Ricetta: chili con carne19 marzo 2012
Per la Festa del papà chili a volontà...
Chili con carne
400 gr. di fagioli neri (o rossi) secchi
300 gr. di carne di manzo macinata
1 peperone verde
700 gr. di passata di pomodoro
1 grossa cipolla
1 spicchio d'aglio
1 foglia di alloro
2 rametti di timo
2/3 cucchiaini di peperoncino in polvere
1/2 cucchiaini di paprica dolce
un pizzico di cumino in polvere (o mix cannella, garofano, moscate)
olio extravergine d'oliva
sale
8 tortillas (sostituibili con piadine sfoglia sottile)
1/2 confezioni di panna acida (sostituibili con yogurt greco denso)
1 vasetto di pasta di peperoncino sott’olio
Ammollare i fagioli secchi per 12 ore in acqua fredda, poi farli lessare con una foglia di alloro in abbondante acqua per 20 minuti circa nella pentola a pressione (o come indicato sul sacchetto dei fagioli). Scolarli e raffreddarli con acqua fredda, devono essere belli compatti e non troppo cotti.
Intanto affettare la cipolla e tagliare a striscioline il peperone. Mettere le verdure così preparare nella pentola a pressione con una generosa dose di olio e farle soffriggere bene quindi aggiungere la carne macinata e lo spicchio d'aglio spremuto, il peperoncino, la paprica e il cumino e fare rosolare mescolando spesso. Solo quando la carne è ben rosolata aggiungere la passata di pomodoro e le foglioline del timo. Chiudere la pentola a pressione e cuocere per un quarto d’ora circa. A fine cottura unire i fagioli lessati e il sale. Alzare al fiamma e fare addensare sino a raggiungimento della giusta consistenza.
Servire con tortillas calde e panna acida. Per i più temerari portare in tavola anche della pasta di peperoncino fresco sott’olio.
Consigli: se non si è sicuri del grado di
piccantezza che si vuole raggiungere procedere con cautela con le dosi di peperoncino, può sempre essere aggiunto anche nell’ultima fase di cottura. Se si ha il tempo di fare raffreddare completamente il chili e di riscaldarlo all’arrivo degli ospiti sarà ancora più buono e corposo.
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