foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Neko-Sushi
31 agosto 2018

A proposito di gatti e di sushi...


Ecco le immagini dei Neko-Sushi creati dalla giapponese Tange & Nakimushi Peanuts che sostiene che il gatto sushi sia un'antica creatura mistica che influenza l'uomo da lungo tempo.

"Sappiamo qual è la regola base del sushi: pesce sopra, riso sotto. D’altra parte, però, sappiamo che i gatti mangiano il pesce. I gatti siedono sul riso, dove dovrebbe esserci il pesce: perché? La contraddizione e il mistero sono da sempre la chiave della sapienza dei monaci zen, e questo mistero prova la natura magica dei Neko-Sushi" spiega il sito ufficiale che propone anche un cuscino a forma di nigiri da regalare al gatto di casa.

I giapponesi sono... giapponesi!

nekozushi.tumblr.com

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Degattoupage 11 – Oliver maestro di sushi
25 agosto 2018

Itadakimas!


Degattoupage 11
Oliver maestro di sushi
collage 14,8x21 cm.

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Ricetta: cuori ghiacciati di birra alla ciliegia
20 agosto 2018

Le birre aromatizzate alla frutta non sono proprio la mia passione ma questi cuoricini possono avere il loro perchè...

Cuori ghiacciati di birra alla ciliegia

1 bottiglietta di birra alla ciliegia (Cherry Chouffe Rouge)

Munirsi di stampini formaghiaccio a forma di cuore.
Versare la birra alla ciliegia negli stampi e metterli in freezer per alcune ore sino a quando i ghiacciolini sono completamente solidificati.
Servire i cuori di birra in ciotoline individuali e pescarli velocemente con un cucchiaino perchè tendono a sciogliersi velocemente a causa del contenuto alcolico.

Interessante e originale proposta per un fine pasto estivo.

Kriek: birra belga alla ciliegia. La parola fiamminga "kriek" identifica una ciliegia piccola, scura e amara originaria di Schaarbeek usata per la produzione di questa birra anche se i birrai hanno rimpiazzato, in parte o completamente, queste ciliegie con altre varietà più comuni. Tradizionalmente la birra kriek è realizzata a partire da una base di lambic o di ale scura fiamminga dove le ciliegie, con il nocciolo, vengono lasciate in infusione per diversi mesi ottenendo un aroma di frutta non particolarmente dolce e con un tono amaro di mandorla dato dai noccioli. Talvolta le kriek possono però essere semplicemente addizionate a succo di ciliegie con o senza l'aggiunta di zucchero. Sono birre particolarmente popolari in Belgio e nei Paesi Bassi.



www.achouffe.be

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Cosa disegnare e come disegnarlo
19 agosto 2018

Piccoli Walt Disney crescono...


Il libro "What to draw and how to draw it" di Edwin G. Lutz del 1913 è presentato come il regalo ideale da fare a un bambino e nelle istruzioni iniziali spiega come procedere per ottenere le immagini proposte a partire dagli schemi numerati.

I diagrammi passo passo mostrano le linee e le forme di costruzione tratteggiate, che permettono di ottenere le proporzioni corrette, e i tratti pieni che delineano il profilo e i dettagli definitivi della figura scelta.

Lutz suggerisce di non calcare con la matita i tratti di costruzione per poterli successivamente cancellare e di utilizzare bottoni di varie misure per disegnare i cerchi in assenza di un compasso.

Pare che un giovanissimo Walt Disney abbia mosso i primi passi nel mondo dell'animazione scoprendo il libro di Lutz "Animated Cartoons".

E' possibile scaricare "What to draw and how to draw it" qui:
publicdomainreview.org

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Degattoupage 10 – Oliver rosticciere
13 agosto 2018

Godereccio...


Degattoupage 10
Oliver rosticciere
collage 14,8x21 cm.

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Ricetta: mozzarelline con fiori di prosciutto e melone
12 agosto 2018

Io odio il melone ma qui ci stava...

Bocconcini di mozzarella con fiori di prosciutto e melone

12 bocconcini di mozzarella da 50 gr.
6 fette di prosciutto crudo
mezzo melone piccolo
sale e pepe


Scolare bene le mozzarelline poi formare in ogni bocconcino una piccola cavità. Salare e pepare leggermente.
Tagliare a metà nel senso della lunghezza le fette di prosciutto quindi arrotolare le strisce su se stesse formando dei fiori. Scavare, con l'apposito scavino, dodici sferette dal melone.
Inserire in ogni cavità dei bocconcini un fiore di prosciutto crudo poi posizionare al centro una pallina di melone.
Servire immediatamente.

Sostituire la pallina di melone con una di anguria, di cetriolo o un classicissimo pomodorino.


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Ricetta: sedanini di lenticchie rosse con ceci neri
10 agosto 2018

La pasta fredda è bella quando è colorata...

Sedanini di lenticchie rosse con ceci neri e patate

320 gr. di sedanini di farina di lenticchie rosse (Felicia Bio)
240 gr. di ceci neri lessati
2 patate medie
1 spicchio d'aglio
mezzo peperoncino fresco
rosmarino
olio extravergine d’oliva
sale


Pelare e cuocere a vapore nella pentola a pressione le patate, per 12 minuti circa, poi riporle nel frigorifero.
Mondare il mezzo peperoncino fresco privandolo dei semi e dei filamenti bianchi poi tagliarlo a cubetti piccolissimi, tritare gli aghi di un ciuffo di rosmarino.
Cuocere i sedanini di lenticchie in acqua salata poi scolarli non troppo al dente e immergerli in acqua molto fredda sino a fermare completamente la cottura, quindi scolarli nuovamente molto bene.
Tagliare a dadini poco più grandi dei ceci le patate fredde. Unire in una capace insalatiera i sedanini, i ceci neri e le patate poi salare.
Preparare un olio aromatico scaldando in un pentolino l'olio con l'aglio sbucciato e tagliato a metà, i cubetti di peperoncino e il rosmarino tritato.
Appena l'aglio è leggermente imbiondito rimuoverlo e versare l'olio sulla pasta. Mescolare bene e conservare il tutto in frigorifero sino al momento di portare in tavola.

Per ottenere un ricco piatto unico, per i non vegani, servire la pasta fredda con spicchi di uova sode.

I ceci neri gustosa varietà del comune Cicer arietinum, noti anche come ceci del solco dritto, sono tipici delle Murge, territorio che si estende tra la Puglia centrale e la Basilicata orientale. Legumi di origine antica hanno lunghi tempi di ammollo e di cottura, dopo aver rischiato l’estinzione sono stati riscoperti e rivalutati com'è accaduto anche alle cicerchie. Il "cece nero della Murgia Carsica" è un presidio Slow Food.



www.glutenfreefelicia.com

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“Guarda ancora” di Lisa Scottoline
5 agosto 2018

«Resta sveglio, piccolo, okay?». Ellen lo scosse lievemente e gli sussurrò qualcosa, mentre il sangue gli sgorgava dalla ferita e intrideva un Kleenex dopo l'altro fino a farli sembrare i papaveri di carta che lui faceva a scuola. Glieli nascose fino a quando il sangue non rallentò, preoccupandola ancora di più. Oreo Figaro si avvicinò, si sedette davanti al divano con le zampe nascoste sotto di lui.
Will tirò su col naso. «Hai fatto male a Oreo Figaro, mamma».
«No, non è vero. Sapevo che non si sarebbe fatto male».
«L'hai volato».
«Sì, lo so». Ellen non lo corresse. Poteva fare tutti gli errori di grammatica che voleva, da ora in poi.
«Non è stato bello».
«Hai ragione». Ellen si voltò verso Oreo Figaro.
«Mi dispiace, Oreo Figaro».
Il gatto concesse il suo perdono alzando gii occhi, sbattendo le palpebre e sorvegliandoli fino a quando non arrivarono le auto della polizia, con i lampeggianti che ferivano l'intimità del salotto coprendo con chiazze rosso sangue le mucche e i cuori sulle pareti.
«Cos'è, mamma?», chiese Will, voltandosi.
«È la polizia. Sono venuti ad aiutarci, socio». Ellen si alzò e andò alla finestra. La strada sembrala un set televisivo. Le auto della polizia stavano parcheggiando, gli scappamenti emettevano grandi volute di fumo nell'aria gelida e i fari abbaglianti squarciavano l'oscurità punteggiata dai fiocchi di neve. Agenti in uniforme scesero dalle auto, figure nere che si stagliavano sul bianco, e si diressero rapidamente verso la sua veranda.
«Eccoli, mamma».
«Certo. Sono arrivati». Ellen si avviò alla porta mentre i poliziotti si affrettavano a salire sulla veranda con i loro scarponi militari e raggiungevano l'ingresso.
Erano venuti a salvare Will.
E a distruggere l'unica vita che lui conosceva.

«Dov'è Oreo Figaro, mamma? ».
«Oh. Era qui un attimo fa», rispose Ellen guardandosi attorno. Poi, videro entrambi il gatto nascosto sotto ii tavolo da pranzo, disturbato da tutta quella confusione, una nuvola bianca e nera con la coda che sembrava un punto esclamativo.
«Eccolo lì!», gridò Will, partendo all'inseguimento del gatto che corse in cucina.
«Oh-oh». Ellen seguì Will e tutti si voltarono a guardarlo trattenendo il fiato. Avevano discusso su come avrebbe potuto reagire nel rivedere la cucina, ed Ellen aveva consultato uno psicologo infantile che le aveva detto di lasciare che prendesse lui l'iniziativa di fare domande, il terapeuta aveva anche approvato la sua idea di ridipingere la cucina e lei sperava che anche Will approvasse. Trattenne il fiato quando lui raggiunse la soglia.
«Mamma», urlò Will, sorpreso. «Guarda qui!».
«Lo so, caro. È una sorpresa per te». Ellen si avvicinò a lui e gli poggiò una mano sulla testa. Lei e Marcelo avevano lavorato in cucina tutto il weekend, avevano installato il nuovo parquet sul pavimento e ridipinto le pareti per coprire le macchie di sangue. La scelta della tinta era stata la più facile, anche se quando la luce del sole la illuminava attraverso la finestra sul retro, sembrava che la cucina stesse germogliando. Non era certa che si sarebbe mai abituata ad avere una cucina verde brillante, né che ci sarebbe stato bisogno di farlo.
«È il mio colore preferito!», esclamò Will, poi agguantò il gatto e gli diede una bacio. «Ti voglio bene, Oreo Figaro».
«Anch'io ti voglio bene», rispose Ellen, facendo la voce di Oreo Figaro.
Will ridacchiò e rimise il gatto sul pavimento. «Posso aprire i regali, ora?».

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