foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Simon’s Cat
27 novembre 2011

Il primo video che ho visto (Cat Man Do) è proprio quello che mi è rimasto nel cuore… solo chi vive con un gatto può averlo disegnato. Geniale!

Chi non conosce Simon’s Cat? E’ alla rete e in particolare a YouTube che si deve la grande popolarità del cliccatissimo felino.

Si tratta, per chi non lo sapesse, di brevi animazioni realizzate in flash, ideate e realizzate a partire dal 2008 dal grafico inglese Simon Tofield direttore dello studio grafico Tandem Films di Londra, dove i protagonisti sono delineati con tratti essenziali in bianco e nero come in una striscia a fumetti.

Protagonista indiscusso delle animazioni è un micione domestico (il gatto di Simon) che in ogni episodio ne combina di tutti i colori spesso con il solo scopo di riuscire a ottenere da mangiare, adora infatti le sue scatolette ma non disdegna uccellini, topi e i pesci dello stagno nel giardino di Simon.

Altri personaggi oltre a Simon, il tormentato e bersagliato proprietario del gatto, sono: il cane della sorella di Simon che appare nell’episodio Fed Up e mangia da sotto il tavolo durante il pranzo, l’uccellino che in Business Snow provoca il gatto con il lancio di palle di neve, il riccio che vive nel giardino di Simon che il gatto ama infastidire e lo gnomo da giardino spesso considerato dal gatto come un amico e non un oggetto inanimato.

Il pulito e deciso disegno al tratto di Tofield riesce a rendere scene esilaranti, dove chi ha un gatto non potrà non riconoscere atteggiamenti e situazioni vissute.

Con il primo episodio della serie, dal titolo Cat Man Do, Simon Tofield si è aggiudicato il premio Best Comedy ai British Animation Awards 2008. Il secondo Let Me In! è stato premiato con il riconoscimento Most Outstanding Animation alla settima edizione del "Animae Caribe, Caribbean Animation Awards Festival". TV Dinner, il terzo episodio della serie, è stato trasmesso dal programma The Culture Show di BBC2 il 15 giugno 2008 prima ancora di essere caricato su YouTube.

Dal 2009 Simon Tofield ha realizzato, oltre alle animazioni, tre libri a fumetti che riportano numerose vignette con il gatto protagonista di divertenti avventure.

Simon Tofield disegna fumetti sin da quando era giovanissimo, ha studiato animazione alla De Montfort University e vive nel Bedforshire ovviamente con tre splendidi gatti.



www.simonscat.com

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“Bar Sport” di Stefano Benni
26 novembre 2011

Non ho visto il film ma mi è venuta voglia di leggere il libro...

Al bar Sport non si mangia quasi mai. C'è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d'artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: "La meringa è un po' sciupata, oggi sarà il caldo". Oppure: "E' ora di dar la polvere al krapfen". Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella di duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva. Subito nel bar si è sparsa la voce: "Hanno mangiato la Luisona!". La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitato a uscire nel generale disprezzo. Nessuno lo toccò, perchè il suo gesto malvagio conteneva già in sè la più tremenda delle punizioni. Infatti fu trovato appena un'ora dopo, nella toilette di un autogrill di Modena, in preda ad atroci dolori. La Luisona si era vendicata.

Il tecnico da bar, più comunemente chiamato "tennico" o anche "professore", è l'asse portante di ogni discussione da bar. Ne è l'anima, il sangue, l'ossigeno. Si presenta al bar dieci minuti prima dell'orario di apertura: è lui che aiuta il barista ad alzare la saracinesca. Il suo posto è in fondo al bancone, appoggiato con un gomito. Lo riconoscete perchè non si siede mai e porta impermeabile e cappello anche d'estate. Dal suo angolo il tecnico osserva e aspetta che due persone del bar vengano a contatto. Non appena questo una delle due apre bocca, lui accende una sigaretta e piomba come un rapace sulla discussione. Nell'avvicinarsi, emette il verso del tecnico: "Guardi, sa che cosa le dico", e scuote la testa. (...)
Di cosa parla un tecnico? Di calcio, di sport in genere, di politica, di morale, di macchine, di agricoltura, di prezzi della frutta, di diabete, di sesso, di trattori, di cinema, di imbottigliamento, di spionaggio. In una parola, di tutto. Quale che sia l'argomento trattato, il tecnico lo conosce almeno dieci volte meglio dell'occasionale interlocutore, anzi dirà, è una delle cose che lo ha interessato di più fin da piccolo. Il vero tecnico suffraga spesso la sua competenza con parentele. (...)
Il tecnico (...) vive in simbiosi con un altro personaggio, che è "l'uomo con il cappello". In tutti i capannelli, infatti, se osservate bene, mentre al centro si trova il tecnico, leggermente defilato alla periferia c'è un uomo con il cappello calato sul naso e le braccia dietro la schiena. Questo secondo personaggio sembra avere il compito di intervenire con bestialità tremende che fanno perdere le staffe al tecnico.

Queste signore sono sedute appartate, a un tavolino d'angolo. Hanno al collo una stola di volpi spelacchiate, che vi fissano con gli occhi di vetro sbarrati. Ai loro piedi ci sono due barboncini ottantenni, che vi fissano con gli occhi sbarrati. A volte, se le anziane signore sono molto povere, addestrano i barboncini ad arrampicarsi sul collo, e quelli stanno immobili, fingendosi pellicce. Le signore mangiano dei piccoli bignè, schizzandosi la crema in faccia, e bevono tè, ingollando anche il sacchettino perchè non ci vedono. I barboncini dormono sotto il tavolo, poi di colpo si svegliano in preda a un raptus arteriosclerotico e cominciano a tremare e ringhiare come un motore che non parte, finchè le signore non danno una tiratina al guinzaglio e li strafocano.
Le signore parlano di disgrazie. Si comunicano il numero di morti della settimana, le operazioni, le figlie incinte, le macchine rubate e i mariti fuggiti. Il loro tono di voce è gaio e stupito: se state a qualche metro, potete pensare che stiano parlando di ricamo; ma se vi avvicinate, sentite un ping-pong di necrologie da far rizzare i capelli in testa. Gli amici e conoscenti delle signore, quando le vedono, scendono con una mano all'interno del cappotto in uno strano gesto di saluto.

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Barometro di Paola Rizzi
24 novembre 2011

Barometro - 24 novembre 2011

Il grana padano esiste? Si, quindi esiste anche la Padania. Il sillogismo perfetto di Buonanno Gianluca, sindaco di Varallo e deputato leghista non fa una grinza. Rubacchio dalla rete: esiste l’insalata russa, quindi esiste la Russia. Esiste la parmigiana, quindi esiste Parma. Ma ecco quello che spazza via secoli di dispute teologiche: esiste il Caprice de Dieux? Sì, quindi esiste Dio. (Paola Rizzi)

www.metronews.it

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Il gatto nero
23 novembre 2011

Chat noir

Gioco d'abilità semplice e geniale, in cui l'obiettivo è impedire al gatto nero di uscire dal riquadro di gioco.

Il gatto può passare solo sui cerchietti chiari quindi si dovrà tentare di rinchiuderlo in un perimetro di cerchi scuri.
Una mossa a testa. Per ogni cerchio cliccato che da chiaro diventerà scuro, il gatto farà un passo avanti compiendo la sua contromossa.

E’ tutta una questione di strategia!



Per giocare:
www.flashgames.it/chat.noir

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Ricetta: orecchiette alle cime di rapa
21 novembre 2011

Questa sera orecchiette alle cime di rapa, il segreto è non lessare le cime con la pasta ma...

Orecchiette alle cime di rapa

400 gr. di orecchiette
2 kg. di cime di rapa
6 filetti d'acciuga sott'olio
2 spicchi d'aglio
2 peperoncini secchi piccoli
olio extravergine d'oliva
sale


Pulire e lavare le cime di rapa tenendo per questa ricetta solo le infiorescenze e le foglie più piccole e tenere.
Soffriggere dolcemente l'aglio tagliato a fettine sottili nell'olio poi aggiungere le acciughe spezzettate, il peperoncino sbriciolato e le cime di rapa.
Fare cuocere a fuoco lento, aggiungendo se necessario poca acqua per volta, fino a quando le cime risulteranno tenere.
Fare lessare al dente le orecchiette in abbondante acqua salata.
Scolare la pasta e versarla nelle cime di rapa, aggiungendo eventualmente un pizzico di sale e olio a crudo.

Le orecchiette possono essere sostituite da fusilli.


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Il cinghiale della Brioschi
20 novembre 2011

Una notte difficile con Marcellino versione cinghiale Brioschi...




www.effervescentebrioschi.it

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South Park
19 novembre 2011

Serie televisiva satirica statunitense a cartoni animati, creata e doppiata da Matt Stone e Trey Parker, è distribuita e trasmessa negli Stati Uniti da Comedy Central. Trasmessa per la prima volta nel 1997, è giunta alla sua quindicesima stagione.

South Park narra le avventure di Stan, Kyle, Eric e Kenny, quattro ragazzi che frequentano la scuola elementare e vivono nella piccola città di South Park, sulle Montagne Rocciose, in Colorado.

In principio la serie era realizzata utilizzando la tecnica della cutout animation, tipo di stop motion bidimensionale dove l’animazione viene applicata ad oggetti piatti come ritagli di cartone, giornale, stoffa o altro creando una sorta di collage in movimento. Successivamente questa tecnica è stata rimpiazzata dall'animazione al computer.

South Park è un cartone per adulti che tratta temi di attualità, politica e religione infrangendo molti tabù della società americana attraverso la satira, i contenuti spesso politicamente scorretti e lo slang triviale.

Negli Stati Uniti la serie animata è stata aspramente criticata da gruppi religiosi che la giudicano moralmente offensiva e antistatunitense.

Anche in Italia la serie, quando è stata trasmessa dall’emittente Italia 1, ha avuto delle censure subendo un doppiaggio non letterale e la soppressione di alcuni episodi sino alla cancellazione dalla programmazione alla fine della quarta stagione. Successivamente Comedy Central italiana, via satellite e MTV Italia hanno trasmesso integralmente la quinta stagione e le quattro stagioni precedenti ridoppiate.

Come tutto ebbe inizio: i giovani Matt Stone e Trey Parker crearono per un progetto universitario un cortometraggio in cutout animation intitolato Jesus vs Frosty in cui un pupazzo di neve omicida è animato da un cappello magico. Il lavoro fu notato da Brian Graden, produttore della Fox, che chiese loro di realizzare una stringa animata da inviare ai suoi contatti internet per gli auguri di Natale. Nasce così The Spirit of Christmas, in cui Gesù e Babbo Natale si scontrano per stabilire il vero significato del Natale. Il filmato, che avrebbe dovuto rimanere privato, ebbe un successo incredibile e inaspettato, scaricato su internet e duplicato in cassetta, tanto da essere messo in onda sul canale Fox. Dalla sua naturale evoluzione ecco nascere South Park!


www.southparkstudios.com

La community italiana:
www.southpark.it

Per creare un personalissimo personaggio (magari un autoritratto):
www.sp-studio.de

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La maestrina dalla penna rossa
18 novembre 2011

Averne di maestrine così...

"Napolitano ci correggeva ogni decreto con la matita rossa, come una maestrina delle elementari." (Silvio Berlusconi, ex premier)

www.metronews.it

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Il Cuuc
13 novembre 2011

Gita a Mortara con tappa gastronomica…



Il ristorante Il Cuuc è un accogliente locale nel centro di Mortara a pochi metri dalla stazione, l’ingresso è lo stesso dell'albergo San Michele.

Qui la specialità è l’oca preparata in una moltitudine di piatti, la città di Mortara è infatti famosa oltre che per la cucina a base di riso anche per quella di questo volatile.

Il ristorante propone oltre all'oca, risotti, paste fresche e secondi di carne e pesce della tradizione pavese e non solo. Piatti originali e ben presentati di nobile rusticità in porzioni un po’ minimaliste.
Ricca la carta dei vini con una buona scelta di quelli dell'Oltrepò Pavese.

"Evvi in Mortara in ripa del Molino una locanda che si noma Becco che lo palato sazia al contadino con grasse oche e schietto vino secco e pur sallama d’oca in mostra trovi che dar di gioia fa chiunque provi." (Guido Da Cozzo – sec. XIII)

La cottura a bassa temperatura considerata all’ultimo grido e fatta propria dai cuochi della nuova generazione è in realtà sapienza tradizionale e ancestrale delle loro mamme e nonne. Lo racconta lo chef Davide Palestro, classe 1978, quando passa tra i tavoli "…mi ricordo che mia nonna metteva l’oca a cuocere nell’angolo meno caldo della cucina economica e lì la lasciava per moltissime ore."

Ma che significa cuuc? E’ il verso che faceva Gioachino, dell’albergo San Michele sulla culla di suo figlio Davide per farlo giocare quand’era appena nato "Così sono rimasto Cuuc per tutta la vita" dice ridendo lo chef.

Gli interessantissimi piatti assaggiati sono: Presentazione di stagionati & Gastronomia d’oca, Risotto di Carnaroli, ragout di 5/4 d’oca e stimmi di zafferano e Scaloppa di fegato grasso d’oca.

www.ilcuuc.it

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Crudeltà inaudite
11 novembre 2011

Lo spazio Viafarini presenta Unheard-of cruelties (Crudeltà inaudite) video installazione di Gianluca Codeghini e Dario Bellini.

L’opera è stata realizzata con il patrocinio del MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto nel 2007. Pietro Velardo ha costruito le macchine intonarumori su appunti e disegni di Luigi Russolo e Ugo Piatti.

Un ambiente è invaso da migliaia di soldatini bianchi alti pochi centimetri. Disseminati ovunque e schierati in posizione eretta sembrano pronti a sfidarsi pur avendo la stessa divisa. Tutti bianchi, tutti amici e tutti nemici.

Due gatti randagi liberi di muoversi nella stanza giocano con i soldatini e appaiono allo stesso tempo teneri e crudeli, feroci e indifferenti.

La performance musicale incalza la dirompente azione felina. Il suono enfatizza le fasi di attacco impostando la struttura narrativa su una progressione ritmica. Il suono analogico degli intonarumori si fonde con il suono digitale e ricorda un rantolo di gatto che fa le fusa, un rumore emesso dalla pancia e intriso di corpo.

La composizione avanza e accompagna attraverso un vero e proprio campo di battaglia tra agguati e fusa, rotolamenti e salti, artigli e coccole. L’istinto predatorio si fonde con la voglia di gioco dando vita a un gigantesco massacro di plastica dall’incerta crudeltà che mette in dubbio la certezza dell’odio per la violenza.

Viafarini – DOCVA
Via Procaccini 4, Milano.
Dal 9 novembre al 13 novembre 2011.
Ingresso libero.



www.gianlucacodeghini.com

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